Home >
Elenco istituti >
Rare Book, Manuscript, and Special Collections Library- Duke University >
Franco Modigliani Papers
Fascicolo C15
Il faldone contiene estese corrispondenze con Jacob Marschak (1941-1948, 1976) e Merton Miller (1960-1965, 1995, 2000). Un fascicolo documenta la partecipazione di Modigliani al progetto per la costruzione del modello econometrico per l'economia americana
Scheda: nr. fascicolo C015
Documenti presenti nel fascicolo
-
Corrispondenza: Paul T. Homan a Franco Modigliani (4-12-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Paul T. Homan, Managing Editor della American Economic Review (AER) a Franco Modigliani nella quale si invita Modigliani ad inviare a Frederick Waugh, membro del Council of Economic Advisers, un breve articolo di sintesi del piano elaborato da Modigliani per controllare la crescita dei prezzi della carne e dei cereali.
-
Corrispondenza: Franco Modigliani a Paul T. Homan (30-10-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Franco Modigliani a Paul T. Homan, Managing Editor della American Economic Review (AER) per sondare la possibilità di pubblicare nel numero di dicembre della AER un breve articolo di sintesi del piano da lui elaborato per controllare la crescita dei prezzi della carne (Meat Plan).
-
Corrispondenza: Paul T. Homan a Franco Modigliani (18-11-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Paul T. Homan, Managing Editor della American Economic Review (AER) a Franco Modigliani nella quale si comunica l'impossibilità di pubblicare nel numero di dicembre della AER un breve articolo di sintesi del piano da lui elaborato per controllare la crescita dei prezzi della carne (Meat Plan). Nell'occasione l'autore restituisce l'articolo ricevuto da Modigliani.
-
Corrispondenza: Albert G. Hart a John D. Black (25-11-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Albert G. Hart a John D. Black, Harvard University in accompagnamento al Meat Plan di Modigliani del quale si specificano le integrazioni rispetto a una precedente versione, soprattutto in relazione alle misure di sostegno del reddito degli agricoltori. Hart richiama la volontà dell'Amministrazione, incalzata dalle iniziative del partito repubblicano, di procedere a uno schema di razionamento che, controllando il rialzo dei prezzi della carne, permetta di evitare consistenti rialzi dei salari. Hart chiede a Black di poter usare il suo nome a sostegno del piano nei tentativi che Modigliani, Hans Neisser e lui stesso stanno facendo per ottenere una audizione in Congresso.
-
Corrispondenza: Franco Modigliani a Frederick Waugh (12-5-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Franco Modigliani a Frederick V. Waugh, economista agrario e membro del Council of Economic Advisers, inviata su suggerimento di Paul T. Homan (Managing Editor della American Economic Review) in accompagnamento a una seconda versione del Meat Plan. Modigliani segnala a Waugh che rispetto alla precedente versione sono stati apportati consistenti miglioramenti suggeriti da Hans Neisser e Albert Hart. In occasione di un suo imminente soggiorno a Washington, Modigliani chiede a Waugh di poterlo incontrare per discutere il piano.
-
Corrispondenza: Franco Modigliani a John M. Clark (22-11-1947)
Lettera dattiloscritta (2 pagine) di Franco Modigliani a John M. Clark (Columbia University) in accompagnamento a una seconda versione del Meat Plan. Modigliani ringrazia Clark per i commenti e le critiche prodotte in merito alla precedente versione a lui inviata da Hans Neisser e alle quali lo stesso Neisser ha fornito alcuni chiarimenti. Modigliani risponde personalmente alla principale critica mossa da Clark al piano, secondo la quale esso potrebbe provocare un aumento del potere d'acquisto, della domanda aggregata e dei prezzi della carne. Modigliani risponde a questa critica in un breve memo allegato alla lettera e in essa sintetizzato. Modigliani invita, infine, Clark a partecipare ad una presentazione del Piano che Modigliani terrà il giorno seguente presso la Graduate Economic Society della Columbia Universitty.
-
Corrispondenza: Franco Modigliani a John M. Clark (1-12-1947)
Lettera di Franco Modigliani a John M. Clark (Columbia University) nella quale Modigliani esprime il suo dispiacere per non aver potuto incontrare personalmente Clark insieme a Albert Hart e ascoltare le sue reazioni alle modifiche e argomentazioni al Meat Plan predisposte da Hans Neisser e Modigliani. Modigliani chiede comunque a Clark la sua autorizzazione nel citare il suo nome fra quello degli economisti che condividono i principi generali del Meat Plan che Hart, Modigliani, Neisser invieranno ufficialmente al Joint Congressional Committee on the Economic Report.
-
Corrispondenza: John M. Clark a Franco Modigliani (2-12-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di John M. Clark (Columbia University) a Franco Modigliani in risposta alla lettera di Modigliani del 1 dicembre. La lettera include una dichiarazione di Clark nella quale si raccomanda al Congresso una attenta considerazione del Meat Plan. Modigliani lo aveva invece invitato a dichiarare il proprio sostegno al Meat Plan nei suoi principi generali.
-
Corrispondenza: Hans Neisser a John M. Clark (13-11-1947)
Lettera dattiloscritta (2 pagine) di Hans Neisser a John M. Clark (Columbia University) per ringraziarlo dei suoi commenti al Meat Plan e rispondere ad alcune critiche, in attesa che Modigliani stesso, impegnato in un Congresso a Baltimora, possa farlo in prima persona. Neisser chiarisce soprattutto che il Piano non aumenta il potere d'acquisto dei consumatori ma lo trasferisce fra diverse categorie, in modo da minimizzare l'impatto inflazionistico della scarsità relativa che si andrà a creare in relazione al piano Marshall e da garantire un consumo equo di carne a tutti i cittadini.
-
Corrispondenza: Franco Modigliani a Gerhard Colm (3-10-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Franco Modigliani a Gerhard Colm in accompagnamento ad una prima versione del Meat Plan, alla quale Modigliani dichiara di aver lavorato nei due-tre giorni precedenti. Nella lettera Modigliani chiarisce di non essere sicuro che il piano sia politicamente realizzabile e di essere consapevole dei suoi possibili limiti tecnici. Tuttavia informa Colm dell'interesse che il piano ha raccolto in Hans Neisser il quale ne ha inviata una copia a Mordeçai Ezekiel.
-
Corrispondenza: Gerhard Colm a Franco Modigliani (4-10-1947)
Lettera manoscritta (3 pagine) di Gerhard Colm (membro del Council of Economic Advisers) a Franco Modigliani in risposta alla lettera inviata il giorno precedente da Modigliani con allegata una prima versione del Meat Plan. Colm dichiara di aver letto con molto interesse il piano e suggerisce di inviarne una copia a Theodore Schultz (Università di Chicago) il quale pochi mesi prima ha avanzato una proposta simile. Colm muove alcune domande a Franco Modigliani riguardo ai meriti del Meat Plan rispetto ad sistema di razionamento e alle sue finalità anti-inflazionistiche. Colm invita Modigliani a considerare attentamente gli aspetti legali del piano e dichiara il suo scetticismo circa la possibilità di gestirne il funzionamento (in particolare la distribuzione dei coupons ai consumatori) senza la costruzione di un imponente corpo burocratico.
-
Corrispondenza: Frederick Waugh a Gerhard Colm (7-10-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Frederick Waugh a Gerhard Colm (entrambi membri del Council of Economic Advisers) nella quale si commenta una prima versione del Meat Plan inviata da Modigliani a Colm e da questi a Waugh. Waugh esprime notevoli perplessità circa la realizzabilità del meat Plan sotto il punto di vista del processo legislativo e amministrativo. Muove alcuni suggerimenti per snellire le procedure di attuazione e segnala a Modigliani il meccanismo di distribuzione adottato dal Food Allotment Bill e proposto dal Senatore George D. Aiken.
-
Corrispondenza: Franco Modigliani a Gerhard Colm (7-10-1947)
Lettera dattiloscritta (2 pagine) di Franco Modigliani a Gerhard Colm (membro del Council of Economic Advisers) in risposta ai commenti di Colm in merito a una prima versione del Meat Plan (V). Lo informa di aver seguito il suo suggerimento di far pervenire il Piano a Theodore Shultz e di aver esposto il piano a Albert Gaylord Hart, che ne è rimasto entusiasta. Lo informa che Hart e Davis ne parleranno al Policy Committee del Council for Economic Development. Modigliani risponde poi ai commenti di Colm sui meriti relativi del Meat Plan rispetto ad un sistema di razionamento e controllo dei prezzi; dichiara la necessità di attenti studi statistici per la sua attuazione; ammette le possibili difficoltà legali che possono insorgere ed alcune possibili contro argomentazioni; avanza brevemente alcune idee proprie e di Hart su come ridurre i costi di distribuzione. Esprime la propria convinzione che la maggiore difficoltà del piano sia nella modalità di tassazione ed espone alcune possibili soluzioni a questo problema.
-
Corrispondenza: Gerhard Colm a Franco Modigliani (14-10-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Gerhard Colm (membro del Council of Economic Advisers) a Franco Modigliani, nella quale Colm informa Modigliani di aver inviato una copia della versione rivista del Meat Plan a John M. Clark, economista della Columbia University e membro del Council of Economic Advisers. Gli chiede ulteriori copie che vorrebbe inviare agli altri due membri del Council of Economic Advisers, Edwin Nourse e Leon Keyserling. Dichiarando il suo scetticismo per la reazione che potrà avere il Dipartimento dell'Agricoltura, Colm suggerisce a Modigliani di inviare una copia del piano a Louis Bean nell'Ufficio del Segretario Clinton P. Anderson, a Charles O. Hardy, capo del Joint Committee on the Economic report, e a Grover Ensley assistente del Senatore Ralph Flanders.
-
Corrispondenza: Franco Modigliani a Gerhard Colm (3-10-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Franco Modigliani a Gerhard Colm in accompagnamento ad una prima versione del Meat Plan, alla quale Modigliani dichiara di aver lavorato nei due-tre giorni precedenti. Nella lettera Modigliani chiarisce di non essere sicuro che il piano sia politicamente realizzabile e di essere consapevole dei suoi possibili limiti tecnici. Tuttavia informa Colm dell'interesse che il piano ha raccolto in Hans Neisser il quale ne ha inviata una copia a Mordeçai Ezekiel.
-
Corrispondenza: Franco Modigliani a Gerhard Colm (15-10-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Franco Modigliani a Gerhard Colm (membro del Council of Economic Advisers), lo ringrazia dei vari suggerimenti e lo invita, nel diffondere il Meat Plan, a premettere alcuni punti: 1) Il piano è in una forma molto generale e Modigliani lo sta raffinando con l'aiuto di Hans Neisser, Albert G. Hart ed altri membri della Columbia University e della New School for Social Research; 2) La decisione di far circolare il piano in questa forma è stata presa nella consapevolezza che in molti stanno lavorando sullo stesso problema e che può essere importante raffinare un sistema di controllo dei prezzi che minimizza le interferenze con la libertà di scelte dei singoli individui: 3) Nonostante ancora il problema della scarsità di carne non sia avvertito dalla popolazione, è importante cominciare ad approntare fin da subito una possibile soluzione a quella che ben presto rischia di diventare una emergenza.
-
Corrispondenza: Franco Modigliani a Gerhard Colm (10-10-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Franco Modigliani a Gerhard Colm (membro del Council of Economic Advisers), nella quale gli chiede consiglio circa l'opportunità di inviare ufficialmente il Meat Plan a vari Dipartimenti fra i quali il Dipartimento dell'Agricoltura e di farlo conoscere alla stampa. In ogni caso gli invia una versione leggermente rivista del Piano.
-
Corrispondenza: Gerhard Colm a Franco Modigliani (29-10-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Gerhard Colm (membro del Council of Economic Advisers) a Franco Modigliani, nella quale Colm propone a Modigliani alcuni cambiamenti al Meat Plan sia dal punto di vista del finanziamento che della modalità operativa. Lo informa di aver ricevuto un piano analogo basato sull'idea di finanziare con le imposte indirette una riduzione delle tasse dirette per gli scaglioni di reddito inferiori. Tuttavia riconosce che molte persone rimarrebbero escluse da questo beneficio, o perché non pagano alcuna tassa o ne pagano un ammontare molto limitato. Egli suggerisce alcune modalità alternative di utilizzo dei proventi del piano in modo da abbassare i prezzi di vari generi alimentari a parità di produzione.
-
Corrispondenza: Franco Modigliani a Gerhard Colm (30-10-1947)
Lettera dattiloscritta (3 pagine) di Franco Modigliani a Gerhard Colm (membro del Council of Economic Advisers), nella quale Modigliani aggiorna Colm sullo stato del lavoro e risponde ad alcuni suoi commenti e suggerimenti in merito al funzionamento del Meat Plan. Lo informa che le reazioni degli economisti ai quali ha inviato il piano sono per la maggior parte positive e che le maggiori critiche sono sotto il punto di vista della realizzabilità politica. Una reazione negativa è giunta da Theodore Schultz dell'università di Chicago il cui parere Modigliani giudica molto importante. Gli allega dunque una copia dell'ultima lettera da lui inviata a Schultz, aggiungendo alcune riflessioni rispetto ad essa in materia fiscale, di determinazione dei prezzi minimi, di ampliamento dei beni inclusi nel Meat Plan, di distribuzione e amministrazione dei bonus fiscali. Discute l'idea suggerita da Colm di un sussidio alla produzione che vada a ridurre il prezzo per il consumatore finale e i suoi possibili effetti sulla domanda dei vari beni. Insiste sull'importanza di avere l'appoggio dei sindacati al Meat Plan ai fini di una politica di moderazione salariale. Informa Colm di non aver inviato il piano al Dipartimento dell'Agricoltura ritenendo che il giudizio del Dipartimento sia poco significativo su molti aspetti del piano e per lo stesso motivo non lo ha inviato neppure a Louis Bean. Da Charles O. Hardy e Grover Ensley (assistente del senatore Ralph Flanders) non ha avuto ancora risposta
-
Corrispondenza: Franco Modigliani a Joint Congressional Committee on the Economic Report (21-11-1947 )
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Franco Modigliani al Joint Committee on the Economic Report del Congresso per sottoporre ufficialmente il memorandum "A plan for meeting the domestic meat shortage without price control and rationing". La lettera è firmata da Modigliani ma è scritta anche a nome di Albert G. Hart e Hans Neisser.
-
Corrispondenza: Jacob Marschak a Paul Douglas (13-11-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Jacob Marschak (New School for Social Research, New York) a Paul Douglas (Università di Chicago e Presidente dell'American Economic Association) in accompagnamento al memorandum "A plan to meat the problem of rising prices of meat and other foods without bureaucratic controls". Lo informa che il piano è stato formulato da Modigliani sulla base di idee sviluppate in modo indipendente da vari studiosi fra i quali alcuni della New School for Social Research: il fisico Gale Johnson, Yves Sailard e Maurice Alais. Il piano ha il supporto di Albert G. Hart e Gerhard Colm. Lo informa che l'Institute of World Affairs (di cui Modigliani è membro) sta preparando un memorandum per il Citizens Food Committee istituito dal Presidente Truman nel 1947 e presieduto da Charles Luckman. Gli trasmette il Piano per avere i suoi commenti. Su suggerimento di Paul T. Homan (American Economic Review) Marschak chiede a Douglas se fosse possibile organizzare un seminario informale a Chicago per discutere del Piano, durante la Conferenza annuale dell'American Economic Association.
-
Corrispondenza: Jacob Marschak a Franco Modigliani (21-11-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Jacob Marschak (New School for Social Research) a Franco Modigliani con la quale gli trasmette in accompagnamento una lettera di Paul Douglas (Università di Chicago e Presidente dell'American Economic Association) in risposta alla proposta di Marschak di discutere il Meat Plan a Chicago durante la Conferenza dell'American Economic Association. Lo informa che Gale Johnson ha organizzato un seminario nei giorni seguenti e che ne informerà anche Gerard Colm, Albert Hart ed altri che Modigliani gli suggerisca.
-
Corrispondenza: Paul Douglas a Jacob Marschak (14-11-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Paul Douglas (University of Chicago e Presidente dell'American Economic Association) a Jacob Marschak (New School for Social Research, New York) in risposta alla proposta di Marshack di discutere il Meat Plan a Chicago durante la Conferenza della American Economic Association (si veda lettera di Marschak a Douglas del 13/11/1947). La lettera è inoltrata a Franco Modigliani (si veda lettera di Marschack a Modigliani del 21/11/1947). Douglas afferma di essere molto interessato al piano e ritiene che esso possa essere discusso durante una delle sessioni informali (lungh o breakfast session).
-
Corrispondenza: Franco Modigliani a Robert Eggert (18-12-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Franco Modigliani a Robert Eggert (American Meat Institute, Associate Director) con la quale gli trasmette una copia del Meat Plan. Lo informa di agire su suggerimento di Mr. Roger Foote il quale ha preso visione del piano redatto in collaborazione con Albert G. Hart e Hans Neisser. Modigliani precisa che il piano è ancora in una forma preliminare e può essere migliorato con il concorso di esperti del settore. A tal fine lo prega di fargli avere i suoi commenti e gli chiede di poterlo incontrare a Chicago dove Modigliani sarà fra il 27 e il 30 dicembre per la Conferenza dell'American Economic Association.
-
Corrispondenza: Roger Eggert a Franco Modigliani (23-12-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Robert Eggert (American Meat Institute, Associate Director) a Franco Modigliani con la quale Eggert commenta la copia del Meat Plan inviata da Modigliani (si veda la lettera di Modigliani a Eggert del 18/12/1947). Eggert esprime i suoi complimenti per la redazione del Piano, di cui ha letto sui giornali alcune anticipazioni: esso ha il merito di cercare di evitare una spirale inflazionistica senza ricorrere ad un dannoso e inefficace sistema di razionamento e controllo dei prezzi. Ammette che il Piano solleva, tuttavia, una serie di questioni che gli farebbe piacere poter discutere personalmente. Per questo accetta l'invito di Modigliani e propone di incontrarlo il 30 dicembre a Chicago dove Modigliani sarà per la Conferenza dell'American Economic Association.
-
Corrispondenza: Frederick Waugh a Robert Eggert (8-1-1948)
Lettera dattiloscritta (2 pagine) di Frederick Waugh (Council of Economic Advisers) a Robert Eggert (American Meat Institute, Associate Director) nella quale Waugh commenta una lettera, a lui inviata dallo stesso Eggert, di Mr. Drapper al New York Times in merito al Meat Plan proposto da Modigliani, Albert G. Hart e Hans Neisser. La lettera è inviata anche a Modigliani. Waugh dichiara di non condividere le critiche mosse al Piano da Drapper e ritiene che il funzionamento del piano deve essere analizzato sotto il profilo temporale.Ribadisce che nei molti piani in circolazione e anche in quello di Modigliani il principale aspetto critico è dato dall'incidenza della tassa e su come questa viene trasferita. Si tratta di un punto cruciale che deve essere chiarito.
-
Corrispondenza: Albert G. Hart a Ralph Flanders (19-11-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Albert G. Hart (Columbia University) al Senatore Ralph Flanders in accompagnamento al Meat Plan. Hart espone i vantaggi del Meat Plan proposto da Modigliani, al quale egli stesso dichiara di aver contribuito. Ritiene che, aldilà dei vari limiti che possono emergere nei dettagli del piano, esso presenti considerevoli vantaggi rispetto ai sistemi di razionamento e controllo dei prezzi. Hart dichiara di ritenere poco efficace il piano proposto da Flanders di un razionamento senza controllo dei prezzi, perché questo aprirebbe ampio spazio al mercato nero e alimenterebbe la spirale inflazionistica. Sottolinea che il fattore cruciale per la lotta all'inflazione sta nella politica dei redditi. In una nota a fondo pagina lo informa che presto il memorandum sarà ufficialmente presentato al Joint Committee on the Economic Report.
-
Corrispondenza: Franco Modigliani a Charles O. Hardy (16-10-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Franco Modigliani a Charles O. Hardy (membro del Joint Committee on the Economic Report) in accompagnamento al Meat Plan. Nell'invitare Hardy ad esprimere i suoi commenti, Modigliani premette che il Piano è ancora in una forma molto generale e Modigliani lo sta raffinando con l'aiuto di Hans Neisser, Albert G. Hart ed altri membri della Columbia University e della New School for Social Research. Modigliani espone le principali motivazioni che rendono il Meat Plan particolarmente degno di essere preso in considerazione in sede politica e indica il suo principale merito nella possibilità di controllare i prezzi minimizzando le interferenze con la libertà di scelta dei singoli individui. Modigliani informa Hardy che il piano è stato inviato anche al Council of Economic Advisers.
-
Corrispondenza: Albert G. Hart a Theodore W. Schultz (5-10-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Albert G. Hart (Columbia University) a Theodore W. Schultz (Chicago University). Lo informa del Meat Plan esposto pochi giorni prima da Modigliani e gli propone di riparlarne con lui e Chester Davis a margine del prossimo incontro del Committee for Economic Development del quale fa parte anche Hart. Modigliani presenta il Meat Plan come una sorta di via intermedia fra un rigido controllo dei prezzi e una loro libera determinazione da parte delle forze di mercato. Discute l'incidenza del metodo di tassazione previsto dal Meat Plan in termini di effetto reddito ed effetto sostituzione, e indica nell'evasione fiscale l'unico pericolo per il funzionamento del Piano, evidenziando come questo problema sia molto più controllabile rispetto all'insorgere del mercato nero connesso ad un sistema di razionamento e controllo dei prezzi.
-
Corrispondenza: Albert G. Hart a John D. Black (25-11-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Albert G. Hart (Columbia University) a John D. Black (Harvard University) in accompagnamento ad una nuova versione del Meat Plan. Afferma l'importanza di affinare rapidamente il piano e ritiene che l'annuncio della Casa Bianca di voler attuare un programma di controllo sui prezzi e di razionamento non appare molto credibile. Si teme un ritorno al mercato nero come nel 1946. I Repubblicani stanno cercando valide alternative al razionamento e questo impone agli economisti di lavorare seriamente per proporre piani efficaci. Hart dichiara che nella nuova versione del Meat Plan c'è stato un notevole miglioramento sul piano tecnico. L'aspetto più problematico che rimane da risolvere è quello della macellazione da parte delle fattorie. Hart esprime la sua fiducia che se il piano viene presentato nelle sedi opportune esso potrà incontrare l'attenzione dei politici, che potranno facilmente coglierne gli aspetti innovativi. Il principale problema è dunque quello di farsi aprire le porte e per questo chiede a Black di poter usare il suo nome fra quello di altri economisti che pur non aderendo a tutti i dettagli del piano, esprimono il loro accordo sulla sua generale funzionalità.
-
Corrispondenza: Franco Modigliani a Helen Gahagan Douglas (17-12-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Franco Modigliani a Helen Gahagan Douglas (Representative) la quale ha proposto, in un'intervista al New York Times, di ridurre la tassazione sui redditi più bassi, finanziandola con la reintroduzione della tassa sui profitti straordinari. Modigliani le propone di integrare questa idea con il Meat Plan e glielo espone brevemente. Modigliani informa anche Helen Douglas che il Meat Plan, nella sua forma originale, è stato presentato e favorevolmente accolto da alcuni membri del Joint Congressional Committee on the Economic Report e del Council of Economic Advisers. La maggiore obiezione sollevata contro il Piano è la difficoltà nel distribuire il bonus a tutti i cittadini. La proposta di Helen Douglas di un taglio delle tasse ai redditi più bassi potrebbe invece essere accettata. Modigliani propone a Helen Douglas di incontrarsi a Washington il 23 dicembre.
-
Corrispondenza: Theodore W. Schultz a Albert G. Hart (9-10-1947)
Lettera dattiloscritta (3 pagine) di Theodore W. Schultz (Chicago University) a Albert G. Hart (Columbia University) in risposta alla lettera di Hart del 5 ottobre. Schultz informa Hart che ha ricevuto da Marschak una copia del Meat Plan, ma che anche Gale D. Johnson ha elaborato un piano simile e per molto aspetti superiore a quello di Modigliani. Schultz espone varie difficoltà che egli vede nel funzionamento del Meat Plan e nel suo impatto sulla domanda, sulla distribuzione e sui prezzi dei vari generi alimentari. Egli conclude affermando che il piano di Modigliani non sembra in grado di garantire un aumento della produzione disponibile per le esportazioni.
-
Corrispondenza: Albert G. Hart a Theodore W. Schultz, Gale D. Johnson, Jacob Marschak e Franco Modigliani; William S. Vickrey (22-10-1947)
Memorandum dattiloscritto (11 pagine) dal titolo "Emergency Food Policy: Synthesis of the Johnson &Modigliani tax-subsidy schemes. Il memorandum, suddiviso in 11 paragrafi, mette in luce gli elementi comuni al piano di Modigliani e a quello di Gale Johnson, espone i loro meriti rispetto ai sistemi di razionamento e controllo dei prezzi, per il controllo dell'inflazione e il miglioramento dell'allocazione delle risorse. I due piani sono poi fra di loro confrontati sotto il punto di vista fiscale (par. 6-7), nei meccanismi amministrativi e distributivi (par. 8-9), nelle modalità di terminazione dei piani (par. 10) e negli effetti sulle aspettative di consumatori, distributori e produttori (par. 11). In linea generale il giudizio di Hart è nettamente a favore del piano di Modigliani.
-
Corrispondenza: Gale D. Johnson a Albert G. Hart (28-10-1947)
Lettera dattiloscritta (2 pagine) in commento al memorandum "Emergency Food Policy: Synthesis of the Johnson&Modigliani tax-subsidy schemes". Johnson informa Hart di aver redatto il proprio piano in risposta ad una richiesta della Packing Workers Union in vista di una loro audizione presso un grand jury sugli alto prezzo del cibo, ma che tale associazione non lo ha poi adottato. Dopo aver ribadito gli obiettivi del suo piano ed i meriti rispetto ad un sistema di razionamento e controllo dei prezzi, Johson discute a fondo alcune delle critiche mosse da Hart al suo piano. Sottolinea il ruolo della quantità di moneta per il controllo dell'inflazione e l'opportunità di riproporre all'attenzione dell'opinione pubblica il piano per l'imposizione di un coefficiente obbligatorio di riserva del 100 per cento.
-
Corrispondenza: Albert G. Hart a Grover Ensley (9-12-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Albert G. Hart (Columbia University) a Grover Ensley (segretario del Senatore Ralph Flanders) per ricordare l'importanza di prendere in considerazione il Meat Plan, inviato circa dieci prima, al Senatore Flanders. In tale occasione ricorda che molti economisti fra i quali John D. Black, Kenneth Galbraith e vari di Chicago hanno riconosciuto i vantaggi del piano concepito da Modigliani ed hanno contribuito attraverso le loro critiche a migliorarlo.
-
Corrispondenza: Albert G. Hart a E. J. Coil (3-12-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Albert G. Hart (Columbia University) a E.J. Coil (Direttore della National Planning Association), in accompagnamento ad una copia del Meat Plan. Gli chiede di salutargli Theodore Schultz e gli comunica che non potrà andare lui stesso a Washington, ma sarà Modigliani ad esporre il piano.
-
Corrispondenza: Franco Modigliani a John M. Clark (22-11-1947)
Memorandum dal titolo "Meat Plan Memo 2" (8 pagine). Modigliani risponde ad alcune questioni sollevate da John M. Clark (si veda lettera a Clark del22/11/1947) in merito al Meat Plan. Dopo aver ricordato che la principale caratteristica del piano è quella non di aumentare il potere d'acquisto dei consumatori ma di ridistribuirlo, Modigliani discute l'analisi dell'impatto del piano sulla domanda dei diversi generi alimentari da parte delle diverse categorie. A tal fine richiama le stime di Jacob Marschak (The review of economic statistic, febbraio 1943) e sviluppa le funzioni da lui utilizzate per stimare i valori della elasticità dei prezzi al reddito dei due gruppi. Secondo i calcoli di Modigliani il piano dovrebbe trasferire circa 2-2,5 miliardi di dollari ai consumatori non agricoli, causando un aumento dei prezzi di circa il 4.
-
Corrispondenza: Franco Modigliani a John M. Clark (14-10-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) da Alvin Johnson (New school for social research) a Franco Modigliani nella quale Johnson, dopo aver espresso un parere decisamente positivo sul Meat Plan, suggerisce a Modigliani di tener conto che diverse tipologie di carne implicano un consumo di mangimi molto diverso in rapporto al peso finale. Questo suggerimento sarà seguito da Modigliani nella redazione di una seconda versione del Piano.
-
Corrispondenza: Michael Kalecki a Franco Modigliani (28-10-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Michal Kalecki (allora in servizio presso le Nazioni Unite) a Franco Modigliani per ringraziarlo dell'invio di una copia del Meat Plan, che tuttavia egli ritiene fondato su una serie di assunti poco realistici.
-
Corrispondenza: Fritz Machlup a Franco Modigliani (21-11-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Fritz Machlup (John Hopkins University) a Franco Modigliani nella quale Machlup si complimenta non solo del Meat Plan ma soprattutto della eccellente esposizione che egli ne ha fatto intervenendo alla John Hopkins University.
-
Corrispondenza: Franco Modigliani a Jacob Marschak (8-11-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) in cui Modigliani chiede a Jacob Marschak (Università di Chicago, Cowles Commission) di scrivere un commento al Meat Plan da pubblicarsi sul New York Times. Lo informa della risposta negativa avuta da Paul T. Homan alla richiesta di pubblicare un estratto del Meat Plan sull'edizione di dicembre dell'American Economic Review, ormai già impaginato. Homan gli suggerisce piuttosto di pubblicare su una testata ad ampia diffusione come il New York Times o l'Herald Tribune. Modigliani prende contatti con il New York Times (William Lisser), il quale è d'accordo a pubblicare un lungo articolo sulla base di un apposito memorandum. Allo stesso tempo il Times chiede di corredare la presentazione del piano con i commenti di vari economisti. Per questo Modigliani si rivolge a Marschak sia per avere un suo contributo, sia perché rivolga la stessa richiesta a Paul Douglas (Università di Chicago). Altri economisti esterni alla New School for Social Research che sono stati contattati sono Albert G. Hart, Wesley C. Mitchell e John M. Clark della Columbia University.
-
Corrispondenza: Jacob Marschak a Franco Modigliani
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Jacob Marschak a Franco Modigliani nella quale lo ringrazia della sua nota su "Food price policy" che ha trovato molto interessante, e lo informa che anche Gale Johnson e Leo Szilard hanno avanzato proposte simili. Con Gale Johnson Marschak sta cercando di proporre l'idea a Theodore Shultz, mentre Tjalling C. Koopmans ha scritto a Leo Szilard per combinare un incontro a New York con Modigliani.
-
Corrispondenza: Franco Modigliani a Jacob Marschak (21-11-1947)
Lettera dattiloscritta (1 pagina) di Franco Modigliani a Jacob Marschak nella quale Modigliani ringrazia Marschak per l'impegno profuso per diffondere il Meat Plan. Coglie l'occasione per informarlo del suo interesse per l'econometria, della quale sta tenendo un corso. Nel corso ha adottato anche un articolo di Marschak sull'illusione monetaria, che ritiene superiore e molto più utile ai fini applicativi rispetto a molti lavori della Cowles Commission.