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Salandra Antonio
Fascicolo Lettere ricevute durante l'anno 1922 dall'onorevole Salandra
Il fascicolo comprende la corrispondenza di personaggi vari del mondo politico, economico e finanziario d'Italia nel 1922. Si tratta di un corpo complessivo di 89 lettere e tra i nomi dei corrispondenti figurano quelli dei senatori professori Maffeo Panta
Scheda: 1-200 cc. nr. fascicolo 31
Numero della busta: 1
Documenti presenti nel fascicolo
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Sul Conto Nitti
Pantaleoni informa Salandra di un presunto conto Nitti esistente presso il Banco Sconto, per "Commissioni" su cambi e partecipazioni che avrebbero fruttato allo stesso Nitti 40 milioni e mezzo. Nitti, all'epoca ministro, avrebbe fornito informazioni e concesso permessi d'importazioni ed esportazioni al Banco. Il Banco lo avrebbe ripagato in moneta. Se nel frattempo il conto fosse stato estinto, Pantaleoni è disposto anche ad indicare il nome dell'impiegato che gestiva il conto. Scrive, ancora, Pantaleoni a Salandra: "Ora, per Preziosi e me la posizione delle cose è questa: Si tratta di un caso di corruzione politica che è tra i maggiori della nostra storia e può rivaleggiare soltanto con quelli delle cooperative rosse e quello della Banca Romana. L'affare della Banca Romana liberò per qualche tempo - poco tempo, purtroppo - l'Italia dal Giolitti. L'affare delle cooperative liberò l'Italia da una gran parte dei balordi che infestano la Camera. (...) L'affare Nitti dovrà liberare l'Italia dai caporioni della Democrazia Sociale. Se i commissari faranno il loro dovere, Preziosi ed io non abbiamo nulla da fare. Se i commissari riterranno non trattarsi di caso che rientri nei loro compiti, Preziosi ed io andremo avanti da soli. Se finora la "Vita Italiana" non ha parlato del Conto Nitti è stato per non compromettere impiegati. Ma adesso o agiscono i commissari o corriamo il rischio che tutto sparisca, anche gli uomini, poichè i più di uomini hanno soltanto la voce!". Scopo della lettera è sondare l'eventuale disponibilità di Salandra a collaborare, contattando senatori che possano esigere l'esibilizione del conto.
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Formula migliore per la Costituzione italiana
Ruffini è stato invitato dall'università ginevrina, in occasione dei corsi estivi di argomento politico che si terranno per trattare gli effetti e le ripercussioni che la legge proporzionale ebbe sopra gli ordinamenti costituzionali italiani. Ha accettato il compito dopo qualche esitazione. Ruffini si dichiara amico di Salandra ed affronta nella lettera una disquisizione sulla "tormentosa" ricerca di una formula costituzionale che vada bene per l'Italia.