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ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI

Guida archivistica alle carte e alle corrispondenze degli economisti italiani


ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI


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Documento I vari tipi d'indagine nell'ambito dell'economia finanziaria

Dopo aver precisato che lo studio dell'economia finanziaria in Italia ha come oggetto specifico "l'attività dei sindacati, in dipendenza della concezione e attuazione dello Stato corporativo", accanto alla "attività dei vari organismi semipubblici o parastatali, che si sono venuti moltiplicando, per meglio sopperire a molteplici esigenze", Renzo Fubini precisa come la differenza tra l'economia e la finanza risieda nel suo carattere "contingente", in quanto "corrisponde ad una particolare organizzazione statale, propria non di tutti i tempi, ma solo della nostra civiltà". In Italia "in contrasto con la tradizione inglese, ed anche con la tradizione tedesca che concepisce la finanza prevalentemente come una disciplina politica, si è concepita la finanza come una vera e propria scienza, che ha rapporti con l'economia, ma che ha, di per sé, una individualità sua propria". A questo punto Fubini si chiede se non sia il caso di considerare più opportunamente la finanza "semplicemente un ramo dell'economia applicata", evitando che la pretesa autonomia scientifica della finanza si traduca in teoria astratta e lontana dal contesto reale. Per Fubini finanza e politica economica sono "in sostanza una disciplina sola". Se i materialisti considerano la finanza una "soprastruttura sistematica dell'economia" - e, in questo senso, per Fubini, Marx "è più fisiocratico che ricardiano" - sulla stessa linea di pensiero si collocano gli scrittori detti comunemente edonisti, per i quali il fenomeno finanziario è "un complemento, considerato sub specie aeternitatis del fenomeno economico stricto sensu". Tra questi ultimi scrittori Fubini annovera De Viti de Marco, Einaudi, Graziani. I loro studi, secondo Fubini, "non si possono applicare, se non con molte cautele e riserve, a specifiche realtà concrete". Critico è anche l'atteggiamento di Fubini nei confronti di Vilfredo Pareto, "il quale considera i problemi finanziari frammentariamente in relazione alle proprie indagini sociologiche", a cui contrappone come modello positivo di studioso delle finanze Maffeo Pantaleoni, il quale affronta i problemi finanziari "partendo dai più diversi punti di vista". Pantaleoni, però, come nota lo stesso Fubini, fu "essenzialmente un grande isolato e se infinite sono le suggestioni che emanano dai suoi studi, è difficile porsi realmente sulle sue tracce e lavorare sistematicamente secondo le sue direttive senza soverchie stonature". Il vero esempio da seguire sarebbe dunque quello del "maestro inglese" Marshall, il quale "attribuisce ai fenomeni finanziari in parte origine economica secondo l'indirizzo neoclassico e in parte origine extraeconomica secondo l'indirizzo classico inglese".
Tipologia Manoscritti e altri documenti
Data 20/11/1933


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Annuario del Regio Istituto Superiore di Scienze economiche e commerciali di Bari 1933/34

Nell'annuario è compreso un discorso inaugurale per l'anno accademico 1932/33 del professor Renzo Fubini.
Scheda: 1-105 pp. nr. fascicolo XIV
Numero della busta: F - 72
Nota bibliografica: Annuario del Regio Istituto Superiore di Scienze economiche e commerciali di Bari 1933/34, Bari, Tipografia Cressati, 1934

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Regia Scuola Superiore di Commercio.

Il patrimonio documentario della Regia Scuola Superiore di Commercio iniziò a costituirsi a seguito della sua istituzione nel 1886. Conservato nella biblioteca dello stesso istituto, esso comprendeva la serie degli "Annuari" ed opuscoli vari per argomento ed autore. Quando la Regia Scuola, trasformatasi con decreto del 1913 in Regio Istituto Superiore, divenne facoltà universitaria, il patrimonio documentario fino ad allora accumulato non fu ordinato in un fondo specifico, ma costituì quasi naturalmente il corpo originario della biblioteca di facoltà, cui furono semplicemente aggiunte le nuove acquisizioni. Tuttavia, per motivi di praticità faremo riferimento ad un fittizio fondo documentario della Regia Scuola Superiore di Commercio, articolato in due serie: "Annuari" ed "Opuscoli Economia".

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Biblioteca della Facoltà di economia e commercio di Bari

La biblioteca di Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Bari ha attualmente un patrimonio librario di 250 mila volumi e 355 periodici correnti. Il suo interesse si lega al patrimonio bibliotecario dell'ex Regia Scuola Superiore di Commercio(1), poi Regio Istituto Superiore di Scienze Economiche e Commerciali di Bari(2) ed al fondo Ventura, donato dagli eredi del professor Luciano Ventura, costituito da materiale d'argomento giuridico. Del patrimonio librario della biblioteca dell'ex Regia Scuola Superiore di Commercio, in particolare, si segnalano gli Annuari e un corpo di 39 cartelle di opuscoli vari. Il contenuto di queste ultime è eterogeneo per argomento, periodo storico ed autori. Le cartelle sono ordinate secondo un criterio alfabetico misto, per autori o per titoli, non sempre indicativo. Non esiste un vero e proprio fondo dell'ex Regia Scuola di Commercio, forse per la continuità storica che l'istituto ha avuto con l'attuale facoltà di Economia di Bari, che ha portato ad un semplice arricchimento del patrimonio librario e documentario della biblioteca, senza operare alcuna distinzione archivistica. Ciò nonostante, per ragioni di opportunità pratica, i documenti e le carte analizzati nella biblioteca della Facoltà di Economia saranno indicati con riferimento ad un fondo fittizio che si è scelto di chiamare "Regia Scuola Superiore di Commercio di Bari". (1)La Regia Scuola di Commercio fu istituita con regio decreto dell'11 marzo 1886, n.3744, serie III. (2)Il titolo di Istituto Superiore fu conferito con regio decreto del 20 marzo 1913, n.268.
Indirizzo: Via Camillo Rosalba, 53
Luogo: Bari
Regione: PUGLIA
Contatti: Tel. 080-5049120