Documento Corrispondenza: Milton Singer a Franco Modigliani (17-02-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Milton Singer (University of Chicago) a Franco Modigliani nella quale Singer espone le opportunità di ricerca e di insegnamento che potrebbero aprirsi per Modigliani nel caso di un suo incarico a Chicago, seppur inizialmente su basi poco certe. Confessa a Modigliani che l'unica difficoltà è data dal suo profilo di economista molto tecnico e gli chiede o di fornire una pubblicazione che sia maggiormente orientata ai rapporti fra economia, istituzioni e società, oppure una breve dichiarazione circa i suoi interessi di ricerca e le sue idee in questo campo.
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Documento Corrispondenza: Franco Modigliani a Theodore W. Schultz (20-01-1948)
Lettera dattiloscritta (2 pagine) di Franco Modigliani a Theodore W. Schultz per esporgli varie considerazioni in merito alla possibilità di un suo incarico annuale a Chicago e alla compatibilità con i suoi impegni di ricerca presso l'Institute of World Affairs. Modigliani esprime il suo forte interesse per il progetto di ricerca prospettatogli da Schultz in merito al mercato dei futures e alla stabilizzazione dei prezzi dei prodotti agricoli e delle materie prime.
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Documento Corrispondenza: Theodore W. Schultz a Franco Modigliani (22-01-1948)
Lettera dattiloscritta (2 pagine) di Theodore W. Schultz a Franco Modigliani con la quale Schultz risolve positivamente molti dei dubbi espressi da Modigliani nella sua lettera del 20 gennaio in merito alla possibilità di una fellowship di ricerca annuale a Chicago, entra nei dettagli del suo contratto e gli garantisce la piena disponibilità del Dipartimento di Economia, lasciando dunque a Modigliani stesso la decisione finale.
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Documento Corrispondenza: Franco Modigliani a Theodore Schultz (24-01-1948)
Lettera dattiloscritta (2 pagine) di Franco Modigliani a Theodore W. Schultz con la quale Modigliani espone alcune difficoltà connesse all'offerta fatta da Schultz di una borsa di ricerca annuale presso l'Università di Chicago. Le principali richieste di Modigliani sono un aumento della borsa (che comporta per Modigliani una riduzione rispetto al suo reddito corrente) e l'aiuto ad abbattere i costi di alloggio. Modigliani informa Schultz di un colloquio con Adolph Lowe (direttore dell'Institute of World Affairs) nel quale Lowe gli pone come condizione per concedere l'anno di permanenza a Chicago, la stipula di un accordo di cooperazione fra le due istituzioni nella ricerca che Modigliani dovrà fare a Chicago. In tal caso l'Istituto stesso offre a Modigliani di coprire la parte di reddito che verrebbe a mancare a Modigliani a Chicago. Modigliani invita dunque Schultz a ricercare un accordo con Lowe.
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Documento Corrispondenza: Franco Modigliani a Theodore W. Schultz (29-01-1948)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Franco Modigliani a Theodore W. Schultz con la quale Modigliani ringrazia Schultz della lettera inviata ad Adolph Lowe (Direttore dell'Institute of World Affairs) e lo informa degli ulteriori passaggi necessari affinché Modigliani possa ottenere un anno di congedo dall'Istituto e trasferirsi temporaneamente a Chicago.
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Documento Corrispondenza: Franco Modigliani a Jacob Marschak (15-06-1948)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Franco Modigliani a Jacob Marschak per ringraziarlo dell'invito a partecipare ai lavori della Cowles Commission, in qualità di Research Associate e precisare, tuttavia, alcune condizioni per lui necessarie per poter accettare. La collaborazione con la Cowles Commission non deve interferire con gli accordi già presi con Schultz e l'Institute of World Affairs.Infine chiede a Marschak di estendere i ringraziamenti anche a Koopmans e di indicargli un recapito di Don Patinkin, il quale si trova a New York.
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Documento Corrispondenza: Jacob Marschak a Franco Modigliani (17-06-1948)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Jacob Marschak a Franco Modigliani per informarlo che le condizioni da lui evidenziate per poter partecipare ai lavori della Cowles Commission sono state già verificate dallo stesso Marschak e che le pubblicazioni che risulteranno dal suo lavoro a Chicago potranno avere il doppio patrocinio della Cowles Commission e dell'Institute of World Affairs. Marschak chiarisce che il punto essenziale è la disponibilità di Modigliani a tenere in forte considerazione i commenti dei membri della Commissione ai suoi lavori e offrire i suoi per lavori altrui.
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Documento Corrispondenza: Gerhard Colm a Franco Modigliani (4-10-1947)
Lettera manoscritta (3 pagine) di Gerhard Colm (membro del Council of Economic Advisers) a Franco Modigliani in risposta alla lettera inviata il giorno precedente da Modigliani con allegata una prima versione del Meat Plan. Colm dichiara di aver letto con molto interesse il piano e suggerisce di inviarne una copia a Theodore Schultz (Università di Chicago) il quale pochi mesi prima ha avanzato una proposta simile. Colm muove alcune domande a Franco Modigliani riguardo ai meriti del Meat Plan rispetto ad sistema di razionamento e alle sue finalità anti-inflazionistiche. Colm invita Modigliani a considerare attentamente gli aspetti legali del piano e dichiara il suo scetticismo circa la possibilità di gestirne il funzionamento (in particolare la distribuzione dei coupons ai consumatori) senza la costruzione di un imponente corpo burocratico.
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Documento Corrispondenza: Franco Modigliani a Gerhard Colm (7-10-1947)
Lettera dattiloscritta (2 pagine) di Franco Modigliani a Gerhard Colm (membro del Council of Economic Advisers) in risposta ai commenti di Colm in merito a una prima versione del Meat Plan (V). Lo informa di aver seguito il suo suggerimento di far pervenire il Piano a Theodore Shultz e di aver esposto il piano a Albert Gaylord Hart, che ne è rimasto entusiasta. Lo informa che Hart e Davis ne parleranno al Policy Committee del Council for Economic Development. Modigliani risponde poi ai commenti di Colm sui meriti relativi del Meat Plan rispetto ad un sistema di razionamento e controllo dei prezzi; dichiara la necessità di attenti studi statistici per la sua attuazione; ammette le possibili difficoltà legali che possono insorgere ed alcune possibili contro argomentazioni; avanza brevemente alcune idee proprie e di Hart su come ridurre i costi di distribuzione. Esprime la propria convinzione che la maggiore difficoltà del piano sia nella modalità di tassazione ed espone alcune possibili soluzioni a questo problema.
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Documento Corrispondenza: Franco Modigliani a Gerhard Colm (30-10-1947)
Lettera dattiloscritta (3 pagine) di Franco Modigliani a Gerhard Colm (membro del Council of Economic Advisers), nella quale Modigliani aggiorna Colm sullo stato del lavoro e risponde ad alcuni suoi commenti e suggerimenti in merito al funzionamento del Meat Plan. Lo informa che le reazioni degli economisti ai quali ha inviato il piano sono per la maggior parte positive e che le maggiori critiche sono sotto il punto di vista della realizzabilità politica. Una reazione negativa è giunta da Theodore Schultz dell'università di Chicago il cui parere Modigliani giudica molto importante. Gli allega dunque una copia dell'ultima lettera da lui inviata a Schultz, aggiungendo alcune riflessioni rispetto ad essa in materia fiscale, di determinazione dei prezzi minimi, di ampliamento dei beni inclusi nel Meat Plan, di distribuzione e amministrazione dei bonus fiscali. Discute l'idea suggerita da Colm di un sussidio alla produzione che vada a ridurre il prezzo per il consumatore finale e i suoi possibili effetti sulla domanda dei vari beni. Insiste sull'importanza di avere l'appoggio dei sindacati al Meat Plan ai fini di una politica di moderazione salariale. Informa Colm di non aver inviato il piano al Dipartimento dell'Agricoltura ritenendo che il giudizio del Dipartimento sia poco significativo su molti aspetti del piano e per lo stesso motivo non lo ha inviato neppure a Louis Bean. Da Charles O. Hardy e Grover Ensley (assistente del senatore Ralph Flanders) non ha avuto ancora risposta
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Documento Corrispondenza: Albert G. Hart a Theodore W. Schultz (5-10-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Albert G. Hart (Columbia University) a Theodore W. Schultz (Chicago University). Lo informa del Meat Plan esposto pochi giorni prima da Modigliani e gli propone di riparlarne con lui e Chester Davis a margine del prossimo incontro del Committee for Economic Development del quale fa parte anche Hart. Modigliani presenta il Meat Plan come una sorta di via intermedia fra un rigido controllo dei prezzi e una loro libera determinazione da parte delle forze di mercato. Discute l'incidenza del metodo di tassazione previsto dal Meat Plan in termini di effetto reddito ed effetto sostituzione, e indica nell'evasione fiscale l'unico pericolo per il funzionamento del Piano, evidenziando come questo problema sia molto più controllabile rispetto all'insorgere del mercato nero connesso ad un sistema di razionamento e controllo dei prezzi.
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Documento Corrispondenza: Theodore W. Schultz a Albert G. Hart (9-10-1947)
Lettera dattiloscritta (3 pagine) di Theodore W. Schultz (Chicago University) a Albert G. Hart (Columbia University) in risposta alla lettera di Hart del 5 ottobre. Schultz informa Hart che ha ricevuto da Marschak una copia del Meat Plan, ma che anche Gale D. Johnson ha elaborato un piano simile e per molto aspetti superiore a quello di Modigliani. Schultz espone varie difficoltà che egli vede nel funzionamento del Meat Plan e nel suo impatto sulla domanda, sulla distribuzione e sui prezzi dei vari generi alimentari. Egli conclude affermando che il piano di Modigliani non sembra in grado di garantire un aumento della produzione disponibile per le esportazioni.
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Documento Corrispondenza: Albert G. Hart a Theodore W. Schultz, Gale D. Johnson, Jacob Marschak e Franco Modigliani; William S. Vickrey (22-10-1947)
Memorandum dattiloscritto (11 pagine) dal titolo "Emergency Food Policy: Synthesis of the Johnson &Modigliani tax-subsidy schemes. Il memorandum, suddiviso in 11 paragrafi, mette in luce gli elementi comuni al piano di Modigliani e a quello di Gale Johnson, espone i loro meriti rispetto ai sistemi di razionamento e controllo dei prezzi, per il controllo dell'inflazione e il miglioramento dell'allocazione delle risorse. I due piani sono poi fra di loro confrontati sotto il punto di vista fiscale (par. 6-7), nei meccanismi amministrativi e distributivi (par. 8-9), nelle modalità di terminazione dei piani (par. 10) e negli effetti sulle aspettative di consumatori, distributori e produttori (par. 11). In linea generale il giudizio di Hart è nettamente a favore del piano di Modigliani.
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Documento Corrispondenza: Albert G. Hart a E. J. Coil (3-12-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Albert G. Hart (Columbia University) a E.J. Coil (Direttore della National Planning Association), in accompagnamento ad una copia del Meat Plan. Gli chiede di salutargli Theodore Schultz e gli comunica che non potrà andare lui stesso a Washington, ma sarà Modigliani ad esporre il piano.
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Documento Corrispondenza: Jacob Marschak a Franco Modigliani
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Jacob Marschak a Franco Modigliani nella quale lo ringrazia della sua nota su "Food price policy" che ha trovato molto interessante, e lo informa che anche Gale Johnson e Leo Szilard hanno avanzato proposte simili. Con Gale Johnson Marschak sta cercando di proporre l'idea a Theodore Shultz, mentre Tjalling C. Koopmans ha scritto a Leo Szilard per combinare un incontro a New York con Modigliani.
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