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ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI

Guida archivistica alle carte e alle corrispondenze degli economisti italiani


ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI


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Documento Osservazioni conclusive sulla struttura e i problemi dell'economia italiana

La lezione, tenuta da Claudio Napoleoni presso la Scuola del centro per gli studi sullo sviluppo economico, traccia per linee generali un quadro dell'economia italiana alla fine degli anni Cinquanta. Napoleoni sottolinea che, superata da ormai un decennio la fase della ricostruzione e vissuta la stagione dell'accelerato sviluppo, l'economia italiana si presenta adulta ma con numerose e problematiche questioni aperte. Tra i tanti nodi vengono evidenziate le differenze tra l'economia di iniziativa privata e l'economia di matrice pubblica, le disparità tra aree sviluppate del paese e aree sottosviluppate, le difficoltà del settore agricolo a darsi un meccanismo di funzionamento economicamente razionale, l'arretratezza di alcuni settori industriali o terziari, la disoccupazione ancora presente, la difficoltà politica nel gestire i grandi gruppi d'interesse industriale e finanziario, le organizzazioni sindacali e le tradizionali resistenze corporativistiche. Napoleoni presenta lo schema Vanoni, elaborato nel 1954, come una dimostrazione teorica della possibilità per l'Italia di superare in dieci anni i problemi derivanti dalla disoccupazione e dall'arretratezza del Mezzogiorno; ma sottolinea come lo schema sia solo un esempio teorico che nulla vale senza la volontà politica di affrontare tutte le suddette questioni in un ottica di sviluppo piuttosto che nell'ottica del mantenimento delle posizioni consolidate.
Tipologia Manoscritti e altri documenti
Data 1958


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Claudio Napoleoni, lezioni

Il fascicolo contiene sette lezioni tenute da Claudio Napoleoni presso la Scuola del centro per gli studi sullo sviluppo economico della Svimez tra il maggio e l'ottobre 1958. Le lezioni vertono su disparati argomenti: alcune di carattere storico, riguard
Scheda: 180 cc. nn. nr. fascicolo 18
Numero della busta: 456

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Fondo "Centro per gli studi sullo sviluppo economico"

Il fondo contiene la documentazione relativa alla fondazione, alla gestione e all'attività del Centro per gli studi sullo sviluppo economico costituito a Roma presso la Svimez. Il Centro nasce il primo luglio 1957 con l'obiettivo di approfondire con ricerche operative i temi principali dello sviluppo e conomico e di formare studiosi e funzionari da inserire nel mondo della ricerca e soprattutto della pubblica amministrazione. Per questi scopi fu istituita una scuola per giovani studiosi, finanziata dalla Ford Foundation per intercessione di Paul Rosenstein Rodan. I corsi della scuola si sono protratti fino al 1969, con larga partecipazione di docenti prestigiosi e allievi poi divenuti valenti economisti: grande parte nell'organizzazione delle attività ebbero Pasquale Saraceno e Claudio Napoleoni. Il fondo relativo al Centro per gli studi riguarda l'organizzazione e le trattative per i finanziamenti dell'iniziativa, la gestione della stessa, i corsi della scuola, il training per gli allievi e i corsi in sedi distaccate dalla Svimez.

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Associazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno-Svimez

L'Associazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno nasce il 2 dicembre 1946 a Roma, con il nome, modificato appena sei mesi dopo, di Società per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno. L'atto costitutivo è preceduto da fasi preliminari che vedono protagonisti fin dal 1945 lo storico dell'industria Rodolfo Morandi, allora presidente del Comitato Nazionale di Liberazione Alta Italia, e il gruppo dirigente dell'IRI prebellico comprendente Pasquale Saraceno, Donato Menichella, Francesco Giordani e Giuseppe Cenzato: la comune opinione è il riconoscimento della centralità del problema industriale per le sorti del meridione d'Italia. Quando nel luglio 1946 Morandi viene nominato ministro per l'industria e il commercio i contatti predetti si intensificano progressivamente, fino all'assemblea dell'8 novembre 1946 in cui il ministro delinea i punti fondamentali per la creazione dell'associazione: rilevare lo stato dell'industria nel Mezzogiorno e studiare le condizioni di fattibilità per gli interventi di sviluppo; promuovere iniziative industriali tra esponenti del mondo aziendale e finanziario; esercitare pressione sull'autorità politica per eliminare gli ostacoli a tale linea di sviluppo. A tale riunione prendono parte, oltre ai già citati personaggi, anche Giuseppe Paratore per l'IRI, Stefano Siglienti per l'IMI, Oscar Sinigaglia per la Finsider, Paolo Albertario per la Federazione consorzi agrari, Luigi Morandi per la Montecatini, Stefano Brun e Vincenzo Caglioti. Il mese successivo, all'atto della costituzione, la rappresentanza risulta ancora più nutrita: partecipano i rappresentanti di Banca d'Italia, Banca Commerciale Italiana, Credito Italiano, Banco di Roma, BNL, IRI, IMI, Confederazione generale industria italiana, Federazione italiana dei consorzi agrari, Cisa-Viscosa, Coniel, Fiat, Finsider, Innocenti, Montecatini, Pirelli, Snia-Viscosa, Sme, Società anonima Arenella. Il 25 giugno 1947 viene costituita dall'assemblea dell'associazione la Società per l'industrializzazione delle regioni meridionali, a cui la Svimez cede le iniziative concrete in campo industriale per caratterizzarsi più come centro di studio e ricerca. Negli anni la Svimez si rende protagonista di una costante attività di analisi delle dinamiche economiche del meridione: un importante momento propositivo di questa attività è l'elaborazione dei contenuti per il cosiddetto Schema Vanoni, approvato dal Consiglio dei Ministri nel 1954, documento che individua le linee programmatiche per orientare le azioni rivolte al Mezzogiorno in un quadro di politica economica generale. Dal 1958 la Svimez, per iniziativa di Pasquale Saraceno prima e Claudio Napoleoni poi, attiva un Centro studi con l'obiettivo di formare esperti in politica economica con una particolare attenzione alle questioni dell'industria e del Mezzogiorno; l'attività didattica vien sospesa nel 1968. Dal 1974 la Svimez concretizza i suoi sforzi di analisi nell'autorevole "Rapporto annuale sull'economia del Mezzogiorno". L'archivio storico Svimez rende fedelmente conto delle attività dell'ente.Il materiale archivistico, completo e recentemente riordinato, consite in: documentazione relativa alla costituzione e al funzionamento di tutti gli organi statutari; corrispondenza amministativa; documentazione di tipo amministrativo e didattico, relativa al "Centro studi"; fondo riguardante le attività di Sudindustria; fondo Pasquale Saraceno.
Indirizzo: Via di Porta Pinciana, 6
CAP: 00187
Luogo: Roma
Regione: LAZIO
Contatti: svimez@svimez.it
Sito: https://lnx.svimez.info/svimez/
Bibliografia: Vitale Valeria, L'attività della Svimez dal 1946 al 1991 in "Rivista economica del Mezzogiorno", XIV, n. 2, 2000