Documento Corrispondenza: Giorgio Mortara a Luigi Einaudi (05-03-1946)
Mortara riferisce a Einaudi che il Vice presidente dell'Istituto americano di statistica Stuart Rice gli ha chiesto a gennaio informazioni sugli accademici che avevano aderito al partito fascista o nazista, in modo da procedere alla loro espulsione dalla Società. Mortara riferisce ancora di aver risposto che lui stesso aveva in un primo momento aderito al partito fascista e quindi di aver suggerito a Rice di chiedere consiglio a Einaudi, che non ne aveva mai fatto parte e si era sempre tenuto "al di sopra della mischia". Mortara ritiene che De Stefani e Savorgnan possano essere ritenuti "indegni", ma questo giudizio non spetta a coloro che, pur avendo aderito al partito fascista, sono stati giudicati dal governo attuale degni di conservare le cattedre.
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Documento Appunti di Giorgio Mortara: "Per un Istituto di studi brasiliani"
Appunti del 19.10.1949 consegnati da Giorgio Mortara al prof. Milone di Roma per uno studio intitolato "Per un istituto di studi brasiliani". Mortara auspica la creazione di un istituto di studi brasiliani presso una università italiana. Egli riscontra che in Italia c'è una scarsa conoscenza delle condizioni socio-economiche del Brasile. In previsione di un incremento delle relazioni tra i due Paesi, l'istituto potrebbe utilmente impartire insegnamenti riguardo gli aspetti fisici e sociali del Brasile, e contribuire alla diffusione di informazioni precise ed obiettive. In allegato un piano dei corsi.
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Documento Corrispondenza: Giorgio Mortara a Luigi Einaudi (08-04-1950)
Mortara promette ad Einaudi di inviargli altri studi monografici su argomenti di demografia e statistica economica, ed il corso di statistica recentemente pubblicato. Il corso ha il merito di diffondere quei metodi obiettivi di indagine, che Einaudi con tanta autorità sostiene. Qui in Brasile, scrive Mortara, più che altrove è difficile scindere l'economia dalla politica, tuttavia si comincia ad intendere la necessità e l'utilità dell'indagine scientifica. Mortara dichiara di restare uno statistico ed un demografo, pur con qualche incursione nell'economia applicata, come è accaduto per lo studio sul rendimento delle saline in base alla loro dimensione.
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Documento Corrispondenza: Giorgio Mortara a Luigi Einaudi (20-12-1953)
Mortara scrive a Einaudi che sta lavorando affinché il congresso demografico mondiale previsto per l'anno successivo (di cui Mortara ha parlato ad Einaudi nel settembre precedente) riesca bene. La maggiore difficoltà consiste, specifica Mortara, nell'evitare intrusioni politiche nella discussione scientifica. Mortara assicura ad Einaudi che la delegazione italiana sarà abbondante e di buon livello; quella brasiliana, una dimostrazione di buona volontà!
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Documento Corrispondenza: Libero Lenti e Marcello Boldrini a Luigi Einaudi (21-01-1948)
Libero Lenti e Marcello Boldrini scrivono ad Einaudi in merito al riordino dell'Istituto Centrale di Statistica. Essi ritengono che la soluzione più opportuna sarebbe di quella di non accentrare tutti i servizi statistici presso l'Istituto, ma creare un sistema più snello che si appoggi agli organi distaccati già esistenti. L'Istituto dovrebbe avere una funzione di coordinamento del lavoro autonomo dei direttori dei servizi statistici ministeriali, secondo lo schema adottato anche dalla Ragioneria dello Stato. Sarebbe opportuno affidare la gestione transitoria ad una persona di alta responsabilità e di grande capacità e prestigio, quale Giorgio Mortara. Boldrini e Lenti ricordano che Mortara ha lavorato per 10 anni all'Istituto brasiliano di statistica, il quale è organizzato secondo lo schema di decentramento descritto e che funziona in modo egregio. Lenti e Boldrini sottolineano di non avere nessun interesse personale "né prossimo, né remoto", e di essere mossi esclusivamente dal desiderio di veder la Statistica italiana riacquistare l'antico splendore.
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Documento Lettera
Giorgio Mortara ringrazia Einaudi per l'invio dell'articolo "Scienza economica. Reminiscenze" e propone a Einaudi di compilare un'antologia di scritti dei maggiori economisti italiani, scegliendo per ciascuno le pagine più significative.
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