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Salandra Antonio
Fascicolo Corrispondenza e appunti dell'onorevole Salandra, anno 1918
Il fascicolo comprende un corpo di 70 documenti eterogenei, ovvero lettere ed appunti dell'onorevole Salandra, scritti nel primo semestre del 1918. Argomenti dominanti sono questioni di natura politica ed economica nella fase terminale del primo conflitto
Scheda: 1-180 cc. nr. fascicolo 20
Numero della busta: 1
Documenti presenti nel fascicolo
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Ruolo economico dell'America nella prima guerra mondiale
Pantaleoni si rallegra per l'elezione di Salandra all'Accadémie des Sciences Politiques et morales creata dal Guizot (presidente Henri Welschinger). "Purtroppo attualmente la politica del mondo non-germanico è retta dallo scemo della compagnia. E non può essere diversamente se vogliamo mangiare, aver carbone e ferro, ecc. Egli, a sua volta, è ogni dì maggiormente governato dalla plutocrazia trustaiuola dei cari americani. Il partito democratico americano vinse nel programma della guerra ai trustaiuoli. I trustaiuoli si sono mangiati il partito democratico. Se lo mangiavano anche senza la guerra. Ma con la guerra hanno fatto più presto e più integralmente. Il giorno in cui quei trustaiuoli 'War Traders' crederanno di fare più quattrini con la pace che con la guerra ci imporranno la pace. Per ora vogliono la guerra. Anche la liberazione della Polonia con porto al mare! (...) Vogliono l'exploitation della Russia. Benissimo. Pure d'accordo con loro, se ci liberano dall'aggio, se ci danno grano, ferro, carbone. La loro guerra la fanno con molta pelle italiana e negra. Ci aiutino a fare la nostra. Spero che Sonnino abbia parlato brutalmente. Il contadino italiano, forse sì, forse no, capisce che conviene battersi per i nostri confini e per la Venezia Giulia e per la Dalmazia. Ma se gli si dice che si deve battere perché è giusto che i polacchi abbiano Danzica e gli americani le miniere e le ferrovie russe, il contadino, credo, si farà bolscevico. Lei ha un'occasione unica per fare un nuovo discorso del Campidoglio (...). Io credo che il mondo ancora apprezzi il buon senso; soprattutto in Francia, dove una lunga schiera di grandi uomini politici ha coltivato l'opinione pubblica éclairée".
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Sul ribasso dei cambi
Stringher discute con Salandra della situazione del ribasso del cambio. La lettera è seguita da appunti dell'on. Salandra, in particolare da una relazione di una sua visita a Stringher.
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Considerazioni sulla vita politica italiana negli anni del primo conflitto mondiale
La lettera è scritta da Pantaleoni al rettore dell'Università di Roma ed inviata in copia ad Antonio Salandra. L'occasione della dodicesima vittoria degli italiani sugli austro-tedeschi lungo la linea di trincea del Piave è per Pantaleoni l'occasione di esprimere alcune considerazioni politiche: "Caporetto fu non già una sconfitta militare, ma un tradimento di italiani internazionalisti e vaticanisti e riuscì in ragione della vita politica, della presidenza del Consiglio di allora e del Ministero dell'Interno di allora, ancora oggi ministro dell'Interno. Se la politica interna è migliorata è merito dei Fasci e dell'energia degli italiani e non già del ministro dell'Interno, che ci lasciò condurre a Caporetto". Per queste ragioni Pantaleoni comunica al rettore dell'Università di Roma che non sarebbe andato a felicitarsi con il presidente del Consiglio, Paolo Boselli.