Documento Lettera di Francesco Saverio Salfi a Luigi Albi
Lettera di Salfi, spedita da Steccato, al cognato "Signor D. Luigi Albi, Miglierina", con cui lo informa di aver visitato accompagnato dal "Signor Salsano (1) che mi tratta cortesemente [...] molti luoghi del Marchesato [...] ed ò tutti veduti gli effetti della mia Badia (2), che si trovano in questi contorni, [...] ed incontrato moltissimi galantuomini"; tra questi V. Fabiani, attuario della Cassa Sacra (3), G. Lamanna, uditore dell'Udienza di Catanzaro e autore delle "Considerazioni politico-economiche su la necessità, e direzione della Agricoltura nella Sila" (4), ed alcuni funzionari periferici della Cassa Sacra. (1) Giuseppe Salsano guidò Salfi durante il viaggio e la permanenza in Calabria. Oltre che amministratore e acquirente della Cassa Sacra, nel 1799 Salsano avrà un ruolo di primo piano nella formazione del governo giacobino a Catanzaro. (2) Si riferisce alla Badia di San Nicola di Majoli, conferitagli, per i suoi meriti culturali, nel gennaio del 1792. (3) Nel 1793 la situazione della Cassa Sacra era diventata critica; Salfi, attraverso la guida del Salsano prese coscienza della reale situazione dell'istituto fiscale. (4) Il saggio esprimeva posizioni a favore delle ricche famiglie della borghesia calabrese che nel tempo avevano usurpato al demanio regio i territori silani. Vedi nota bibliografica. Per una ricostruzione puntuale del funzionamento delle aste fiscali, strumento con il quale i grandi proprietari delle città acquistano, agendo in condizioni di monopolio, i fondi ad un prezzo irrisorio, vedi A. Placanica, vedi nota bibliografica
Scheda del documento