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Giuseppe Cenzato
Fascicolo I Congresso Internazionale di studi e scambi internazionali
Il fascicolo contiene due relazioni dattiloscritte. La prima, inerente agli aspetti fiscali e di bilancio di un'integrazione economica, reca la firma di Fritz Neumark, docente presso la facoltà di Scienze economiche dell'università di Francoforte. La seco
Scheda: 1-59 cc. nr. fascicolo 52
Numero della busta: 10
Nota bibliografica: Cenzato Giuseppe, Guidotti Salvatore, Il problema industriale del Mezzogiorno, Milano, Stampa Strada, 1946 Cenzato Giuseppe, L'industrializzazione in Campania, a cura dell'Unione degli industriali della Provincia di Napoli, Napoli, Arte tipografica, 1954
Documenti presenti nel fascicolo
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Gli aspetti fiscali e di bilancio di una integrazione economica
Firitz Neumark, l'autore di questo scritto, punta l'attenzione sulla necessità di una stretta unione economica europea. Da un'integrazione politica ed economica dell'Europa, infatti, ci si può aspettare: un forte e duraturo aumento del livello produttivo, una maggiore divisione del lavoro, una migliore affermazione politica e un'alta stabilità sociale. Per quanto un'integrazione politico-economica significhi unificazione e armonizzazione, essa non deve comunque condurre ad una totale devoluzione. Una rinuncia dei singoli Stati ad alcune competenze, in favore di un organismo sopranazionale è tuttavia indispensabile, anzi rappresenta la ratio dell'unione politico-economica.
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Cooperazione economica mediterranea
Lo studio, condotto per conto del Centro per la cooperazione mediterranea, reca la firma di Gandolfo Dominici. L'autore afferma che la nuova edizione del Congresso Internazionale di studi e scambi mediterranei conferma quanto già in precedenza rilevato, cioè che la collaborazione fra i popoli del bacino mediterraneo darebbe una spinta efficace al loro progresso civile ed economico. Quindi, una cooperazione ispirata ad una concezione tendenzialmente unitaria dell'economia mediterranea e alla necessità di un coordinamento delle varie politiche di sviluppo sul piano pubblico e delle iniziative che ne sono scaturite sul piano privatistico, aprirebbe la strada ad un miglior utilizzo delle risorse produttive di ciascun paese.