Documento Corrispondenza: Albert G. Hart a John D. Black (25-11-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Albert G. Hart a John D. Black, Harvard University in accompagnamento al Meat Plan di Modigliani del quale si specificano le integrazioni rispetto a una precedente versione, soprattutto in relazione alle misure di sostegno del reddito degli agricoltori. Hart richiama la volontà dell'Amministrazione, incalzata dalle iniziative del partito repubblicano, di procedere a uno schema di razionamento che, controllando il rialzo dei prezzi della carne, permetta di evitare consistenti rialzi dei salari. Hart chiede a Black di poter usare il suo nome a sostegno del piano nei tentativi che Modigliani, Hans Neisser e lui stesso stanno facendo per ottenere una audizione in Congresso.
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Documento Corrispondenza: Franco Modigliani a Frederick Waugh (12-5-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Franco Modigliani a Frederick V. Waugh, economista agrario e membro del Council of Economic Advisers, inviata su suggerimento di Paul T. Homan (Managing Editor della American Economic Review) in accompagnamento a una seconda versione del Meat Plan. Modigliani segnala a Waugh che rispetto alla precedente versione sono stati apportati consistenti miglioramenti suggeriti da Hans Neisser e Albert Hart. In occasione di un suo imminente soggiorno a Washington, Modigliani chiede a Waugh di poterlo incontrare per discutere il piano.
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Documento Corrispondenza: Franco Modigliani a Gerhard Colm (7-10-1947)
Lettera dattiloscritta (2 pagine) di Franco Modigliani a Gerhard Colm (membro del Council of Economic Advisers) in risposta ai commenti di Colm in merito a una prima versione del Meat Plan (V). Lo informa di aver seguito il suo suggerimento di far pervenire il Piano a Theodore Shultz e di aver esposto il piano a Albert Gaylord Hart, che ne è rimasto entusiasta. Lo informa che Hart e Davis ne parleranno al Policy Committee del Council for Economic Development. Modigliani risponde poi ai commenti di Colm sui meriti relativi del Meat Plan rispetto ad un sistema di razionamento e controllo dei prezzi; dichiara la necessità di attenti studi statistici per la sua attuazione; ammette le possibili difficoltà legali che possono insorgere ed alcune possibili contro argomentazioni; avanza brevemente alcune idee proprie e di Hart su come ridurre i costi di distribuzione. Esprime la propria convinzione che la maggiore difficoltà del piano sia nella modalità di tassazione ed espone alcune possibili soluzioni a questo problema.
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Documento Corrispondenza: Franco Modigliani a Gerhard Colm (15-10-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Franco Modigliani a Gerhard Colm (membro del Council of Economic Advisers), lo ringrazia dei vari suggerimenti e lo invita, nel diffondere il Meat Plan, a premettere alcuni punti: 1) Il piano è in una forma molto generale e Modigliani lo sta raffinando con l'aiuto di Hans Neisser, Albert G. Hart ed altri membri della Columbia University e della New School for Social Research; 2) La decisione di far circolare il piano in questa forma è stata presa nella consapevolezza che in molti stanno lavorando sullo stesso problema e che può essere importante raffinare un sistema di controllo dei prezzi che minimizza le interferenze con la libertà di scelte dei singoli individui: 3) Nonostante ancora il problema della scarsità di carne non sia avvertito dalla popolazione, è importante cominciare ad approntare fin da subito una possibile soluzione a quella che ben presto rischia di diventare una emergenza.
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Documento Corrispondenza: Franco Modigliani a Gerhard Colm (30-10-1947)
Lettera dattiloscritta (3 pagine) di Franco Modigliani a Gerhard Colm (membro del Council of Economic Advisers), nella quale Modigliani aggiorna Colm sullo stato del lavoro e risponde ad alcuni suoi commenti e suggerimenti in merito al funzionamento del Meat Plan. Lo informa che le reazioni degli economisti ai quali ha inviato il piano sono per la maggior parte positive e che le maggiori critiche sono sotto il punto di vista della realizzabilità politica. Una reazione negativa è giunta da Theodore Schultz dell'università di Chicago il cui parere Modigliani giudica molto importante. Gli allega dunque una copia dell'ultima lettera da lui inviata a Schultz, aggiungendo alcune riflessioni rispetto ad essa in materia fiscale, di determinazione dei prezzi minimi, di ampliamento dei beni inclusi nel Meat Plan, di distribuzione e amministrazione dei bonus fiscali. Discute l'idea suggerita da Colm di un sussidio alla produzione che vada a ridurre il prezzo per il consumatore finale e i suoi possibili effetti sulla domanda dei vari beni. Insiste sull'importanza di avere l'appoggio dei sindacati al Meat Plan ai fini di una politica di moderazione salariale. Informa Colm di non aver inviato il piano al Dipartimento dell'Agricoltura ritenendo che il giudizio del Dipartimento sia poco significativo su molti aspetti del piano e per lo stesso motivo non lo ha inviato neppure a Louis Bean. Da Charles O. Hardy e Grover Ensley (assistente del senatore Ralph Flanders) non ha avuto ancora risposta
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Documento Corrispondenza: Franco Modigliani a Joint Congressional Committee on the Economic Report (21-11-1947 )
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Franco Modigliani al Joint Committee on the Economic Report del Congresso per sottoporre ufficialmente il memorandum "A plan for meeting the domestic meat shortage without price control and rationing". La lettera è firmata da Modigliani ma è scritta anche a nome di Albert G. Hart e Hans Neisser.
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Documento Corrispondenza: Jacob Marschak a Paul Douglas (13-11-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Jacob Marschak (New School for Social Research, New York) a Paul Douglas (Università di Chicago e Presidente dell'American Economic Association) in accompagnamento al memorandum "A plan to meat the problem of rising prices of meat and other foods without bureaucratic controls". Lo informa che il piano è stato formulato da Modigliani sulla base di idee sviluppate in modo indipendente da vari studiosi fra i quali alcuni della New School for Social Research: il fisico Gale Johnson, Yves Sailard e Maurice Alais. Il piano ha il supporto di Albert G. Hart e Gerhard Colm. Lo informa che l'Institute of World Affairs (di cui Modigliani è membro) sta preparando un memorandum per il Citizens Food Committee istituito dal Presidente Truman nel 1947 e presieduto da Charles Luckman. Gli trasmette il Piano per avere i suoi commenti. Su suggerimento di Paul T. Homan (American Economic Review) Marschak chiede a Douglas se fosse possibile organizzare un seminario informale a Chicago per discutere del Piano, durante la Conferenza annuale dell'American Economic Association.
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Documento Corrispondenza: Jacob Marschak a Franco Modigliani (21-11-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Jacob Marschak (New School for Social Research) a Franco Modigliani con la quale gli trasmette in accompagnamento una lettera di Paul Douglas (Università di Chicago e Presidente dell'American Economic Association) in risposta alla proposta di Marschak di discutere il Meat Plan a Chicago durante la Conferenza dell'American Economic Association. Lo informa che Gale Johnson ha organizzato un seminario nei giorni seguenti e che ne informerà anche Gerard Colm, Albert Hart ed altri che Modigliani gli suggerisca.
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Documento Corrispondenza: Franco Modigliani a Robert Eggert (18-12-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Franco Modigliani a Robert Eggert (American Meat Institute, Associate Director) con la quale gli trasmette una copia del Meat Plan. Lo informa di agire su suggerimento di Mr. Roger Foote il quale ha preso visione del piano redatto in collaborazione con Albert G. Hart e Hans Neisser. Modigliani precisa che il piano è ancora in una forma preliminare e può essere migliorato con il concorso di esperti del settore. A tal fine lo prega di fargli avere i suoi commenti e gli chiede di poterlo incontrare a Chicago dove Modigliani sarà fra il 27 e il 30 dicembre per la Conferenza dell'American Economic Association.
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Documento Corrispondenza: Albert G. Hart a Ralph Flanders (19-11-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Albert G. Hart (Columbia University) al Senatore Ralph Flanders in accompagnamento al Meat Plan. Hart espone i vantaggi del Meat Plan proposto da Modigliani, al quale egli stesso dichiara di aver contribuito. Ritiene che, aldilà dei vari limiti che possono emergere nei dettagli del piano, esso presenti considerevoli vantaggi rispetto ai sistemi di razionamento e controllo dei prezzi. Hart dichiara di ritenere poco efficace il piano proposto da Flanders di un razionamento senza controllo dei prezzi, perché questo aprirebbe ampio spazio al mercato nero e alimenterebbe la spirale inflazionistica. Sottolinea che il fattore cruciale per la lotta all'inflazione sta nella politica dei redditi. In una nota a fondo pagina lo informa che presto il memorandum sarà ufficialmente presentato al Joint Committee on the Economic Report.
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Documento Corrispondenza: Franco Modigliani a Charles O. Hardy (16-10-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Franco Modigliani a Charles O. Hardy (membro del Joint Committee on the Economic Report) in accompagnamento al Meat Plan. Nell'invitare Hardy ad esprimere i suoi commenti, Modigliani premette che il Piano è ancora in una forma molto generale e Modigliani lo sta raffinando con l'aiuto di Hans Neisser, Albert G. Hart ed altri membri della Columbia University e della New School for Social Research. Modigliani espone le principali motivazioni che rendono il Meat Plan particolarmente degno di essere preso in considerazione in sede politica e indica il suo principale merito nella possibilità di controllare i prezzi minimizzando le interferenze con la libertà di scelta dei singoli individui. Modigliani informa Hardy che il piano è stato inviato anche al Council of Economic Advisers.
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Documento Corrispondenza: Albert G. Hart a Theodore W. Schultz (5-10-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Albert G. Hart (Columbia University) a Theodore W. Schultz (Chicago University). Lo informa del Meat Plan esposto pochi giorni prima da Modigliani e gli propone di riparlarne con lui e Chester Davis a margine del prossimo incontro del Committee for Economic Development del quale fa parte anche Hart. Modigliani presenta il Meat Plan come una sorta di via intermedia fra un rigido controllo dei prezzi e una loro libera determinazione da parte delle forze di mercato. Discute l'incidenza del metodo di tassazione previsto dal Meat Plan in termini di effetto reddito ed effetto sostituzione, e indica nell'evasione fiscale l'unico pericolo per il funzionamento del Piano, evidenziando come questo problema sia molto più controllabile rispetto all'insorgere del mercato nero connesso ad un sistema di razionamento e controllo dei prezzi.
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Documento Corrispondenza: Albert G. Hart a John D. Black (25-11-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Albert G. Hart (Columbia University) a John D. Black (Harvard University) in accompagnamento ad una nuova versione del Meat Plan. Afferma l'importanza di affinare rapidamente il piano e ritiene che l'annuncio della Casa Bianca di voler attuare un programma di controllo sui prezzi e di razionamento non appare molto credibile. Si teme un ritorno al mercato nero come nel 1946. I Repubblicani stanno cercando valide alternative al razionamento e questo impone agli economisti di lavorare seriamente per proporre piani efficaci. Hart dichiara che nella nuova versione del Meat Plan c'è stato un notevole miglioramento sul piano tecnico. L'aspetto più problematico che rimane da risolvere è quello della macellazione da parte delle fattorie. Hart esprime la sua fiducia che se il piano viene presentato nelle sedi opportune esso potrà incontrare l'attenzione dei politici, che potranno facilmente coglierne gli aspetti innovativi. Il principale problema è dunque quello di farsi aprire le porte e per questo chiede a Black di poter usare il suo nome fra quello di altri economisti che pur non aderendo a tutti i dettagli del piano, esprimono il loro accordo sulla sua generale funzionalità.
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Documento Corrispondenza: Theodore W. Schultz a Albert G. Hart (9-10-1947)
Lettera dattiloscritta (3 pagine) di Theodore W. Schultz (Chicago University) a Albert G. Hart (Columbia University) in risposta alla lettera di Hart del 5 ottobre. Schultz informa Hart che ha ricevuto da Marschak una copia del Meat Plan, ma che anche Gale D. Johnson ha elaborato un piano simile e per molto aspetti superiore a quello di Modigliani. Schultz espone varie difficoltà che egli vede nel funzionamento del Meat Plan e nel suo impatto sulla domanda, sulla distribuzione e sui prezzi dei vari generi alimentari. Egli conclude affermando che il piano di Modigliani non sembra in grado di garantire un aumento della produzione disponibile per le esportazioni.
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Documento Corrispondenza: Albert G. Hart a Theodore W. Schultz, Gale D. Johnson, Jacob Marschak e Franco Modigliani; William S. Vickrey (22-10-1947)
Memorandum dattiloscritto (11 pagine) dal titolo "Emergency Food Policy: Synthesis of the Johnson &Modigliani tax-subsidy schemes. Il memorandum, suddiviso in 11 paragrafi, mette in luce gli elementi comuni al piano di Modigliani e a quello di Gale Johnson, espone i loro meriti rispetto ai sistemi di razionamento e controllo dei prezzi, per il controllo dell'inflazione e il miglioramento dell'allocazione delle risorse. I due piani sono poi fra di loro confrontati sotto il punto di vista fiscale (par. 6-7), nei meccanismi amministrativi e distributivi (par. 8-9), nelle modalità di terminazione dei piani (par. 10) e negli effetti sulle aspettative di consumatori, distributori e produttori (par. 11). In linea generale il giudizio di Hart è nettamente a favore del piano di Modigliani.
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Documento Corrispondenza: Gale D. Johnson a Albert G. Hart (28-10-1947)
Lettera dattiloscritta (2 pagine) in commento al memorandum "Emergency Food Policy: Synthesis of the Johnson&Modigliani tax-subsidy schemes". Johnson informa Hart di aver redatto il proprio piano in risposta ad una richiesta della Packing Workers Union in vista di una loro audizione presso un grand jury sugli alto prezzo del cibo, ma che tale associazione non lo ha poi adottato. Dopo aver ribadito gli obiettivi del suo piano ed i meriti rispetto ad un sistema di razionamento e controllo dei prezzi, Johson discute a fondo alcune delle critiche mosse da Hart al suo piano. Sottolinea il ruolo della quantità di moneta per il controllo dell'inflazione e l'opportunità di riproporre all'attenzione dell'opinione pubblica il piano per l'imposizione di un coefficiente obbligatorio di riserva del 100 per cento.
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Documento Corrispondenza: Albert G. Hart a Grover Ensley (9-12-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Albert G. Hart (Columbia University) a Grover Ensley (segretario del Senatore Ralph Flanders) per ricordare l'importanza di prendere in considerazione il Meat Plan, inviato circa dieci prima, al Senatore Flanders. In tale occasione ricorda che molti economisti fra i quali John D. Black, Kenneth Galbraith e vari di Chicago hanno riconosciuto i vantaggi del piano concepito da Modigliani ed hanno contribuito attraverso le loro critiche a migliorarlo.
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Documento Corrispondenza: Albert G. Hart a E. J. Coil (3-12-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Albert G. Hart (Columbia University) a E.J. Coil (Direttore della National Planning Association), in accompagnamento ad una copia del Meat Plan. Gli chiede di salutargli Theodore Schultz e gli comunica che non potrà andare lui stesso a Washington, ma sarà Modigliani ad esporre il piano.
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Documento Corrispondenza: Franco Modigliani a Jacob Marschak (8-11-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) in cui Modigliani chiede a Jacob Marschak (Università di Chicago, Cowles Commission) di scrivere un commento al Meat Plan da pubblicarsi sul New York Times. Lo informa della risposta negativa avuta da Paul T. Homan alla richiesta di pubblicare un estratto del Meat Plan sull'edizione di dicembre dell'American Economic Review, ormai già impaginato. Homan gli suggerisce piuttosto di pubblicare su una testata ad ampia diffusione come il New York Times o l'Herald Tribune. Modigliani prende contatti con il New York Times (William Lisser), il quale è d'accordo a pubblicare un lungo articolo sulla base di un apposito memorandum. Allo stesso tempo il Times chiede di corredare la presentazione del piano con i commenti di vari economisti. Per questo Modigliani si rivolge a Marschak sia per avere un suo contributo, sia perché rivolga la stessa richiesta a Paul Douglas (Università di Chicago). Altri economisti esterni alla New School for Social Research che sono stati contattati sono Albert G. Hart, Wesley C. Mitchell e John M. Clark della Columbia University.
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