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Archivio privato Dragonetti-De Torres
Fascicolo Luigi e Giulio Dragonetti: bozze e Relazione
Bozze di Luigi e Giulio Dragonetti di varia natura: 1) relazione intorno all'istituzione della Cassa di Risparmio in L'Aquila; 2) bibliografia scientifica e letteraria; 3) cronaca scientifica ed erudita; 4) il verme roditore delle moderne società; 5) basi
Scheda: nr. fascicolo 1
Numero della busta: 9
Documenti presenti nel fascicolo
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Sulla Cassa di Risparmio
Documento scritto da Dragonetti in cui si parla della seconda relazione intorno all'istituzione della Cassa dei Risparmi proposta dalla Real Società Economica di L'Aquila in proposito del nuovo progetto di statuto inviato dal Ministro di Agricoltura e Commercio. Si era già discussa la maniera più utile per fondare nella provincia una Cassa di Risparmio. Il primo progetto era stato messo da parte, il secondo progetto invece è l'incorporamento della Cassa di Risparmio nel Monte dei Pegni di modo che le guarentigie di cui l'amministrazione di quest'ultimo è munita fossero comuni all'altra e da tale somiglianza si traesse il vantaggio che, essendo quattro i Monti di Pegni esistenti nella provincia, l'unica Cassa di Risparmi si quadruplicasse.
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Basi pratiche della confederazione italiana
Bozza di documento scritto da Dragonetti in cui auspica che si rompa ogni vincolo con il passato e che l'esempio di Toscana e Modena non tarderà ad essere imitato da Parma a Piacenza e dalle legazioni, per raggiungere un assetto migliore con l'unione allo Stato italiano sotto la guida del re. È possibile che il disegno di unione al reame subalpino possa essere interrotto da forza maggiore, dal momento che il consenso è subordinato al beneplacito della Francia; in questo caso i potentati europei nel decidere dell'avvenire della Toscana e dei ducati di Romagna troverebbero un gruppo di popolazioni già legate insieme e se non concorderanno loro l'incorporamento alla corona sabauda, più facilmente rispetteranno l'aggregazione spontanea ed energicamente voluta di queste province che diverrebbero un nuovo stato pari di forza all'antico Piemonte, suo compagno ed alleato indissolubile e prezioso elemento della futura confederazione liberamente organizzata.
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Del pauperismo e delle libertà economiche
Appunti di Dragonetti su Adamo Smith fondatore della Scienza economica sulla base esclusiva della teoria dei valori: e benché innanzitutto egli si lasciasse assorbire dallo studio della ricchezza, tuttavia è stato il meno assoluto degli economisti della sua scuola. La sua vasta mente non si è limitata all'esame dei fenomeni materiali della produzione, ma si è occupata delle più elevate questioni della filosofia sociale. Ma una tale tendenza a poco a poco si dileguò per coloro che professavano le sue dottrine ed il loro materialismo andò crescendo con i commenti con cui le teorie furono svolte ed allargate. Le loro più esagerate espressioni si trovano nei volumi dell'ebreo Ricardo, il sottile metafisico della rendita territoriale. Per lui le nazioni non sono che opifici di produzione, l'uomo altro non è che una macchina che produce e consuma e la vita umana niente di meglio che un capitale. Sostiene inoltre che la teoria della ricchezze non potrà mai da sé sola costituire una scienza. Say sentiva vagamente questa verità quando nel suo corso di economia politico-pratica dava a quella disciplina il nome di sociale. Non ci si può limitare all'osservazione dei fenomeni della produzione e della ricchezza perché facendo astrazione dai valori delle popolazioni che le producono e le consumano si fa ritorno a quella povera scienza tutta fiscale ed antisociale per i suoi disastrosi effetti.