Logo ASEE

ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI

Guida archivistica alle carte e alle corrispondenze degli economisti italiani


ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI


Home > Elenco istituti  >  Archivio storico della Banca d'Italia  >  Carte Stringher  >  Corrispondenza con Pres. Consiglio, Ministri, personalità politiche e della Pubblica Amministrazione" -sottofasc. "Corrispondenza con Nitti

Documento Lettera

Nitti si lamenta per il poco entusiasmo dimostrato dagli istituti di credito ordinario in relazione all'istituzione dell'Istituto nazionale dei cambi con l'estero. Se per la fine della settimana non sarà tutto regolato, Nitti minaccia che farà a meno di essi, ma requisirà il loro personale: ha già preparato il provvedimento. Egli confida nell'opera patriottica di Stringher.
Tipologia Corrispondenze
Data 20/11/1917


×
Corrispondenza con Pres. Consiglio, Ministri, personalità politiche e della Pubblica Amministrazione" -sottofasc. "Corrispondenza con Nitti

Il sottofascicolo raccoglie la corrispondenza di Stringher con Francesco Saverio Nitti tra il 1914 e il 1919.
Scheda: nr. fascicolo 2 sotofascicolo 3
Numero della busta: 20

×
Carte Stringher

Nell'Archivio Storico della Banca d'Italia le carte di Bonaldo Stringher sono raccolte nel fondo "Carte Stringher" e nel sottofondo del fondo "Banca d'Italia" denominato "Direttorio Stringher". "Carte Stringher" custodisce le carte che si trovavano nell'ufficio di Stringher al momento della sua morte; si tratta di documenti che lo stesso Governatore aveva conservato nei cassetti e nella cassaforte del suo ufficio, ad uso esclusivamente personale. Il fondo è quindi caratterizzato da un maggior grado di riservatezza rispetto al "Direttorio Stringher" a cui afferiscono i documenti che erano stati trattati dalla Segreteria Particolare. Il fondo "Carte Stringher" consta di 57 buste. E' disponibile un inventario analitico a stampa; tutti i documenti del fondo sono stati digitalizzati e sono consultabili a video tramite il database dell'Archivio Storico della Banca d'Italia. e Buste: 57

×
Archivio storico della Banca d'Italia

L'Archivio storico della Banca d'Italia (ASBI) fu costituito e aperto al pubblico nel 1969. L'Archivio è formato dai documenti, prodotti o ricevuti dall'Istituto nel corso della sua attività, relativi ad affari conclusi da oltre 40 anni e destinati alla conservazione permanente. Esso contiene documenti che vanno dal 1840 fino al 1970 con una maggiore concentrazione negli anni 1860-1960. Il suo patrimonio comprende tre tipologie di documenti che si differenziano per supporto materiale e forma: l'archivio documentale, l'archivio fotografico e l'archivio multimediale. Per il ruolo cruciale che la Banca ha sempre avuto nella storia del Paese, l'ASBI è la fonte più importante per le ricerche sulla storia economica e bancaria italiana degli ultimi 160 anni. L'Archivio conserva infatti documentazione di estremo interesse sulla politica economica e monetaria del nostro Paese, sull'evoluzione del sistema bancario, sulla storia industriale italiana, sui rapporti economici internazionali, sulle economie locali. Esso custodisce carte dei maggiori economisti italiani tra i quali Luigi Einaudi, Donato Menichella, Paolo Baffi e Guido Carli, Federico Caffè, Costantino Bresciani Turroni, Antonio de Viti de Marco, Giuseppe Di Nardi, Francesco Ferrara, Achille Loria, Giorgio Mortara, Francesco Saverio Nitti, Maffeo Pantaleoni, Pasquale Saraceno, Paolo Sylos Labini, Piero Sraffa, Ezio Tarantelli e molti altri. Il patrimonio dell'Archivio storico è al momento articolato in 20 fondi. Il più rilevante è il fondo Banca d'Italia, che raccoglie i documenti prodotti dai vari organi della banca nell'esercizio delle funzioni istituzionali. Il fondo Banca d'Italia è articolato a sua volta in 209 sottofondi. Ogni sottofondo riguarda un insieme documentale prodotto da un Servizio, da una filiale dell'Istituto o da un componente del Direttorio. Nel fondo della Banca d'Italia ricordiamo per la loro rilevanza le carte degli organi di vertice dell'Istituto (sottofondi "Direttorio"). Tra gli altri fondi conservati si segnalano quelli costituiti dalle carte di personalità interne o esterne all'istituto pervenute all'Archivio storico per donazione o per deposito volontario (di particolare rilievo a fini ASE quelle di Paolo Baffi, Alberto Beneduce, Federico Caffè, Alberto De' Stefani, Donato Menichella, Guido Rey, Bonaldo Stringher). L'ASBI si avvale di un sistema informatico che consente una rapida ed efficace ricerca tra i documenti; è in corso la digitalizzazione di tutta la documentazione conservata presso l'Amministrazione centrale. Per maggiori notizie si consiglia di consultare il sito che contiene una sezione bibliografica relativa ai fondi conservati nell'ASBI, e contributi sulle problematiche gestionali degli archivi d'impresa, ed inoltre fornisce informazioni sulle condizioni di accesso e di consultazione dei documenti, una dettagliata guida e l'elenco completo dei fondi e dei sottofondi che compongono l'Archivio. L'Archivio è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì, escluse le festività, dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14:10 alle 16:20. Si può accedere alla sala studio solo per appuntamento. Sono previste apposite norme per la consultazione delle carte, per il rilascio di fotocopie e di copie su supporto informatico. I fondi archivistici sono consultabili fino al quarantennio precedente alla data di consultazione.
Indirizzo: Villa Hüffer - Via Nazionale, 191
CAP: 00184
Luogo: Roma
Regione: LAZIO
Contatti: archiviostorico@bancaditalia.it
Sito: https://www.bancaditalia.it/chi-siamo/asbi/index.html?dotcache=refresh
Bibliografia: Sergio Cardarelli, "Gli Archivi Storici della Banca d'Italia e dei principali Istituti di credito", in Claudio Pavone (a cura di), Storia d'Italia nel ventesimo secolo. Strumenti e fonti, Roma, 2006. Sergio Cardarelli, "Carte di economisti in Banca d'Italia?", Intervento al convegno ASE/SIE "Le carte degli economisti italiani e la loro valorizzazione", Napoli, 5-6 febbraio 2004. Bonelli, F., C. Pavone e G. Talamo"Guida all'Archivio della Banca d'Italia", Roma, 1993.