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Carteggi vari
Fascicolo Pietro Torrigiani a Francesco Protonotari
Questo fascicolo contiene lettere di Pietro Torrigiani a Francesco Protonotari rigurdanti temi economici e sociali: associazioni operaie, creazione di linee ferroviarie, circolazione dei biglietti delle banche popolari. In questa busta sono contenuti cart
Numero della busta: 146
Documenti presenti nel fascicolo
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Lettera di ringraziamento
Torrigiani ringrazia per aver ricevuto la dozzina di copie del suo articolo. Chiede se, a giudizio del Protonotari, non abbia "accarezzato troppo il concetto delle associazioni operaie".
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Sulla pubblicazione di un libro
Torrigiani riferendosi alla pubblicazione nel "Giornale degli economisti" in Francia della traduzione della parte del libro di Thornton relativo alla "Lega de' mestieri", dice:" mi è stato caro confermarmi nel giudizio fatto da me, ed espresso nel mio articolo... su quelle... fortemente organizzate associazioni".
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Su di alcune difficoltà
Torrigiani parla delle "difficoltà di un raduno per la nostra Società di Economia Politica per la dispersione dei membri". Informa poi di aver "stampato qualche pensiero sull'inchiesta industriale" per l'"Economista d'Italia" e prega Protonotari di leggerlo.
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Su di una ferrovia
Torrigiani propone di trattare "l'argomento della ferrovia Spezia-Parma". Insiste nel chiedere a Protonotari di leggere nell'"Economista d'Italia" il suo concetto per l'inchiesta industriale.
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Su alcuni argomenti da trattare in seno alla Società di economia politica
Torrigiani chiede che nel resoconto della seduta della Società di economia politica vengano messi in rilievo i seguenti punti: 1) la facoltà delle banche di emettere biglietti in circolazione; 2) lo spirito di cui è animata la società contro le tendenze al protezionismo; 3) la proposta di dichiarare nulli gli atti mancanti di bollo.
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Su di un convegno
Torrigiani scrive sulla difficoltà di celebrare un convegno economico a Firenze per quel periodo. Insiste per parlare della ferrovia Spezia-Parma.
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Sulle banche popolari
Torrigiani ricorda la discussione con Protonotari circa la circolazione dei biglietti delle banche popolari. Il conte polacco Cieskovski lamenta l'assenza del Luzzatti, "con il quale disse di trovarsi non solo d'accordo ma di andare oltre. Vale a dire che mentre il nostro collega insisteva sul danno di estendere in fatto la circolazione dei biglietti nel dominio delle banche popolari, non giungeva però al punto di imporre ad esse la proibizione in diritto". Il "signor conte" avrebbe voluto questa proibizione.
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Sul bilancio di agricoltura e commercio
Torrigiani comunica che ha terminato alla Camera la discussione sul bilancio di agricoltura e commercio.
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Sulle bozze del codice civile
Torrigiani ricorda a Protonotari di inviargli quegli spunti di tipo economico che hanno attinenza con le bozze del codice civile.
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Sul credito popolare
Torrigiani chiede informazioni sulla "vita intrinseca delle due maggiori istituzioni di credito popolare", quella di Firenze e di Milano. Sulla banca milanese ha avuto un colloquio con Luzzatti che gli promise di trasmettergli i risultati più recenti.
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Su diverse scuole di pensiero
Scrive Torrigiani: "M'accennavate del modo in cui parecchi scienziati della Germania trattano dell'economia. Quelli che vogliono abbattere la scuola di Smith cercando di collocare l'etica a guida superiore dell'economia politica dimenticano la distinzione vera e proficua che merita la scuola italiana sin dal secolo scorso per armonizzare i principi della nostra con la scienza della filosofia morale". Propone un articolo sull'argomento.
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Su di un pagamento
Torrigiani chiede di essere pagato per dei lavori, dovendo sostenere dei costi.
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Sulle banche popolari di credito
Torrigiani informa che il suo lavoro sulle banche popolari di credito e le cooperative è pronto.