Documento Lettere salutari
Appunti di lavoro di Allocati nei quali si rinvia per il soggetto delle lettere al quad. n. 8 (v. 2.13.10) ed al prospetto del 1752 in esso trascritto, e si afferma che la loro stesura è dovuta all'intento di confutare le tesi di Ascanio Centomani e Giuseppe Aurelio Di Gennaro. Inoltre vi si trova un riferimento ad una lettera del 1 febbraio 1752 in cui Broggia parla a Fontanesi delle Lettere salutari (v. 1.5.1).
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Documento [Appunti vari - minuta di Allocati]
Questo quaderno è contrassegnato da Allocati con il n. 8 e contiene la trascrizione, da lui fatta nel periodo 7 settembre 1958 - 28 settembre 1958, di passi tratti da manoscritti di Broggia conservati nella Biblioteca Nazionale di Napoli. Nella c.1 Allocati completa gli appunti sulle infrastrutture necessarie al commercio iniziati nel quaderno precedente (cfr. 2.13.9 cc. 35v-38v). Nelle carte successive Allocati trascrive minute varie di Broggia sui seguenti argomenti: a) il commercio interno ed i mali che affliggono l'agricoltura (cc. 1v-3v); b) le colonie e lo schiavismo (cc. 3v-4v); c) la storia delle monete (cc. 5-6v); d) osservazioni di Tito Livio, Erodoto, Aristotele (c. 7); le monete immaginarie e l'aggio (cc. 10-14v). Nelle carte 15-20 vi è la trascrizione degli argomenti delle diciannove Lettere salutari che Broggia asserisce di aver scritto per confutare le tesi di Ascanio Centomani e Giuseppe Aurelio Di Gennaro (cfr. 1.3.5). Nel quaderno si trova, inoltre, parte di una lettera di Muratori a Broggia del 27 febbraio 1746 (cc. 21-24), poi dattiloscritta da Allocati (cfr. 1.6.13) e pubblicata da Campori, nonché uno scritto sulla Pantelleria che Allocati riassume (cc. 24v-28v) poiché si ripromette di farvi cenno in una nota al "trattatello trascritto nel quaderno n. 4" (v. 2.13.6) e non può, a questo scopo, servirsi dell'originale "lungo e inutilmente prolisso". Le cc. 29-31, infine, sono la trascrizione parziale di una memoria, quasi per intero copiata nel quaderno n. 11 (v. 2.13.13), di attribuzione incerta (cfr. 1.11.3). Nel titolo, infatti, l'estensore appare essere un tal canonico Giovan Battista Maxucco, il quale si rivolge al Supremo Tribunale del Reale Patrimonio in difesa degli abitanti di Pantelleria, vessati dai pesanti tributi imposti loro dal feudatario dell'isola. Secondo un'annotazione di Allocati, però, lo scritto potrebbe essere dello stesso Broggia, anche se successivamente egli sembra cambiare parere scrivendo (v. 1.11.3 c. 6) che "lo stile...induce a respingere l'idea".
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