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Archivio privato Dragonetti-De Torres
Fascicolo Luigi Dragonetti: corrispondenza privata
Il fascicolo contiene corrispondenza privata inviata a Dragonetti da: 1) Ferdinando De Guglielmi, Zama, 14 febbraio 1832; 2) Giuseppe Poerio, Napoli, 10 marzo 1838; 3) copia della deliberazione della Deputazione delle Opere Pubbliche Provinciali di Aquila
Scheda: nr. fascicolo 6
Numero della busta: 24
Documenti presenti nel fascicolo
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Argomenti vari
Lettera di De Guglielmi, spedita da Zama, in cui chiede a Dragonetti di confermargli la sua protezione con "i rari talenti, le religiose e sociali virtù" che gli erano note sin dal 1815. Lo informa di aver fatto una fatica non indifferente che non sarà disapprovata dalla sua saggezza: ha tradotto dal latino all'italiano i sermoni fedeli, etici, politici ed economici del celebre Bacone.
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Sullo stato legale della Banca del Tavoliere delle Puglie
Lettera di Poerio, spedita da Napoli, in cui scrive di aver letto la memoria stesa da Dragonetti e consegnata al Ministero delle Finanze in occasione del rescritto del 29 luglio dell'anno precedente. Aggiunge di averne ammirato molte parti, soprattutto quelle che garantiscono lo stato legale della Banca del Tavoliere delle Puglie. In alcuni punti diverge dal punto di vista di Dragonetti, principalmente circa il contratto Van Aken, sostenuto con calcoli più ingegnosi che solidi. Ricorda a Dragonetti che quel prestito colossale era stato concluso e firmato tre mesi prima che venisse chiesto il suo parere. Ricorda che i soci di Dragonetti glielo comunicarono nell'ottobre 1834, dopo che Poerio aveva ottenuto gli statuti fondamentali della Banca emanati con il rescritto reale del 15 settembre. Ricorda infine che non appena Poerio ebbe piena conoscenza di quel contratto additò a Dragonetti gli inconvenienti ed i pericoli. In quanto alla legalità il modo di pensare tra i due non può essere diverso. La Banca opera legalmente in virtù dei rescritti reali del 15 settembre 1834 e del 20 aprile 1835. La circolare del 24 luglio dello scorso anno non ha alterato l'esistenza legale ed ha solo fatto allusione alla risolubilità che può risultare dalla disapprovazione dell'atto costitutivo e dalla mancanza della serie amministratrice. La Banca non può essere riorganizzata e non si modifica il contratto Van Aken se i portatori delle obbligazioni non diventano azionisti e se non consentono ad una diminuzione di interessi e ad una dilazione dell'ammortamento. In quanto alla centralità Dragonetti propende per Foggia, ma l'idea di trasportare la sede dell'amministrazione in Puglia e dedicare la dote residuale della Banca unicamente ai progetti dell'agricoltura e della pastorizia può avere consistenza, ma allo stato attuale ogni sistema è pericoloso perché si rischia di cadere nell'illegalità
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Sulla costruzione di una ferrovia
Copia della deliberazione della Deputazione delle Opere Pubbliche Provinciali di Aquila spedita al Dicastero dei lavori Pubblici in Torino con rapporto del 12 Aprile 1861. La Deputazione delle Opere Pubbliche chiamata specialmente alla tutela delle strade propone la costruzione di una ferrovia per la provincia che la ricongiunga alla gran rete della ferrovia italiana. La Deputazione desidera che l'argomento sia materia di apposita deliberazione per richiamare maggiormente l'attenzione del Governo. La linea ferroviaria ha anche dei vantaggi amministrativi e politici perché tenderebbe a stringere tra loro le popolazioni dei luoghi più lontani per fonderle insieme, unificarle negli interessi e nelle opinioni e nei costumi con tutti gli altri popoli italiani. Inoltre riunisce tutte le condizioni economiche, è urgentemente reclamata dai bisogni locali, è vantaggiosa allo svolgimento del commercio nazionale, è suggerita da motivi politici e militari.
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Sul progetto della rivista "Spettatore"
Lettera di Antinori in cui discute con Dragonetti circa la fondazione di un periodico dal titolo "Spettatore" che era nel progetto, ma che poi si stava abbandonando per alcuni motivi avanzati da Dragonetti. Innanzitutto la difficoltà di mettere in atto l'impresa in una città sprovvista dei mezzi che abbondano nella metropoli. Antinori ribatte che in Toscana, Pisa ha un periodico letterario e a Foggia si pubblica un giornale di fisico-agraria per la capitanata. Il secondo problema riguarda la mancanza di collaboratori, ma Antinori fa notare che l'Abruzzo ha Angelo Maria Ricci, Melchiorre Delfico, Pasquale Borelli, Giovan Battista Micheletti, Bonanno De Sanctis, Giuseppe Liberatore, Ignazio Rozzi, Niccolò Palma ed altri ancora. Antinori spinge Dragonetti a realizzare l'impresa per la quale l'Abruzzo gli sarà debitore perché farà progredire le scienze