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ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI

Guida archivistica alle carte e alle corrispondenze degli economisti italiani


ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI


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Documento Osservazioni sul sistema di Malthus

Nel ricostruire la genesi ideale e nell'esporre in sintesi i principi innovativi contenuti nei due volumi su quella che il Cagnazzi definisce "arte statistica", riconosce a sè stesso il merito di essere stato "il primo a dare una piena idea di ciò che intender devesi per statistica, a che debba esser utile e come eseguirsi", a far "conoscere che le investigazioni debbono limitarsi a ciò che può essere utile politicamente ed economicamente e non a sterile curiosità". Cerca anche di spiegare in sintesi i motivi del suo dissenso nei confronti delle "teorie del signor Malthus" sul "progresso delle popolazioni". Fa riferimento ad una memoria "Sul periodico aumento delle popolazioni", letta nella Regia Accademia delle Scienze di Napoli il 16 aprile 1819. In tale memoria aveva dimostrato l'infondatezza dell'assunto di Malthus sulla crescita "in ragione geometrica" della popolazione ed "aritmetica" delle sussistenze. La sua convinzione era che le sussistenze fossero in ragione della "pubblica industria, la quale non è altro che il risultante delle forze della natura in tutti i sensi, sia per l'agricoltura, per la pastorizia, per le arti. Le forze della natura ben di rado si esauriscono interamente in tutti i rami. Cresce la popolazione non solo in ragione della sussistenza, ma del suo benessere, il quale non come ai bruti consiste nei soli mezzi di alimento, (...) ma nel libero esercizio delle proprie facoltà". La conclusione cui giungeva era che "la produzione base della pubblica sussistenza cresce in ragione composta del travaglio produttivo, dell'intelletto, de' fondi e capitali produttivi, e delle circostanze favorevoli del suolo e del clima. Decresce, poi, in ragione degli ostacoli fisici, politici e morali". In altri termini, la sussistenza non cresceva in ragione aritmetica, bensì geometrica. In conclusione di questo discorso sulla teoria della popolazione, sostiene di non aver mai discusso questa memoria, "risultante da mie giuste riflessioni", con gli accademici, perchè non avrebbe trovato "nella classe delle scienze morali e politiche" persone "intese nelle materie matematiche"e tra i matematici "persone intese dell'economia". L'incontro tra le due discipline, matematica ed economia, era, invece, funzionale al Cagnazzi per fissare le premesse della sua teoria sulla popolazione, come fonte di ricchezza nazionale.
Tipologia Manoscritti e altri documenti
Data presunta 13/12/1807


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Memorie principali, ossia notabili della vita di me Luca de Samuele Cagnazzi

Si tratta di un manoscritto autobiografico in cui è minuziosamente ricostruita la vita di Luca de Samuele Cagnazzi, con dovizia di particolari e di aneddoti, interessanti per una conoscenza a tutto tondo delle vicende, private e pubbliche, che segnarono l
Scheda: 1-319 cc.
Numero della busta: 128
Nota bibliografica: Cutolo Alessandro (a cura di), La mia vita (1764-1852), Milano, Hoepli, 1944

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Serena

Il fondo fu donato dalla famiglia Serena di Lapigio all'atto di fondazione dell'Ente nel 1949. E' articolato in cartelle, la maggior parte delle quali sono indicate con il nome del personaggio autore e/o oggetto delle carte ivi conservate. Altre cartelle conservano documenti relativi a diversi aspetti della storia di Altamura. Il nucleo più consistente delle carte donate è stato prodotto e/o conservato da Ottavio Serena (1).

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Biblioteca comunale di Altamura

L'Archivio-Biblioteca-Museo Civico di Altamura, costituito il 19 ottobre 1949 con la sottoscrizione di 108 soci fondatori, fu riconosciuto Ente Morale dal Presidente della Repubblica nel 1963 ed Ente d'interesse locale dalla Regione Puglia nel 1985. L'Ente, che doveva essere finalizzato alla promozione della cultura locale e allo svolgimento delle funzioni di una Società di storia patria, già ideato intorno al 1915, fu realizzato solo intorno alla metà del secolo. Tra i suoi fondatori figurano due cultori di storia locale, Michele Sabini e Angelantonio Giannuzzi, i cui due archivi privati confluirono come primi fondi archivistici dell'ente. Dalla sua fondazione l'ente è stato in grado di compendiare molto bene le sue multiple funzioni di museo, di archivio storico e, soprattutto, di biblioteca. Custodisce, infatti, al suo interno una delle più ricche biblioteche della regione. Il nucleo originario proviene dalla Biblioteca Comunale, nella quale erano confluite, a loro volta, le dotazioni del Regio Liceo Ginnasio e del Monte a Moltiplico, istituzione cittadina che, pur nata con diverse finalità nel '700, aveva sostenuto la Regia Università degli Studi di Altamura e nel secolo successivo le Scuole Superiori. Il patrimonio attuale ammonta a circa 80000 volumi grazie ad acquisti e donazioni. La biblioteca ha un carattere prevalentemente storico-letterario ed è ricca di edizioni pregiate. L'Archivio raccoglie il fondo pergamenaceo originale del Comune, oltre ad un interessante raccolta di materiale cartaceo. Il materiale librario raro e di pregio consta di 13 incunaboli, 413 cinquecentine, 140 pergamene, circa 90000 pagine di manoscritti. Dal 1954 l'ABMC cura la pubblicazione della rivista storica "Altamura". E' inoltre dotata di una pagina web nel sito del Comune di Altamura. Sabini Celio, Origine e vita dell'"Archivio-Biblioteca-Museo Civico", in "Altamura", n. 6, gennaio 1959, pp. 5-27.
Indirizzo: Piazza G. Zanardelli, Palazzo degli Studi, Liceo Classico Cagnazzi, 30
CAP: 70022
Luogo: Altamura (Ba)
Regione: PUGLIA
Contatti: Tel. 080-3111708 e-mail abmc_a@libero.it