Documento Sulle operazioni di credito fondiario
Lettera di Onofri, spedita da Tollo, con cui ringrazia Dragonetti dell'interesse dimostrato per poter dare inizio alle operazioni di credito fondiario. Dragonetti si è rivolto al sig. Cordova, Ministro di Agricoltura Industria e Commercio per sapere qualcosa in proposito. Onofri sa che il Monte dei Paschi di Siena faceva parte del consorzio delle Casse che convennero per creare l'Istituto del Credito Fondiario in Italia. Così Onofri ha scritto al provveditore di quel Monte, cavalier Giovanni Bernardo Alberti, per sapere il perché, dopo che il governo aveva dato piena facoltà ad attuare detti Istituti, nulla sin ora si operava per l'apertura di essi. Alberti gli ha risposto che il Banco di Napoli, nei cui compartimenti vanno compresi gli Abruzzi, in breve darà principio alle operazioni di credito fondiario. Fin qui non si godono ad Ortona i buoni effetti commerciali del taglio dell'istmo di Suez. Crede però a quello che dice Dragonetti che la città di Bari ha migliorato la sua condizione e spera che anche in Abruzzo sarà così.
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Documento Per l'istituzione del credito fondiario
Lettera di Onofri, spedita da Tollo, con cui informa Dragonetti che l'avvocato Palermi, uno dei suoi avvocati del Banco di Napoli ed avvocato del direttore generale Colonna, gli ha scritto di aver incontrato il direttore generale del Banco, il quale sostiene che l'installazione dell'istituto avverrà tra vari mesi. Onofri chiede a Dragonetti di fare pressioni presso il Ministro di Agricoltura Industria e Commercio che fu il promotore dell'istituzione del credito fondiario.
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