Documento Lettera di Vilfredo Pareto a Vittore Pansini
Vilfredo Pareto comunica l'invio di tre suoi articoli sulla Grande guerra (1), critica con durezza il professore Umberto Ricci per due articoli "che [...] ha creduto bene dedicare alla "Sociologia". [...] Vi è un contrasto comicissimo tra il male che dice del libro e il bene che dice dell'autore" (2), e concorda con "un bellissimo articolo di G.L. Franchi", scettico sul fatto che, a guerra finita, si restaurino le situazioni monetarie ed i rapporti di valore "quali esistevano "ante bellum", [poiché] contro questa soluzione si schierano formidabili interessi economici ed assolute insopprimibili necessità finanziarie"(3). Lettera di cui si conserva anche la busta indirizzata così: "Ill.mo signore Vittore Pansini Sostituto Procuratore del Re. Macerata (Italie)". Verificato per censura. Timbro postale di Céligny del 29-VII-918. (1) (2) (3) Vedi nota bibliografica.
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Documento Lettera di Vilfredo Pareto a Vittore Pansini
Vilfredo Pareto ringrazia per "le notizie che ella mi dà [...] Ora siamo nel periodo ascendente della crisi economica; questo periodo giungerà forse al massimo poco dopo la pace; poi principierà il periodo discendente". Inoltre ritorna sull'articolo di G.L. Franchi (1), esprime il timore che la censura italiana non permetta la pubblicazione del suo scritto sul "Coenobium" (2), mentre permetta la pubblicazione almeno parziale dell'articolo sul "Giornale degli Economisti" e di quello sull"Economista" (3), e risponde ad "un articolo in cui si biasima severamente il mio articolo sulla "Rivista d'Italia" (4). A me è piaciuto, come sempre mi piacque ogni schietto avversario, anche un nemico". Lettera di cui si conserva anche la busta indirizzata così: "Ill.mo signore Vittore Pansini Sostituto Procuratore del Re. Macerata (Italie)". Verificato per censura. Timbro postale di Céligny del 31-VIII-918. (1) (2) (3) (4) Vedi nota bibliografica.
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