Documento Lettera di accompagnamento alla nota sui lavori della Commissione Papi
La lettera introduce, presumibilmente, la nota dal titolo "Osservazioni e commenti del Prof. Pasquale Saraceno sui documenti sottoposti alla 'Commissione Papi' fino all'8-11-1961". A tale nota fa riferimento anche Papi in una successiva lettera a Saraceno, spedita in data 8 gennaio 1962. Nella lettera a Pella, Ministro del Bilancio, sono contenute alcune precisazioni non presenti nella nota. In particolare, si fa presente di aver suggerito a Papi di trasmettere il materiale fin qui prodotto dalla Commissione solo qualora fosse assolutamente necessario inoltrare una qualche documentazione e solo come "contributo dato dai singoli autori". Questo per il carattere non definitivo dei dati e per non sottoporre al Governo analisi e proposte che potrebbero essere "molto controverse". Lettera dattiloscritta.
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Documento Corrispondenza: Giovanni Demaria a Luigi Einaudi (06-08-1948)
Giovanni Demaria ringrazia Einaudi per il contributo alla sua nomina all'Accademia dei Lincei. Egli riferisce inoltre che a causa della malattia della moglie non si è potuto recare a Roma per incontrare Pella circa il Governatorato della Banca d'Italia. De Maria aveva accolto la proposta dapprima con pochissimo entusiasmo, parendogli necessaria un'assoluta indipendenza di quella istituzione. Poi riconsiderata la cosa con minore avversione, egli chiede un parere di Einaudi, prima di avventurarsi in una strada difficilissima, ma tanto importante. De Maria non vorrebbe trovarsi nel giro di pochi anni ancora una volta in una "impasse di miseria, di ignavia e di faciloneria". Ma comunque i dadi sembrano tratti diversamente. De Maria considera che così potrà portare a termine i suoi lavori scientifici, già in corso da qualche anno.
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