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ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI

Guida archivistica alle carte e alle corrispondenze degli economisti italiani


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Documento Problemi fiscali del Mercato Comune Europeo

Trattasi di studio di Cesare Cosciani. Nel dopoguerra, il problema dell'unificazione economica di più mercati è stato più volte considerato come un fine da perseguire ad ogni costo, sia per motivi economici che per ragioni politiche. Per questo furono fatti numerosi tentativi, ma nessuno giunse a buon fine. Uno dei problemi più acuti evidenziati riguardava l'aspetto fiscale. Da parte dei diversi paesi, che si trovavano di volta in volta a fronteggiare il problema della unificazione dei mercati, fu messo in luce come un elemento di inferiorità della loro struttura economica in generale o di qualche settore particolare, derivasse dall'aggravio dei costi di produzione. Altro problema da fronteggiare era quello legato alla posizione di preminenza, assunta da qualche paese nel settore industriale; posizione agevolata e favorita dagli istituti fiscali presenti sul territorio. Ne derivavano, di conseguenza, distorsioni economiche che, stante il diverso costo del capitale e la diversità del livello salariale, non erano imputabili a condizionamenti ambientali, bensì ad una meditata e cosciente politica tributaria perseguita dalle autorità responsabili. Questi problemi riemersero in occasione della stipulazione del trattato, che istituiva la CEE. Esso tendeva alla fusione delle varie economie e politiche economiche, dando così vita ad un mercato unico. In tal modo, si sperava di creare un clima favorevole per mutare il sistema, tanto da agevolare l'unificazione del mercato anche in senso fiscale.
Tipologia Manoscritti e altri documenti
Data 03/09/1957
Bibliografia Cosciani Cesare, Sull'armonizzazione fiscale dei sei paesi della Comunità Economica Europea, in "Comunità (La) Europea", Storia e problemi, Firenze, 1969


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Problemi fiscali del Mercato Comune Europeo

Il fascicolo contiene una relazione del prof. Cesare Cosciani al Comitato per i problemi economici della commissione di studio per la CEE dell'Istituto di studi parlamentari. Il documento è accompagnato da una lettera del dott. Coppola D'Anna, direttore g
Scheda: 1-38 cc. nr. fascicolo 47
Numero della busta: 9
Nota bibliografica: Cosciani Cesare, Sull'armonizzazione fiscale dei sei paesi della Comunità Economica Europea, in "Comunità (La) Europea", Storia e problemi, Firenze, 1969

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Giuseppe Cenzato

Giuseppe Cenzato (1882-1969), ingegnere originario di Milano si stabilisce nel 1912 a Napoli dove si dedica allo studio delle problematiche dell'economia meridionale, elaborando scritti che contribuiscono in modo rilevante allo sviluppo industriale del Paese. Il fondo Cenzato versato nel 1979 dai suoi stessi eredi all'Istituto campano per la storia della resistenza comprende una parte del suo archivio raccolto in 10 buste e materiale documentario diversificato: opuscoli, volumi diversi, album fotografico, fotografie sciolte.Il materiale documentario copre l'arco cronologico che va dal 1929 al 1959. Concerne studi e relazioni sul territorio campano per lo sviluppo agroeconomico. La documentazione si presenta in carte originali e copie dattiloscritte, con note manoscritte a margine. Nella sua qualità di presidente della Svimez e della Sme, Cenzato analizzò i vari settori (agricolo, turistico, industriale) per valutare quale potesse essere quello trainante per lo sviluppo dell'economia meridionale. Inoltre la sua attività si concentrò sulla discussione e l'approfondimento del Piano regionale campano. Di rilievo, ancora, è la parte della documentazione relativa agli appunti redatti per l'elezione di un corso di consulenti locali di organizzazione aziendale, al fine di creare una classe imprenditoriale meridionale. All'interno del fondo è possibile rintracciare il carteggio tra il prefetto di Napoli Francesco Selvaggi, Carlo Sforza, segretario di Stato, e Leopoldo Piccardi commissario dell'Iri; manoscritti in lingua inglese contenenti riflessioni su viaggi, aneddoti, studi di astronomia, spunti di pensiero.

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Istituto campano per la storia della Resistenza di Napoli

L'Istituto campano per la storia della Resistenza, costituito nel 1964, fu fondato per iniziativa di Vera Lombardi, Clemente Maglietta, Mario Palermo e di Pasquale Schiano. Nato come deputazione dell'Istituto di Storia Patria divenne associato dell'Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia. L'Istituto campano è fornito di una ricca biblioteca specializzata in storia contemporanea, di un'emeroteca e di un archivio diviso in tre sezioni: cartaceo, fotografico e audiovisivo. L'archivio è composto da numerosi fondi informatizzati, tra cui di particolare rilievo sono quelli relativi a Mario Palermo, Giuseppe Moscati, Carlo Fermariello, Giovanni e Vera Lombardi, Guido Savarese, Giuseppe Cenzato, Giuseppe Senziato, Angelo Iacazzi, Massimo Maresca, Cln di Napoli, Italsider, il fondo comunisti. Il fondo Giuseppe Cenzato risulta di notevole interesse per l'Archivio Storico degli Economisti.
Indirizzo: Calata Trinità Maggiore, 4
CAP: 80134
Luogo: Napoli
Regione: CAMPANIA
Contatti: TEL/FAX 081 621225 email: ISTITUTOCAMPANO@LIBERO.IT
Sito: https://ase.sie.univpm.it/bo
Bibliografia: Iannitto Maria Teresa, Guida agli archivi per la storia contemporanea regionale, Napoli, Guida, 1990 Minolfi Salvatore, Soverina Francesco (a cura di), L'incerta frontiera: saggio sui consiglieri comunali a Napoli 1946-1992, Napoli, Esi, 1993 D'Agostino Guido, Delmonaco Aurora, Prima che la memoria si perda. Storia e didattica della resistenza nel Sud, Napoli, 1990 Chianese Gloria (a cura di), Il silenzio della ragione: politica e cultura a Napoli negli anni Cinquanta, Napoli, Esi, 1994 D'Agostino Guido, Delmonaco Aurora (a cura di), Laboratorio Napoli, Napoli, Conte, 1992.