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ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI

Guida archivistica alle carte e alle corrispondenze degli economisti italiani


ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI


Sbarbaro Pietro

Savona 1838 - Roma 1893


Opera Sulla filosofia della ricchezza  

Modena: Tipografia di Nicola Zanichelli e soci (1866)



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Documento "Disegno di una Prefazione o di un Libro a complemento della mia opera Dell'Economia politica [sic] e delle sue attinenze colla morale e col diritto"

Carte autografe del Minghetti relative a: "Prefazione alla ... Edizione" (il cui incipit è il seguente: "Nel novembre 1858, dopo aver riveduto la stampa del mio libro della Economia publica e delle sue attinenze colla morale e col diritto..."), "critiche e risposte", "bibliografia analitica" dell'opera di Minghetti. Presenti inoltre una minuta di lettera di Minghetti (1860 gennaio 24) a Scialoja ("desidererei molto di conoscere il giudizio sincero degli Economisti francesi sul mio libro"), ed una lettera (senza data) di Pietro Sbarbaro a Minghetti ("... elenco dell'opere che trattano dell'attinenza fra la Economia e la Morale e il Diritto...Ella conoscerà senza dubbio il libro dell'avv. F. Rivet Les Rapport du Droit et de la Legislation avec L'Economie Politique (1864)...Nella prefazione codesto scrittore che Le ha mosso ... un appunto che certo Ella non lascerà senza adeguata risposta").

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Documento [Lettera di Sbarbaro a Balletti]

Lettera di Sbarbaro a Balletti, in cui Sbarbaro chiede a Balletti di "voler stampare nel prossimo foglio l'inclusa bibliografia sul Portafoglio dell'Operaio di C. Cantù articoli scritti da uno dei primi letterati d'Italia che vuole nascondersi sotto il pseudonimo di G. Verga...".

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Documento [Lettera di Sbarbaro a Balletti]

Lettera di Sbarbaro a Balletti. In allegato lettera di Ricotti a Pietro Giuria relativa al desiderio di Balletti di divenire professore nel Liceo di Voghera, lettera che Sbarbaro invia "per conoscenza" a Balletti (Savona, 1871 settembre 2).

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Documento [Lettera di Sbarbaro a Balletti]

Lettera di Sbarbaro a Balletti.

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Documento [Lettera di Sbarbaro a Balletti]

Lettera di Sbarbaro a Balletti.

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Documento Su di alcune proposte

Scrive Ferrara: "...Vi sarebbero due argomenti da articolo di fondo: Marx (di cui ho ricevuto l'opera tradotta) e Sbarbaro col suo volumone contro Gioberti e incidentalmente contro di me... Per il Bollettino, Parte economica, non Le converrebbe Bodio?".

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Documento Invio elenco opere per un concorso per professore universitario

Sbarbaro invia a Messedaglia, in quanto presidente della commissione per la nomina di un professore straordinario di Economia Politica a Genova, l'elenco delle sue opere.

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Documento Richiesta intervento di Messedaglia su Minghetti

Sbarbaro chiede a Messedaglia di persuadere Minghetti ad accettare l'incarico di commissario al concorso di Genova, dato che conosce quasi tutti i lavori dei concorrenti.

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Documento Sostituzione commissario al posto di Minghetti

Sbarbaro spera si provveda al più presto alla nomina del nuovo commissario nel caso Minghetti rifiutasse, e che si scelgano persone non troppo occupate e in grado di "sbrigarsi nel loro mestiere".

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Documento Notizie sul concorso

Sbarbaro chiede a Messedaglia quando verosimilmente la relazione sui titoli dei concorrenti sarà presentata al Consiglio Superiore e al Ministro dell'Istruzione.

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Documento Nomina ad ordinario

Sbarbaro chiede se almeno entro il mese di maggio i lavori della Commissione saranno terminati. Il Ministro gli aveva promesso che prima di settembre sarebbe stato nominato professore ordinario. Spiega che gli furono tolte le due cattedre che copriva da sette anni e gli fu offerta quella di Siena, che tuttavia non potè accettare.

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Documento Tempi per il concorso

Sbarbaro lo ringrazia delle informazioni da cui deduce l'impossibilità per la Commissione di terminare i lavori entro breve termine.

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Documento Allungamento dei tempi del concorso visto come cospirazione nei propri confronti

Sbarbaro scrive che Scialoja ha riferito al senatore Rossi che solo da 4 giorni ha ricevuto l'incarico per l'esame dei titoli e che il concorso non sarà terminato prima dell'estate. Il prolungamento dei tempi sarebbe indicativo, per Sbarbaro, di una cospirazione nei suoi confronti.

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Documento Pressioni per il concorso ad ordinario

Sbarbaro chiede a Messedaglia di pregare Scialoja di prendere un lettore per esaminare i voluminosi titoli del concorso. Inoltre vorrebbe la lista dei concorrenti per fare appello ai loro sentimenti di umanità affinché si ritirino dal concorso.

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Documento Ritiro dal concorso

Sbarbaro dichiara di ritirarsi dal novero dei concorrenti per la cattedra di Economia Politica a Genova. Ha già inviato comunicazione anche al presidente del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione al quale chiede le ragioni per cui gli furono tolte le due cattedre che occupava da sette anni. Comunica che la risoluzione di ritirarsi dal concorso è irrevocabile. Scrisse al Comm. Finali che il giudizio sul suo ultimo lavoro in base al quale aveva domandato la nomina a professore ordinario non era "troppo favorevole". "Quel ribaldo" mi propose di "scendere a Siena mentre un idiota come il Torrigiani saliva a Napoli".

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Documento Richiesta trasmissione rinuncia la concorso

Sbarbaro chiede di trasmettere al segretario generale l'atto formale del sua rinuncia irrevocabile al concorso così, assieme al Ministro, apriranno finalmente gli occhi sulla condizione in cui lo hanno posto. Dice di non essere amico politico né personale dell'onorevole Bonchetti e di aver rotto con lui i rapporti da circa due anni. Chiede a Messedaglia di non parlare delle cose sue con nessun deputato con eccezione degli onorevoli Ferrara e Michelini coi quali mantiene ottimi ed intimi rapporti.

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Documento Notizie su decisione del Ministero

Sbarbaro chiede a Messedaglia se il Ministero abbia preso una qualche risoluzione sul suo riguardo.

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Documento Trasmissione lettera di protesta contro il Ministro

Il senatore Mamiani comunicherà al Consiglio Superiore la lettera con la quale egli invita il Ministro a rendere conto della sua destituzione e chiede al Consiglio stesso di assegnargli fin da subito le due cattedre. Sbarbaro chiede allo stesso Messedaglia di leggere con grande attenzione la lettera.

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Documento Lettera di protesta contro il ministro

Sbarbaro si aspetta dal Consiglio un atto di giustizia: che gli vengano restituite le cattedre che copriva dal 1864 e da cui il dimissionario Ministro dell'Istruzione lo aveva destituito per ragioni personali o gerarchiche "che dir si voglia". Elenca le ragioni della sua destituzione.

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Documento Proteste per la destituzione

Sbarbaro polemizza sul fatto che il Consiglio Superiore non fa nulla per riparare alle ingiustizie ministeriali. Ne parla con Messedaglia cui stanno a cuore gli studi e la libertà piuttosto che gli interessi "transitori della politica partigiana". Proseguendo per questa via costruiremo "colle nostre mani, una Italia centralizzata, senza vigore di istituti e di uomini particolari. Essi creati d'onnipotenza dallo Stato a danno della originalità dell'intelletti.Io sono la prima vittima di questa obrobriosa tirranide e me lo prova l'impotenza nella quale mi trovo a ritornare subito su quella cattedra da cui l'arbitrio non giustificato di un Ministro mi cacciava".

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Documento Rinuncia al ritiro da concorso

Sbarbaro informa Messedaglia che ha comunicato al nuovo Ministro dell'Istruzione l'intenzione di mantenere il proprio posto al concorso per la cattedra di Economia Politica all'Università di Genova.

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Documento Raccomandazione per prof. Bonizzi

Sbarbaro chiede sostegno per "il bravo, dotto e studiosissimo prof. Paolo Bonizzi della cui sorte di occuperà entro pochi giorni il Consiglio Superiore".

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Documento Lungaggini di uno dei commissari al concorso

Sbarbaro sostiene di aver diritto a conoscere le ragioni che si oppongono al compimento del concorso tanto più che si sono scoperti nel Ministero della Pubblica Istruzione "falsi e falsari". Si rivolge a Messedaglia dopo aver saputo da Lampertico, tramite il senatore Rossi, che aveva adempiuto alla sua parte, mentre Cossa ancora non gli ha fatto sapere nulla.

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Documento Richiesta notizie su concorso

Visto il silenzio del Ministero, Sbarbaro si rivolge a Messedaglia per sapere quando avrà fine "questa tragedia del Concorso che dura da oltre 8 mesi mentre il Lampertico ha potuto in meno di un mese fornire il compito suo".

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Documento Torna a chiedere notizie sul concorso

Sbarbaro torna a chiedere della fine del concorso. Non trova giusto che mentre un Torrigiani, un Seredo, un Protonotari si trovano dove si trovano, egli sia ancora in queste condizioni.

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Documento Notizie sul lavoro del commissario Cossa

Sbarbaro scrive che il professor Cossa ha informato Messedaglia su quando avrebbe terminato l'esame.

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Documento Sui risultati del concorso, sui tempi e la sua validità

Sbarbaro ha appreso dal Commissario Barberis che non è certo che i risultati del concorso di Genova siano validi per l'Università di Siena e di Modena. Inoltre, in seguito alla nomina a ministro di Scialoja si è dovuto incaricare un altro commissario il quale dovrà iniziare nuovamente l'esame dei titoli, ritardando la fine del concorso. Suppone che il nuovo commissario sia un suo nemico, come il Boccardo o il Protonotari.

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Documento Torrigiani nuovo commissario

Scrive Sbarbaro che se il prof. Torrigiani (subentrato a Scialoja) aspetta per esaminare i documenti che l'on. Cabella abbia terminato "Ella vede quando il concorso avrà fine".

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Documento Tempi per l'esame del concorso

Sbarbaro chiede a nome di tutti i concorrenti affinché si provveda che fra il giorno in cui l'ultimo commissario avrà terminato il suo lavoro e il giorno del pubblico esame non trascorra più di un mese.

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Documento Richiesta inchiesta amministrativa contro il ministro

Sbarbaro chiede se si sia provveduto a evitare di lasciar trascorrere un mese dall'esame dei titoli e la data del concorso pubblico. Vorrebbe inoltre che Messedaglia ordinasse un'inchiesta amministrativa avendo le prove che al Ministero si cospira contro di lui.

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Documento Assegnazione professori a varie sedi

Sbarbaro informa Messedaglia che l'on. Majorana Calatabiano e il prof. Mazzoni sono stati nominati Professori Ordinari rispettivamente a Catania e a Modena. Il Ponsiglioni a Siena e il Fiore a Pisa sono stati nominati professori straordinari con i concorsi di Messina e Pavia. Si interroga dunque se sia troppo esigere di restare a Modena con il concorso di Genova. Tuttavia la risposta gli appare negativa, considerati i lunghi anni di insegnamento.

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Documento Trasmissione lettera di un assessore di Savona

Sbarbaro invia una lettera di un suo amico intimo, A. Miralta, Assessore del Municipio di Savona, suo paese natale, a cui chiede di rispondere in piena libertà e perfetta fiducia.

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Documento Preferenza insegnamenti e sedi

Sbarbaro informa Messedaglia che se verrà destinato a Modena accetterà solo nel caso gli sia nuovamente assegnata la cattedra di Filosofia del Diritto, toltagli da Correnti, altrimenti vorrà andare a Genova.

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Documento Critiche per la nomina di Zappa

Sbarbaro, giunto il decreto che nomina Zappa per l'insegnamento dell'Economia a Modena, scrive di essere "moribondo" e di non poter credere che l'ira dei suoi nemici possa arrivare a tanto. Vuole sperare ancora di poter restare a Modena e chiede a Messedaglia di scrivergli.

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Documento Nuova richiesta di rimanere a Modena

Sbarbaro chiede nuovamente di essere lasciato a Modena e di avere oltre alla cattedra di Economia quella di Filosofia del diritto, altrimenti domanda di andare a Genova. Ribadisce il proprio "sdegno" per l'incarico assegnato a Zappa. Chiede di far leggere la propria lettera "al Cantoni, al Coppino, al Bonghi, al Bertini ed al Ministro stesso se lei lo vuole".

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Documento Chiede di riottenere le cattedre che gli furono tolte

Sbarbaro ritorna sulla richiesta di poter coprire le cattedre che gli furono tolte, così come avvenuto per i suoi colleghi. Allega la risposta di Paolo Villari, anche lui commissario, che riconosce la giustezza delle sue rivendicazioni e che lo invita, una volta vinto il concorso, a rivolgersi direttamente al Ministero.

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Documento Vincitori concorso di Genova

I giornali pubblicano i nomi dei vincitori del concorso di Genova: Sbarbaro, Ponsiglioni e Virgilio. Sbarbaro fa sapere che ha già scritto al Ministro che da Modena non si muoverà, mentre teme che lo vogliano mandare a Siena.

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Documento Incertezza sulla sede di destinazione

Sbarbaro scrive che i corsi sono cominciati e ancora non sa se resterà a Modena o andrà a Genova. Ribadisce che se non gli viene resa la cattedra di Filosofia del diritto lascerà Modena per la città ligure.

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Documento Sui responsabili della sua destituzione

Sbarbaro scrive che all'apertura dell'Università la sua situazione è la stessa dell'anno precedente; egli non sa chi sia l'artefice mentre il ministro Correnti dice che la sua destituzione gli fu imposta: "Imposta e da chi?".

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Documento Sull'azione di Messedaglia nei concorsi

Sbarbaro ricorda quando Messedaglia, attraverso l'on. Bonchetti, spiegò le ragioni per cui il Consiglio Superiore invece di nominarlo Professore ordinario fece aprire un concorso, e gli effetti giuridici del concorso quando egli voleva ritirarsi. Ricorda inoltre che quando Messedaglia presiedette il concorso per Pierantoni questo conseguì il professorato ordinario mentre per il concorso di Genova ancora non si conclude nulla.

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Documento Richiesta di trasferimento a Modena

Sbarbaro informa Messedaglia che chiederà al Ministro dell'Istruzione di essere trasferito, come professore ordinario, alla cattedra di Economia Politica di Modena, come già avvenne per il Pierantoni a Napoli.

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Documento Nomina a Macerata

Sbarbaro scrive sulla nomina da parte del Ministero a professore ordinario di Filosofia del diritto presso l'Università di Macerata.

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Documento Nuovo concorso a Genova

Sbarbaro chiede se il nuovo concorso di Genova sia già stato decretato dal Consiglio Superiore. Ha inoltre manifestato anche all'on. Coppino la speranza che la nuova commissione non comprenda due persone a lui notoriamente nemiche: il prof. Protonotari e il comm. Boccardo.

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Documento Richiesta di riavere la cattedra a Modena

Sbarbaro chiede che il Consiglio Superiore prima di decidere sul sig. Braga per la nomina a professore straordinario di Filosofia del diritto presso l'Università di Modena, attenda la risposta del Ministro alla sua domanda di restituzione della cattedra, tolta dopo sette anni, per motivi estranei all'insegnamento. Il Consiglio potrebbe prima valutare i suoi titoli a coprire tale cattedra.

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Documento Sui commissari del nuovo concorso

Sbarbaro scrive che il presidente della commissione lo ha informato che Minghetti resterà nella commissione perché vi sono due supplenti scelti fra i professori dell'Università dove ha luogo il concorso (Genova). Vuole sapere se esiste la possibilità che uno di questi supplenti sia il Boccardo e se vi sia un qualche tranello come l'anno precedente.

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Documento Ringraziamento per esito concorso

Sbarbaro ringrazia Messedaglia e gli altri commissari, in particolare l'on. Berti e prof. Silvestri, per l'esito del secondo concorso di Genova.

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Documento Scuola tedesca e Ferrara

Sbarbaro ha formalmente domandato al Ministero di nominarlo Professore Ordinario. Spera che Messedaglia sia superiore "alle misere guerre di scuola, e dico misere avendo d'occhio non l'emulazione dei sistemi e la feconda contesa delle dottrine, ma la guerra che mi pare di scorgere introdotta nel governo della Pubblica Istruzione fra i vecchi e i nuovi Economisti." Si è già rivolto al "mio generale Ferrara" sostenendo che "male ci si oppone dissimulando o negando il germanesimo di Lei, troppo eloquentemente significato da quella frase: dottrine di opposizione, di Ella a p. 58 ? riguardo alla Economia Politica francese e credo Lei federato alla causa del germanismo". Tuttavia considera Messedaglia incapace di favorire i "germaneggianti nel pubblico insegnamento" a danno della giustizia e dei diritti di coloro che professano altre dottrine". "Il mio amico Minghetti ha più volte riferito in presenza di amici comuni" che lo avrebbe raccomandato a Messedaglia.

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Documento Nomina a professore di Economia Politica

Sbarbaro ha presentato al Ministero dell'Istruzione un'istanza per la cattedra vacante di Economia politica e chiede a Messedaglia di intercedere affinchè il Consiglio Superiore prenda in considerazione la sua domanda.

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Documento Economia Politica a Siena

Sbarbaro, saputo della decisione del Ministero approvata dal Consiglio Superiore di provvedere per mezzo di un Professore Straordinario all'insegnamento dell'Economia Politica all'Università di Siena, si rivolge a Messedaglia (presidente della Commissione) per essere nominato.

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Documento Nomina professore

Sbarbaro, visto che è stata nominata una Commissione, della quale Messedaglia è presidente, per esaminare le condizioni di applicabilità degli artt. 69 e 89 della legge Casati per la nomina di un professore Straordinario di Economia Politica nella Università di Modena, si augura che la Commissione prima di fare qualsiasi proposta al Ministero voglia considerare la sua posizione.

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Documento Titoli per concorso

Sbarbaro, volendo concorrere alla cattedra di Economia politica, aggiunge ai suoi titoli la sua recente pubblicazione "Sulle condizioni dell'Umano Progresso", vedi mnota bibliografica.

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Documento Cattedra Università di Perugia

Rimasta vacante all'Università di Perugia la cattedra di economia politica e di diritto costituzionale in seguito alla morte del prof. Filippo Porfitti, Sbarbaro chiede una parola di Messedaglia che ne agevolerebbe la nomina. Sbarbaro chiede sia specificato "che ho 40 anni. 14 di insegnamento superiore che il Consiglio Superiore mi assegnò il primo posto nel concorso alla cattedra di Genova" annullato per disparità di parere tra la Commissione e il Consiglio.

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Documento Pensione

Sbarbaro si rivolge a Messedaglia in quanto vicepresidente del Consiglio della Istruzione Pubblica affinchè domandi al Ministero di riconoscere i suoi "diritti alla pensione" evitando le lungaggini di una lite. Chiede copia di qualche sua lezione sulla Scienza nell'Età Nostra e sulla Statistica Criminale.

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