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Archivio privato Dragonetti-De Torres
Fascicolo Luigi Dragonetti: corrispondenza privata
Il fascicolo contiene corrispondenza privata di e con Dragonetti: 1) Filippo Falcone, Caserta, 18 settembre 1862; 2) Alfonso Barretta, Torino, 28 novembre 1865; 3) Luigi Dau, Napoli, 31 dicembre 1841; 4) Ottavio Graz, Napoli, 12 marzo 1862; 5) Dragonetti
Scheda: nr. fascicolo 1
Numero della busta: 24
Documenti presenti nel fascicolo
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Richiesta di un posto di custode per Valerio Visca
Lettera di Falcone, spedita da Caserta, in cui chiede a Dragonetti di trovare un posto di custode delle prigioni per Valerio Visca del comune di San Demetrio: "quest'uomo ha tutto il diritto alla riconoscenza del Partito liberale poiché nella rivoluzione del 1841 ha salvato i rivoltosi dalla persecuzione vigilando di giorno e di notte, ed ospitandoli nella sua casa disprezzando qualunque pericolo".
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Sulle proteste da presentare al Senato
Lettera di Barretta a Dragonetti, spedita da Torino, in cui scrive di aver letto e riletto le proteste al Senato ed osserva che queste sono "cattolicissime"; suggerisce di scrivere l'introduzione "più laicamente" per promuovere l'attenzione. L'espressione del patto sociale può essere intesa nel senso volteriano. Desidererebbe che gli facessero redigere un voto contro la chiusura ed il sequestro dei beni dei seminari ordinato con decreto dell'1 settembre.
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Argomenti vari
Lettera di Luigi Dau, spedita da Napoli, in cui si rivolge al Dragonetti chiamandolo "compare". Lo informa che non ha potuto scrivergli prima a causa della febbre, ma che non potrebbe trascorrere bene il capodanno senza augurargli molta felicità. Scrive inoltre di aver ricevuto una lettera da Ignazio Rozzi che annuncia una possibile visita intorno al carnevale. In più aggiunge di aver seguito il consiglio di Dragonetti circa la scuola.
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Sulla questione di Roma
Lettera di Ottavio Graz, spedita da Roma, in cui informa Dragonetti che se il nuovo Ministro metterà in atto l'organico del suo predecessore, la direzione di L'Aquila sarà centrale tra i tre Abruzzi e quindi l'autorità e la giurisdizione acquisteranno estensione ed importanza. Il ministro Rattazzi riuscirà molto meglio del precedente nel costituire l'Italia. Aggiunge che la questione di Roma non ha che due maniere di esecuzione pratica: la morte eventuale del Papa o l'occupazione consentita delle rimanenti province pontificie con le armi italiane. Il movimento è iniziato in Grecia e può estendersi in grandi proporzioni e dare serie preoccupazioni all'Austria. Il comitato di Genova sotto il gran patrocinio di Garibaldi tende a giustificare l'invasione del territorio dello Stato Pontificio.
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Sulla censuazione di alcuni terreni
Lettera di Dragonetti, spedita da l'Aquila, al Direttore del Demanio e delle Tasse in Foggia in cui si pone la domanda, indirizzata al Ministro delle Finanze, relativamente alla censuazione di alcuni pezzi del regio tratturo nei territori di Aquila e Bazzano, contigui ad altro pezzo già censito di proprietà della sua famiglia; desidera inoltre che altri non possano impossessarsene.
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Sul progetto di una nuova linea ferroviaria
Lettera di Alessandro B., spedita da Teramo, in cui informa Dragonetti che il Municipio di Teramo ha dato l'avvio allo studio di una linea ferroviaria che partendo da Giulia passi per Teramo e da qui scenda nel territorio aquilano. L'esecuzione di questa linea potrebbe essere appoggiata dal governo.