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Archivio della Casa editrice Laterza
Fascicolo Corrispondenza di vari con la Casa editrice Laterza
La busta comprende la corrispondenza di vari con l'editore Giovanni Laterza, dell'omonima Casa editrice, relativamente all'anno 1929. Tra i nomi dei corrispondenti figurano quelli di Carlo Cassola, di Gino Luzzatto, del professore Jacopo Tivaroni.
Scheda: 1-636 cc.
Numero della busta: 33
Documenti presenti nel fascicolo
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Ricevimento volumi
Cassola ringrazia Giovanni Laterza per avergli inviato i due volumi dell'opera di Treitschke Heinrich Von, "La Francia dal primo impero al 1871" e "La politica", "opera storica" fondamentale per i suoi studi.
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Risposta per opera di traduzione
Gino Luzzatto attende risposta da Giovanni Laterza alla sua proposta di traduzione di un'opera non precisata nella lettera, sicuramente quella di Rostow.
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Concorso a cattedra presso il Regio Istituto Superiore di Scienze Economiche e Commerciali di Bari
Il professore Ferdinando Milone (1) chiede a Giovanni Laterza di affrettare i tempi di correzione delle bozze di un suo lavoro, "Il grano. Le condizioni geografiche della produzione", in vista del concorso a cattedra indetto per il Regio Istituto Superiore di Scienze Economiche e Commerciali di Bari. (1) Ferdinando Milone, originario di Napoli, era stato negli anni precedenti titolare della cattedra di geografia economica presso l'Istituto Commerciale di Padova. Nel 1928 era stato trasferito al Regio Istituto Superiore di Scienze Economiche e Commerciali - Scuola di Tecnica Commerciale di Venezia.
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Stampa del suo lavoro sul grano
Milone ringrazia Giovanni Laterza per aver rispettato i tempi di stampa da lui richiesti per il volume "Il grano. Le condizioni geografiche della produzione". Informa, inoltre, che si sarebbe trattenuto a Venezia tutto il mese.
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Raccolta di scritti di Maffeo Pantaleoni
La Società Editrice del Mezzogiorno scrive all'editore Laterza per invitarlo a non sospendere il suo impegno in favore della pubblicazione di scritti scelti di Maffeo Pantaleoni. Per convincerlo la Società ricorda all'editore barese quanto il professor Pantaleoni fece per lui nei momenti di difficoltà.