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Allocati - Broggia
Fascicolo Broggia - Le lettere salutari
Il fascicolo contiene fotocopia di manoscritti originali di Broggia, xerocopie da microfilm di scritti autografi di Broggia, della Biblioteca universitaria di Bologna, rilegate in quadernetto, trascrizione dattiloscritta di uno scritto di Broggia relativo
Scheda: 1-124 cc. nr. fascicolo 3
Numero della busta: 1
Documenti presenti nel fascicolo
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"Non è vero, che derivi povertà e miseria ne' secolari, coll'andar molti beni in mano degli Eccl.ci. E quali ne' siano le vere cagioni di tal povertà e miseria, allorché accade. Né è vero, che con il tempo possano tai beni andar tutti, o quasi tutti in ma
Fotocopia di manoscritto autografo di Broggia ai cui margini si leggono annotazioni di Allocati. Il titolo di questo documento corrisponde a quello della Lettera Prima del prospetto datato 1752 che tratteggia il piano completo dell'opera intitolata Lettere salutari (v. 1.3.3 c.30). In questa prima lettera Broggia confuta la tesi secondo la quale la grande estensione delle proprietà della Chiesa sarebbe la causa della diffusa povertà della società civile. Egli sostiene che l'eventuale sottrazione alla Chiesa di tutti i suoi beni e la loro eventuale distribuzione non risolverebbe il problema della povertà. Questa è causata fondamentalmente dai vizi, in primo luogo dall'ozio, mentre non vi è povertà laddove vi è laboriosità ed industriosità. Ed a riprova di ciò egli adduce l'argomento della frequente dilapidazione di patrimoni pervenuti per eredità, laddove gli eredi non reinvestono il denaro ricevuto, ma pensano soltanto a dissiparlo.
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"Non è vero che cessino le famiglie nobili, perché i beni passano alle Chiese, e non tornan più fuori. E quali siano le vere cause di mancare ed estinguersi le famiglie nobili"
Fotocopia di manoscritto autografo di Broggia. In questo documento, il cui titolo corrisponde a quello della Lettera Seconda del prospetto datato 1752 (v. 1.3.3 c.30), Broggia tratta il tema dell'estinzione delle famiglie nobili. Tale estinzione è dovuta ad impoverimento, ma questo non si può certo imputare al trasferimento delle loro sostanze alla Chiesa, trasferimento che avviene, al contrario, quando esse, già impoveritesi per aver sperperato il loro patrimonio nel lusso e nell'ozio, sono costrette, ad esempio, a far abbracciare la vita monastica alle figlie femmine, con conseguente costituzione di dote a favore di strutture conventuali. In verità per il Broggia la causa della povertà o dell'impoverimento in genere è la vita viziosa ed oziosa (cfr. 1.3.1). A questa regola generale non si sottraggono le famiglie nobili. Egli rafforza le sue argomentazioni rifacendosi alla storia di Roma con esempi tratti da Livio e Dione, ed afferma che la nobiltà non è quella del sangue e delle ricchezze ereditate bensì quella dovuta alle virtù d'ingegno e di opere, citando a riguardo una frase di Cicerone che, rivolgendosi a persona di sangue nobile "che pieno di vizi e privo di ogni virtù gli rinfacciava la bassezza de' suoi natali", dice "è principiata in me ed è finita in te la nobiltà".
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"Progetto o sia recapitulazione e descrizzione di un'opera intitolata LETTERE SALUTARI economiche, politiche, morali, di Stato e di commercio, alla moda, gusto e bisogno del secolo presente che contengono la difesa degli ecclesiastici, specialmente a moti
Copia dattiloscritta del piano di lavoro, datato 1752, dell'opera "Lettere salutari..." di Broggia, che Allocati aveva già trascritto a mano nel quaderno n. 8, dandone altresì la segnatura originale (cfr. 2.13.10, cc.15-20). Esso si articola in diciannove punti ognuno dei quali corrisponde ad una delle Lettere salutari, di cui viene dato l'argomento che ne costituisce anche il titolo.
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La proprietà ecclesiastica
Appunti di Allocati sulla proprietà ecclesiastica, tratti dall'introduzione di P. Villani al volume "Economia e classi sociali nella Puglia moderna" (vedi nota bibliografica), in cui si analizzano le cause del mutamento avvenuto, tra il finire del seicento ed i primi decenni del settecento, nella proprietà e nella realtà socio-economica della Chiesa, mutamento che, accanto al persistere di posizioni latifondistiche, contribuisce a creare nelle campagne meridionali le premesse dello sviluppo di una piccola proprietà contadina estremamente frazionata.
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Lettere salutari
Appunti di lavoro di Allocati nei quali si rinvia per il soggetto delle lettere al quad. n. 8 (v. 2.13.10) ed al prospetto del 1752 in esso trascritto, e si afferma che la loro stesura è dovuta all'intento di confutare le tesi di Ascanio Centomani e Giuseppe Aurelio Di Gennaro. Inoltre vi si trova un riferimento ad una lettera del 1 febbraio 1752 in cui Broggia parla a Fontanesi delle Lettere salutari (v. 1.5.1).