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Allocati - Broggia
Fascicolo Lettere a Muratori e di Muratori
Contiene alcune lettere del carteggio Broggia-Muratori, una sola delle quali fotocopiata dal manoscritto originale. Le altre sono trascrizioni dattiloscritte e annotate da Allocati. Di qualche lettera vi è la trascrizione sia manoscritta che dattiloscritt
Scheda: 1-80 cc. nr. fascicolo 6
Numero della busta: 1
Nota bibliografica: Campori Matteo (a cura di), Epistolario di L.A. Muratori, Modena, Società tip. modenese, 1901-1922 Dal Pane Luigi, Di un'opera sconosciuta di Carlo Antonio Broggia e del suo carteggio con L.A. Muratori, in "Giornale degli economisti" e "Annali di economia
Documenti presenti nel fascicolo
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[Appunti di lavoro]
Appunti di lavoro, quasi una sorta di promemoria, in cui Allocati ha annotato idee, fatti, personaggi, notizie, fonti bibliografiche. Da tali appunti appare con tutta evidenza la mole di lavoro, di ricerca e di controllo, da lui già svolta o da svolgere.
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[Annotazioni]
Annotazioni varie di Allocati, nonché promemoria dello stesso riguardante alcune lettere contenute nei quaderni 1, 1 bis e 1 ter (v. 2.13.1, 2.13.2, 2.13.3), da dattiloscrivere.
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[Argomenti soliti]
Foglio dattiloscritto di Allocati, di cui vi è anche fotocopia, che si riferisce alla minuta manoscritta di una lettera di Broggia a Muratori (cc. 9-15), senza data, il cui originale è conservato nella Biblioteca Nazionale di Napoli insieme ad una versione in bella copia solo parzialmente diversa. Quest'ultima è stata pubblicata da Ajello il quale in nota parla anche di questa bozza, di identico contenuto, così come accenna al motivo per cui tutte e due le lettere si possono datare luglio 1746, e cioè il riferimento di Broggia all'arrivo del Fogliani a Napoli il mese precedente per assumere l'incarico che era già stato del Montealegre. E in effetti, come fa notare M. Schipa, il Fogliani "non assunse il nuovo ufficio che a' primi di giugno '46".
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[Appunti]
Breve appunto dattiloscritto di Allocati con riferimenti alle minute di due lettere di Broggia appartenenti al fondo custodito dalla Biblioteca Nazionale di Napoli (Busta XXI, 16-6, cc. 17r-31r). Allocati ne trascrive i riepiloghi chiedendosi se "si tratta di due delle lettere salutari" e se sono indirizzate "al Centomani, che aveva scritto contro la manomorta ecclesiastica". In realtà quelli che Allocati definisce riepiloghi sono proprio i titoli delle prime due lettere salutari scritte in difesa dei beni della Chiesa. Le idee espresse sono quelle ripetutamente dibattute dal Broggia. A margine Allocati annota inoltre la "data provvis." del 1752, cui far risalire le due lettere, riservandosi evidentemente di svolgere ulteriori indagini prima di sciogliere la riserva. Per la "Supplica..." di Ascanio Centomani v. 1.6
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A Ludovico Antonio Muratori
Bozza incompleta della lettera di Broggia a Muratori del 15 febbraio 1746, trascritta a macchina con poche annotazioni di pugno di Allocati, alla quale egli accennerà poi nel suo lavoro "Una lettera di Carlo Antonio Broggia a L.A. Muratori". Del dattiloscritto vi è anche fotocopia.
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[Sugli ebrei e sulla manomorta ecclesiastica]
Trascrizione manoscritta e dattiloscritta della lettera di Broggia a Muratori del 15 febbraio 1746, con varie annotazioni a margine di pugno di Allocati. Tale lettera, allora inedita, è stata poi pubblicata da Allocati stesso (Cfr. 1.4.2). Il documento comprende anche (c. 65) un appunto di Allocati sull'invio della lettera in questione alla "miscell. Caldora".
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[Sulla capitazione, sul commercio ecc.]
Contiene trascrizione manoscritta (cc. 49-58) e dattiloscritta (cc. 34-39), nonché fotocopia della trascrizione dattiloscritta (cc. 43-48), di una lettera di Broggia a Muratori con cui egli risponde alla sua del 2 settembre 1745. L'originale deve essere presumibilmente senza data, visto l'appunto di Allocati (cfr. c. 40) secondo il quale "sul retro dell'ultimo foglio si legge di carattere non di Broggia: lettera a Muratori dicembre 1745". Allocati comunque ritiene tale data esatta, tanto è vero che la riporta in testa sia al manoscritto sia al dattiloscritto (v. considerazioni svolte da Allocati nelle cc. 41-42). La lettera parla innanzitutto di una nuova edizione di un libro di Melon arricchita di ben sette capitoli, che Broggia non è riuscito ad acquistare ma che ha letto con molto interesse. Nella lettera egli si intrattiene poi, evidentemente rispondendo alla precedente missiva del Muratori, sulla capitazione, sistema di tassazione che condanna vivamente. Esso, infatti, almeno così come viene applicato dai turchi, risulta particolarmente vessatorio in quanto rivolto indistintamente a tutti gli individui, indipendentemente dai loro beni e dal loro reddito. In Francia, e cita a questo proposito una "Storia di Luiggi XIV, tomo 6° parte 2a, libro XI", la capitazione viene intesa già diversamente poiché colpisce "più la robba che la persona" e comunque esclude coloro che versano "in una eccessiva povertà". Egli ricorda come nella Roma antica Servio Tullio avesse istituito il censo, per cui quelli che non possedevano beni immobili erano esentati dalle tasse. Broggia incoraggia inoltre il Muratori nel progetto di un'opera sui vantaggi che derivano ad un paese dallo sviluppo del commercio, e prende spunto da ciò per sviluppare alcune tesi a lui care, quelle sulla stretta connessione tra una vita attiva e laboriosa dei cittadini ed il benessere economico e sociale di un paese ed, al contrario, tra l'ozio e la dissipazione degli individui ed il decadimento e l'impoverimento degli Stati. E sono i governanti che con buone leggi dovrebbero intervenire per disciplinare l'acquisto, il possesso e l'uso delle ricchezze.
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[Difesa degli ecclesiastici]
Lettera in cui Broggia prende spunto dal consiglio datogli da Muratori di non entrare nella disputa sui beni degli ecclesiastici - che aveva avuto origine dalla controversia giudiziaria tra i Gesuiti ed il barone Ottavio Falces, difeso dall'avv. Ascanio Centomani, - per esporre le idee che svilupperà nelle Lettere salutari ( cfr.1.3.1 e 1.3.2). Lettera pubblicata da R. Ajello.
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Muratori a Broggia
Copia dattiloscritta di una lettera di Muratori a Broggia, in cui egli lo ringrazia per avergli inviato una copia del suo Trattato de' tributi e gli esprime il proprio compiacimento, pur non avendo ancora letto l'opera, per l'interesse e l'importanza degli argomenti in essa svolti. Sul dattiloscritto vi sono annotazioni di Allocati, da cui si evince, tra l'altro, che l'originale della lettera è custodito nell'Archivio Soli - Muratori presso la Biblioteca Estense di Modena. Pubblicata da M. Campori.
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Muratori a Broggia
Copia dattiloscritta di una lettera di Muratori a Broggia in cui egli si complimenta per le "belle e utili riflessioni" da lui svolte nel Trattato de' tributi e gli scrive, inoltre, di aver sentito parlare di un'opera del Vauban in cui questi avrebbe auspicato l'introduzione della capitazione con esclusione di tutti gli altri tipi d'imposta [si tratta del "Projet d'une dîme royale", anonimo nella prima edizione, ma già agli inizi del 1707 pubblicato con il nome dell'autore]. Accenna poi al Trattato delle monete, che ha molto apprezzato, e lo incoraggia a realizzare "il suo progetto della Vita Civil-Economica", per cui gli consiglia di consultare il "Dizionario del Commercio del Savary tradotto", che si sta ristampando a Venezia "insieme coll'Economico e con quello delle Arti, composti da altri autori". Le annotazioni di Allocati a margine riguardano gli argomenti via via affrontati. La lettera è stata pubblicata da M. Schipa e da Campori.
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Muratori a Broggia in Napoli
Copia dattiloscritta di lettera di Muratori a Broggia pubblicata da Campori. Muratori si dichiara d'accordo con Broggia sul rifiuto della capitazione, così come sul fatto che l'industria e il risparmio costituiscano il fondamento del benessere di uno Stato. Inoltre egli parla della sua intenzione di scrivere "alcune memorie per bene del mio paese" e del fatto di potersi forse giovare a questo scopo della consultazione del libro di Melon. In tali "memorie" egli pensa di esporre le sue tesi sulla necessità di limitare le importazioni, scoraggiando il consumo di beni di lusso "che vengono da i paesi stranieri", e favorire invece l'industria sì da arrivare ad aumentare le esportazioni, poiché la sua convinzione è che "l'economico governo di un paese" si riduca "al fare che n'esca il men danaro possibile, ove n'entri il possibile". A margine del dattiloscritto vi sono annotazioni di Allocati relative ai vari argomenti trattati.
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Muratori a Broggia in Napoli
Copia dattiloscritta (c. 72) di lettera di Muratori a Broggia pubblicata da Campori. E' la risposta alla lettera dell'11 dicembre 1745 con cui Broggia gli aveva inviato un manoscritto che egli stesso aveva chiamato "quinternetto" (cfr. R. Ajello,"Dal Muratori al Cesarotti", vedi nota bibliografica). Muratori gli assicura che lo leggerà non appena possibile. Gli dice inoltre, rispondendo evidentemente a precise richieste di appoggi, di non conoscere il marchese Scotti ma che potrebbe scrivere in suo favore al principe di Piombino ed al marchese Tanucci perché essi lo introducano presso il duca di Montealegre. La c. 73 è una copia manoscritta di Allocati della trascrizione di Broggia, da lui trovata presso la Biblioteca Nazionale di Napoli, della suddetta lettera di Muratori. Allocati vi annota anche il fatto che all'inizio ed alla fine di tale trascrizione vi sono, rispettivamente, la fine di una lettera in minuta di Broggia a Muratori con la data Napoli 11 dicembre 1745, e l'inizio di un'altra sua lettera sempre a Muratori.
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Muratori a Broggia in Napoli
Lettera, in copia dattiloscritta, con cui Muratori risponde a quella di Broggia del 15 febbraio 1746 (cfr. 1.6.6) inviata evidentemente prima di ricevere la precedente lettera di Muratori del 31 gennaio 1746 (cfr. 1.6.12), poiché tace sulla proposta di questi di scrivere in suo favore al principe di Piombino ed al marchese Tanucci. In questa breve lettera Muratori dichiara di apprezzare le riflessioni di Broggia sugli ebrei ed, inoltre, gli consiglia di non entrare nella questione sollevata dal Centomani riguardo ai beni degli ecclesiastici. La lettera è annotata a margine da Allocati ed è stata pubblicata da Campori.
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Muratori a Broggia in Napoli
Trascrizione di Allocati, dattiloscritta, di lettera di Muratori a Broggia del 19 maggio 1746. Essa risponde (cfr. appunto di Allocati su c. 75) ad una lettera di Broggia del 29 marzo 1746. Muratori con questa lettera dà finalmente il suo giudizio sul lavoro che Broggia gli aveva spedito in data 11 dicembre 1745. Egli vi ha riscontrato "belle ed utili massime" ma non ritiene che possa essere pubblicato poiché consiste di riflessioni scritte senza metodo. Accusa poi ricevuta del libro di Melon ed accenna infine alla sua disponibilità a segnalare Broggia al marchese Fogliani. Le annotazioni di Allocati a margine riguardano come sempre gli argomenti via via trattati. Pubblicata da Campori.
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Muratori a Broggia in Napoli
Copia dattiloscritta (c. 79) e manoscritta (c. 80) di Allocati di una lettera di Muratori a Broggia del 24 dicembre 1749. In essa scrive di non avergli inviato il "trattatello Della pubblica felicità" perché, privo di sue notizie da tempo, non avrebbe saputo dove indirizzarlo, e gli confida inoltre di essere malato e quasi cieco. Questa lettera segue ad un lungo periodo di silenzio tra i due. Infatti un appunto di Allocati (c. 78) fa risalire a "prima di luglio 1746" l'ultima lettera di Broggia a Muratori, ultima del periodo più intenso del loro scambio epistolare.