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Archivio della Casa editrice Laterza
Fascicolo Corrispondenza di vari con la Casa editrice Laterza
La busta comprende la corrispondenza di vari autori con l'editore Giovanni Laterza, dell'omonima Casa editrice, relativa all'anno 1919 e limitatamente agli autori il cui cognome inizia con lettera compresa nell'intervallo alfabetico A-Z. Tra i nomi dei co
Scheda: 1-379 cc.
Numero della busta: 16
Documenti presenti nel fascicolo
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Stato del manoscritto di Enrico Barone
Enrico Barone, comunica a Giovanni Laterza, tramite il suo segretario, dell'indisposizione temporanea che gli avrebbe impedito di rispondere prontamente alla lettera di sollecitazione ricevuta dalla stessa casa editrice, in cui gli si chiedeva di render conto dello stato del manoscritto "La storia militare della nostra guerra fino a Caporetto" da lui prodotto.
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Libri ricevuti
Enrico Barone informa Giovanni Laterza di aver ricevuto il libro di Weber intitolato "Parlamento e governo nel nuovo ordinamento della Germania".
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Consigli sulla pubblicazione del manoscritto
Il professor Enrico Barone comunica all'editore Giovanni Laterza che il suo volume manoscritto "La storia militare della nostra guerra fino a Caporetto" è pronto da circa un mese. Esso si conclude con gli eventi di Caporetto, inclusa la parte manoscritta non pubblicata sulla "Vita italiana". Tuttavia, "ragion di manifesta opportunità, dopo le recenti polemiche, consigliano di rimandare la pubblicazione di un po'. E tali ragioni - evidenti, senza che io abbia a spiegarle - si riassumono in queste: 1. Non conviene la pubblicazione prima che la pace sia firmata; 2. Non conviene la pubblicazione prima che la commissione d'inchiesta abbia reso note le sue conclusioni." Barone esplicita a Laterza di voler conservare la possibilità d'apportare "ritocchi storici o polemici che potrebbero essere addirittura sostanziali pel capitolo Caporetto".
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Spedizione del manoscritto La storia militare della nostra guerra fino a Caporetto [1919]
Barone informa Giovanni Laterza che Il volume manoscritto "La storia militare della nostra guerra fino a Caporetto" prodotto da Enrico Barone è pronto per essere spedito.
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Compensi per la pubblicazione in corso
Barone chiede a Giovanni Laterza chiarimenti sul compenso previsto dalla pubblicazione del suo libro, "La storia militare della nostra guerra fino a Caporetto".
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Correzioni alla bozza
Barone informa Giovanni Laterza di aver corretto l'ultima parte della bozza del suo lavoro "La storia militare della nostra guerra fino a Caporetto".
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Proposta di traduttori per opere di economisti stranieri
Einaudi informa Giovanni Laterza di aver incontrato il dottor Attilio Garino-Canina, libero docente di Economia Politica presso la sua università di Torino, il quale avrebbe accettato di curare la traduzione di Smart, "Pensieri ulteriori di un economista" [Il testamento spirituale di un economista, 1921], con un'introduzione di 16 pagine di stampa. Quanto, invece, al volume di Withers, "Significato della moneta", propone un altro bravo traduttore, di cui comunicherà il nome dopo avergli parlato. Infine, avvisa Laterza dell'imminente invio del suo "noto volumetto".
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Sulle traduzioni di opere d'economia straniere
Einaudi conferma a Giovanni Laterza che può comunicare al signor Macmillan, editore, che il traduttore di Smart (ormai defunto) sarà il libero docente di Economia politica presso l'Università di Torino, Attilio Garino-Canina. Secondo Einaudi quest'ultimo "ha titoli per conoscere bene la materia e la conosce di fatto". Quanto, invece, alla traduzione del lavoro di Withers "Il significato della moneta", Einaudi propone il dottor Giuseppe Rocca, che definisce "persona adatta". La lettera si conclude con alcuni riferimenti agli accordi presi con l'editore Laterza per la pubblicazione del suo volume di "Lettere politiche" ["Prediche"], 13 in tutto.
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Scuse per ritardata consegna di bozze
Einaudi si scusa con Giovanni Laterza per il ritardo di consegna del lavoro di correzione delle bozze, ma è stato impegnato nel riordino del suo studio a Torino dopo cinque mesi di assenza per il soggiorno a Roma. Si scusa per il ritardo di qualche giorno.
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Spedizione di bozze
Einaudi informa Giovanni Laterza che avrebbe spedito le bozze tra il 28 e il 29 novembre e che ha già compilato l'indice analitico-alfabetico.
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Cura minuziosa del volume da pubblicare
Einaudi restituisce le seconde bozze corrette e precisa "forse c'è una cura un po' minuziosa nel presentare il volume, ma le confesso che i libri ben curati con le due specie di indici, uno in principio e l'altro in fine, come si usano in Inghilterra, a parità di merito attraggono di più il lettore." Informa inoltre Laterza che si sarebbe trattenuto a Roma fino alla fine del mese.
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Ricevimento vaglia bancario
Einaudi informa di aver ricevuto il vaglia dalla Banca d'Italia per 'Junius', pseudonimo da Einaudi stesso usato come autore del volume "Lettere politiche". Ringrazia "a suo nome" Giovanni Laterza.
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Proposta di pubblicazione
Giustino Fortunato propone a Giovanni Laterza la pubblicazione di un volume di relazioni ed articoli dell'Azimonti (quindici in tutto), presentato da una sua "Avvertenza". Il volume, a suo avviso, potrebbe rientrare nelle pubblicazioni riguardanti l'Italia ed avere come titolo "Il Mezzogiorno agrario", ovvero "un argomento interessantissimo e d'attualità"(1). Fortunato pretende da Laterza un giudizio sull'opportunità di realizzare tale pubblicazione "senza il menomo riguardo personale" per la sua persona. Lo stesso Fortunato curerebbe la correzione della bozza. (1) Il volume fu pubblicato nel 1919 col titolo "Il Mezzogiorno agrario quale è. Relazioni e scritti".
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Sul progetto di pubblicazione di una raccolta di scritti dell'Azimonti
Lettera di ringraziamento che Fortunato rivolge a Giovanni Laterza per aver benevolmente accolto la sua proposta di pubblicazione della raccolta di scritti dell'Azimonti, "Il Mezzogiorno agrario quale è. Relazioni e scritti". Fortunato considera tale lavoro un'occasione preziosa che gli è stata offerta "di compiere un'opera utile in tanto affannarsi di menti agitate e confuse". Al termine della lettera Fortunato richiede a Laterza copia dell'introduzione ed indice degli articoli dell'Azimonti raccolti nel volume edito per pubblicizzarne l'acquisto.
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Sulla pubblicazione del volume di scritti di Azimonti
Giustino Fortunato consegna a Giovanni Laterza la bozza corretta del volume "Il Mezzogiorno agrario quale è. Relazioni e scritti" di Eugenio Azimonti destinato alla pubblicazione.
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Distribuzione del volume di scritti scelti dell'Azimonti
Fortunato richiede a Giovanni Laterza due copie del volume da lui curato su scritti scelti dell'Azimonti, "Il Mezzogiorno agrario quale è. Relazioni e scritti", per consegnarle a Benedetto Croce. Informa, inoltre, Laterza che alla fine di febbraio si sarebbe svolto il Congresso Agrario Nazionale a Roma.
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Sul volume di scritti scelti dell'Azimonti
Nella lettera Fortunato ribadisce a Giovanni Laterza la data di fine febbraio prevista per il Congresso Agrario Nazionale e chiede di poter pubblicare sul fascicolo del 15 febbraio della rivista "Nuova Antologia" la prefazione da lui scritta al volume di relazioni e discorsi dell'Azimonti, "Il Mezzogiorno agrario quale è. Relazioni e scritti", d'imminente pubblicazione.
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Consigli di Croce sul volume di scritti dell'Azimonti
Fortunato avvisa Giovanni Laterza di aver accolto il consiglio di Benedetto Croce di sostituire nel titolo del volume "Il Mezzogiorno agrario quale è. Relazioni e scritti" il termine "articoli" con "scritti".
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Sul volume di scritti dell'Azimonti
Giustino Fortunato chiede che gli scritti dell'Azimonti, "Il Mezzogiorno agrario quale è. Relazioni e scritti", da pubblicare nel volume edito dalla Laterza, siano 16 e non più 15 come concordato con Giovanni Laterza. Invia, pertanto, l'originale dello scritto da aggiungere alla raccolta. Si tratta di uno scritto del 16 gennaio 1914, che in un primo momento Fortunato aveva escluso, ma che, a ripensarci, preferirebbe fosse incluso perché "d'argomento importantissimo", in quanto dotato di una "nota interessantissima del nostro Salvemini", meritevole d'essere pubblicata.
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Dono all'Associazione per gli Interessi del Mezzogiorno
Giustino Fortunato chiede a Giovanni Laterza d'inviare la liquidazione che gli spetta per gli incassi della pubblicazione di scritti di Eugenio Azimonti da lui curata, "Il Mezzogiorno agrario quale è. Relazioni e scritti", al cavalier Gaetano Fiorentini, segretario dell'Associazione per gli Interessi del Mezzogiorno. Aggiunge: "se proprio i meridionali non sono una turba di analfabeti, il libro dovrebbe andare a ruba e questo ricompenserebbe della spesa".
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Corrispondenza: Giustino Fortunato a Giovanni Laterza (06-03-1919)
Lettera di Giustino Fortunato a Giovanni Laterza in cui sono presenti alcuni commenti sul lavoro di correzione degli "scritti" dell'Azimonti destinati ad essere raccolti nel volume "Il Mezzogiorno agrario quale è. Relazioni e scritti": "sono scritti preziosi questi dell'Azimonti, ma, purtroppo, scritti in lingua e stile da lombardo-svizzero che io ho fatto del mio meglio per correggere il più possibile, senza rifarli adoprando sopra tutto un po' più e meglio la punteggiatura, della quale i lombardi-svizzeri sono nemici (...)".
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Recensione del volume di scritti di Eugenio Azimonti
Fortunato informa Laterza che Giuseppe Prato, redattore della Riforma Sociale di Torino, parlerà del libro di scritti dell'Azimonti, da lui curato, "Il Mezzogiorno agrario quale è. Relazioni e scritti.
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Sul volume di scritti dell'Azimonti
Giustino Fortunato torna a discutere con Giovanni Laterza degli scritti dell'Azimonti, "Il Mezzogiorno agrario quale è. Relazioni e scritti", sui quali sta apportando delle correzioni formali: "lo scritto dell'Azimonti è puro oro, ma la forma, Dio santo, è lombardo-svizzera! (...) Io ho fatto e farò del mio meglio affinché lo scritto al lettore del libro comparisca tutt'altro di quel che apparve al frettoloso scrittore del giornale "l'Unità". A Prato [Giuseppe], dunque, io mi raccomando. (...)".
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Riflessioni sul volume di scritti dell'Azimonti
Giustino Fortunato è convinto che il libro di Eugenio Azimonti, "Il Mezzogiorno agrario quale è. Relazioni e scritti", sarà "un buon libro, utilissimo alla causa del Mezzogiorno". Esso "dovrebbe incontrare subito il favore, particolarmente nelle tre province della Puglia, in Basilicata, nelle tre Calabrie, in Sicilia. (...)". Nel frattempo gli è stato inviato il tanto atteso fascicolo della rivista "Nuova Antologia", che dovrebbe contenere la sua prefazione al volume di scritti dell'Azimonti. Spera, infine, che il libro sia pubblicizzato dal "Corriere delle Puglie" e che ne sia fatta la recensione da Gaetano Salvemini e da Luigi Einaudi.
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Invio copie del volume di scritti dell'Azimonti
Fortunato scrive a Giovanni Laterza che intende inviare copie del volume di Eugenio Azimonti, "Il Mezzogiorno agrario quale è. Relazioni e scritti", a "chi, credo e spero, possa riuscire utile al Mezzogiorno, se i meridionali si decideranno a leggere pure alla vigilia di così tragiche cose per essi. (...)"
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Riflessioni sul volume di scritti di Azimonti
Fortunato cerca di rassicurare Giovanni Laterza sulle vendite del volume di Eugenio Azimonti, "Il Mezzogiorno agrario quale è. Relazioni e scritti": "il libro deve avere fortuna, perché è una bella e buona cosa".
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Prezzi e compensi
Fortunato concorda con Giovanni Laterza prezzi e compensi per la pubblicazione del volume di scritti scelti di Eugenio Azimonti, da lui curato, "Il Mezzogiorno agrario quale è. Relazioni e scritti".
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Appoggio morale all'amico Laterza
Fortunato appoggia moralmente l'amico Giovanni Laterza in alcuni affari non andati a buon fine: "(...) assai, assai mi duole la minaccia di disdetta delle case da lei comprate. Che amaro destino! Nulla è possibile in questo paese di semi-selvaggi! (...)". In conclusione di lettera Fortunato informa Laterza che Gaetano Salvemini è entusiasta del volume dell'Azimonti, "Il Mezzogiorno agrario quale è. Relazioni e scritti.
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Invettive contro il ceto dirigente del Mezzogiorno
Lettera a Giovanni Laterza in cui Fortunato parla della polemica insorta con il presidente della Deputazione Provinciale di Basilicata che non avrebbe acconsentito alla proposta dello stesso Fortunato di ritirare tante copie del volume di Eugenio Azimonti, "Il Mezzogiorno agrario quale è. Relazioni e scritti", quanti erano i consiglieri e di distribuirle poi tra gli stessi: "Che gente! e poi ci dogliamo di valer poco, di contar meno che nulla nelle cose pubbliche! Paesi di straccioni e di parolai! (...)".
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Ancora sulla polemica con il presidente della Deputazione provinciale di Basilicata
Fortunato scrive a Giovanni Laterza e continua la sua polemica contro il presidente della Deputazione Provinciale di Basilicata: "E con questa gente il Mezzogiorno vorrebbe rifarsi delle insidie e prepotere tirannico dell'Alta Italia? Ma se sono condannati a servire sempre in qualsiasi barbaro modo!". Dopo essersi espresso in questi termini sulla classe dirigente del Mezzogiorno, Fortunato si rasserena sapendo che anche il professor Umberto Ricci dell'Università di Pisa si è dichiarato entusiasta del libro "Il Mezzogiorno agrario quale è. Relazioni e scritti".
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Recensioni sulla prefazione di Fortunato al volume dell'Azimonti
Fortunato commenta con Giovanni Laterza la recensione favorevole sulla sua prefazione al volume di scritti dell'Azimonti, Il Mezzogiorno agrario quale è. Relazioni e scritti", pubblicata sulla "Nuova Antologia", marzo 1919.
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Definizione dell'intestazione e del tipo di carattere del volume di scritti dell'Azimonti
Nella lettera Fortunato definisce con Giovanni Laterza l'intestazione del libro di scritti dell'Azimonti, "Il Mezzogiorno agrario quale è. Relazioni e scritti": frontespizio, tipo del carattere ed altri aspetti formali e prettamente tecnici in vista dell'imminente pubblicazione.