Documento Lettera di Giuseppe Poggi a Francesco Saverio Salfi
Lettera, spedita da Stradabella all'abate Salfi, in cui Giuseppe Poggi ritorna sulla polemica, che aveva già una lunga cronistoria, tra M. Gioja e J. B. Say (1): "... hai fatto benissimo a far sapere a Gioja ch'ei deve distinguere nella Rèvue il buon grano dal loglio. Il Gioja però dirà ch'egli non prese di mira che un tale articolo, il quale non essendo tuo, non ha potuto offenderti né voluto. Tocca dunque all'autore dell'articolo a difendersi. L'aver tu citato l'opera del Serra (2), è stata ottima cosa. Questa citazione conferma ad un tempo l'assunto del Gioja e mortifica l'orgoglio dell'autore dell'articolo (il Sismondi) mentre a Gioja stesso ricorda di accontentarsi di ciò che gli appartiene". (1) La polemica risaliva ad un articolo di Melchiorre Gioja apparso sulla "Biblioteca Italiana" (1826, XLIV, pp. 200-226), in cui l'autore annotava tutti gli errori commessi da J. B. Say nei "Cenni biografici" da lui dati su alcuni economisti. In realtà questo forniva a Gioja solo il pretesto per rivendicare ancora una volta agli italiani il titolo di fondatori della economia politica. Per approfondimenti vedi P. Barucci e R. Froio, vedi nota bibliografica. Per la polemica tra Say e Gioja vedi la lettera di Say a Salfi del 19 novembre 1825, ms. XX 77.1.4. (2) Si riferisce all'Elogio di Antonio Serra scritto da Salfi nella Raccolta degli economisti, vedi nota bibliografica, con cui l'abate ebbe modo di chiarire pubblicamente la sua posizione, sostenendo, sulla scia di Gioja, l'anteriorità degli economisti italiani.
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