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Salandra Antonio
Fascicolo Lettere ricevute dall'onorevole Salandra ottobre-dicembre 1914
Il fascicolo raccoglie la corrispondenza di esponenti degli ambienti finanziari e politici italiani del 1914 con il presidente del Consiglio Antonio Salandra. Si tratta di un corpo complessivo di 82 lettere e tra i nomi degli interlocutori privilegiati sp
Scheda: 1-164 cc. nr. fascicolo 4
Numero della busta: 1
Documenti presenti nel fascicolo
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Fallito tentativo d'accordo finanziario con la piazza americana
Rubini informa Salandra d'essere venuto a conoscenza la sera prima del telegramma del console italiano a New York circa l'insuccesso delle pratiche per concludere un prestito sulla piazza americana. "La situazione non sembra, ed è assai grave - osserva Rubini - poiché si dovrà ricorrere ad un prestito interno, non potendosi e dovendosi ricorrere a continue emissioni per conto del Tesoro in così nuova e larga copia come necessità esige, mentre sono ancora all'inizio e non ancora incominciate le emissioni per conto delle Casse di Risparmio (mil. 300), per conto delle Casse Depositi e Prestiti (mil. 200), per prestiti di favore degli Enti locali (mil. 100), le quali due ultime operazioni interamente serviranno anche poi il tesoro. (...) un prestito interno (volontario o forzoso) sosterrà l'alimento ai bisogni del pubblico, proprio nel momento in cui, scardinate le risorse del credito, essi trovano soddisfatti i contanti. Dissi, purtroppo, volontario o forzoso perché si deve emettere a interesse basso per non rovinare la rendita e rotta l'organizzazione finanziaria si manca dello strumento bancario sul quale in tempi normali s'imperniano le operazioni delle spese". Rubini comunica d'aver, comunque, provveduto nel frattempo ad elevare l'interesse dei Buoni Oro, sebbene per altro verso il rifiuto di New York avrebbe posto il governo italiano "in dura strettezza nei riguardi dei cambi" ed avrebbe ostacolato "quel poco di operazioni commerciali che ancora rimangono in vita, aggiungendo (e aggravando) le difficoltà economiche alle deficienze del Tesoro." Il ministro Rubini conclude la lettera con alcune considerazioni d'ordine generale sulla situazione economica dell'Italia: "Nessun Paese neutrale si trova tanto male come il nostro, perché con una grettissima, misera costituzione abbiamo voluto fare grandezze in politica estera e, insieme, sociale, di lavori pubblici, di elevazione di esigenze, di tenore di vita, d'impegni d'ogni genere in pensione e maturandi in futuro e siamo giunti ai casi presenti già estenuati con un tenor di tributi favoloso, con un fardello di 3 miliardi di debito fatto in nove anni per le ferrovie e la Libia, debito infruttifero e che prosegue con qualche centinaio di milioni di aggiunta ogni anno. I nodi vengono sempre al pettine. Ciò malgrado il prestito interno s'impone sia pure insieme a qualche maggiore inflazione di biglietti, ma fare capo soltanto a questi potrebbe essere pericoloso" In allegato vi è il telegramma, dattiloscritto, che il console italiano a New York ha inviato al ministro per informarlo della risposta negativa ricevuta dalle principali banche americane e locali interpellate per concedere un prestito al governo italiano. Nel telegramma si precisa anche che la risposta è stata data a nome di tutti gli istituti di credito dal gruppo bancario Morgan: "Date le situazioni finanziarie internazionali, considerati i bisogni urgenti locali, queste banche sono attualmente nell'impossibilità di prendere in considerazione vostra domanda". Il telegramma, datato New York, 9 ottobre 1914 è conservato Ivi, C=1=4.12bis, 1 c. dattiloscritta.
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Pratica del prestito cambiario al Comune di Trieste
Il commendatore Balzarotti Informa Stringher d'aver conferito coi cointeressati nel prestito cambiario al Comune di Trieste, i quali avrebbero confermato la loro decisione espressa già il 2 dicembre. Sebbene il momento non consiglierebbe d'accettare la richiesta pervenuta dal "noto" intermediario, tuttavia un rinnovo parziale e forse anche totale potrebbe essere preso in seria considerazione qualora il Real Governo manifestasse il suo interessamento verso il Credito Italiano o scrivendogli in via riservatissima oppure mediante una lettera della Banca d'Italia sottoscritta da Stringher stesso.
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Provvedimenti governativi sui conti correnti
Stringher esprime alcune sue personali considerazioni sui nuovi provvedimenti governativi relativi ai conti correnti: "Il provvedimento per i conti correnti forse farà arricciare il naso ai signori di Milano, ma parmi che ormai abbiamo piena giustificazione per quanto risponde l'articolo 36. Rispetto all'articolo 37 parmi che sarebbe opportuno di stabilire che l'applicazione di un saggio d'interesse superiore a quello previsto dallo stesso articolo 37 dovrebbe essere subordinata all'approvazione del ministro del Tesoro. Così ci sarebbero garanzie per tutti (...)".
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Pratica del prestito cambiario al Comune di Trieste
Il commendatore Balzarotti informa Stringher che il Banco Commerciale ha preso contatti diretti con il podestà di Trieste, il quale ha chiesto al direttore del Credito Italiano il rinnovo del prestito per sei mesi e per due milioni e mezzo di lire. L'incaricato del Credito Italiano gli avrebbe promesso una risposta nel più breve tempo possibile. Successivamente il podestà avrebbe telegrafato pregando di estendere il prestito a 3 milioni. Balzarotti comunica a Stringher d'aver acconsentito alla richiesta. L'operazione sarebbe stata, dunque, conclusa assecondando la volontà del Regio Governo e salvaguardando l'interesse dell'istituto bancario.
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Pratica del prestito cambiario al Comune di Trieste
Stringher comunica a Salandra di aver parlato al commendatore Balzarotti del Credito Italiano per la questione del Comune di Trieste. Si era riservata una risposta solo dopo aver interrogato le altre banche creditrici, dubitando non della potenzialità economica di quel Comune, ma delle possibili conseguenze della guerra.
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Debito pubblico in crescita
Rubini esprime le sue perplessità sulla preoccupante crescita progressiva delle spese di guerra previste dal ministro della Guerra, nonostante quest'ultimo sia a conoscenza delle condizioni del bilancio del 1915-1916, presentatogli dallo stesso Rubini con un deficit di quasi 400 milioni di lire.
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Pratica per il prestito cambiario al Comune di Trieste
Stringher annuncia a Salandra che la risposta per il prestito di Trieste è ormai prossima e preme affinché sia il podestà in persona ad occuparsi della questione, evitando "di mandare in giro" il signor Morpurgo, "che ha quasi l'aria di un intermediario".
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Rapporti tra Ministero del Tesoro e Banca d'Italia
Rubini informa Salandra d'aver chiesto a Stringher di telegrafare a due altri direttori generali della Banca d'Italia "per intendersi su di un assorbimento da parte dei tre istituti di una metà dei Buoni quinquennali, del valore complessivo di 30 milioni", e sulla "graduale assunzione anche del soldo, a meno che vengono smaltiti. Ma occorrerà accontentarsi del 98, forse del 97, più una lieve provvigione". Rubini sa che l'operazione avrebbe comportato "un sacrificio rispetto all'emissione precedente, ma sempre nelle presenti circostanze un bel prezzo".
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Aggiornamenti sulla pratica del prestito cambiario al Comune di Trieste
Per telegramma Stringher ha avuto finalmente conferma che le Banche di Milano si sono accordate col podestà di Trieste per la concessione del noto credito.
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Scambio d'opinioni politiche
Si tratta della minuta di una lettera indirizzata da Antonio Salandra a Sidney Sonnino sulla critica situazione in Medio Oriente. Si tratta di considerazioni di natura politica.
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Pratica del prestito cambiario al Comune di Trieste
Minuta di una lettera che Salandra scrive in risposta ad altra ricevuta il 10 dicembre da Stringher (C=1=4.76.3). Salandra così rispondeva all'appello lanciatogli da Stringher d'intervenire direttamente nella questione di Trieste: "Il Governo non può intervenire direttamente per aver ragione, se non per mezzo di esperti, ma se interpello le banche, nella forma che tu reputerai opportuna, ritengo che sarà opera buona e senza dubbio a me gradita".
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Prestiti con l'estero
Bonaldo Stringher rende conto ad Antonio Salandra, presidente del Consiglio dei Ministri, dello stato attuale dei prestiti contratti dall'Italia con Stati stranieri.
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Tabella dei prestiti
Si tratta di una tabella che esemplifica lo stato dei prestiti contratti dal governo italiano rispettivamente con l'Austria, la Francia, la Germania, l'Inghilterra, la Svizzera, l'Olanda e la Russia. La tabella si articola in varie voci: Stato emittente, Data d'emissione, Ammontare del prestito, Saggio d'interesse, Prezzo d'emissione, Durata del prestito.
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Scambio d'opinioni
Nella lettera Sonnino scambia opinioni sulla guerra con Salandra, con particolare riferimento alle capacità dell'Italia d'intessere relazioni con l'estero.