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Archivio della Casa editrice Laterza
Fascicolo Corrispondenza di vari con la Casa editrice Laterza
La busta comprende la corrispondenza di vari con l'editore Giovanni Laterza, dell'omonima Casa editrice, relativamente all'anno 1923. Tra i nomi dei corrispondenti figurano Giustino Fortunato, Maffeo Pantaleoni e Jacopo Tivaroni.
Scheda: 1-709 cc.
Numero della busta: 22
Documenti presenti nel fascicolo
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Sull'opportunità di ripubblicare due volumi di discorsi
Giustino Fortunato ritiene opportuno ripubblicare i due volumi dei suoi discorsi ["Il Mezzogiorno e lo Stato italiano. Discorsi politici (1880-1910)"], cui vorrebbe aggiungere due volumi di pagine di ricordi, il primo già edito, ma fuori commercio e totalmente da rifare. Secondo Fortunato i due volumi sono "importantissimi" in quanto "riprenderebbero di fronte agli altri due le parole, più propriamente l'azione". Chiede ed attende il parere di Giovanni Laterza.
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Questioni ereditarie e proposta di ripubblicazione di due volumi di discorsi
Fortunato discute con Laterza questioni di natura privata: "(...) Se Messenia piange, Sparta non ride! L'aliquota della mia tassa di successione per l'eredità del defunto fratello è accertata al 50, 70 per cento!". Il riferimento è ancora una volta alla vicenda tributaria che aveva coinvolto la Casa editrice Laterza. Il giorno precedente Fortunato aveva appreso da Benedetto Croce del risultato della sentenza emessa in merito ed ora voleva esprimere all'amico editore il suo sostegno morale e materiale, confidando, come Croce, che per superare il momento di difficoltà non sarebbero mancati appoggi e lavoro per la casa editrice. In conclusione della lettera Fortunato chiede all'editore Laterza "se debba o no smettere il proposito" del suo progetto di ripubblicazione dei due volumi di discorsi e di pubblicazione di due ulteriori volumi di ricordi.
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Proposta di pubblicazione
Fortunato ripropone a Giovanni Laterza la ripubblicazione dei due volumi di suoi discorsi ["Pagine e ricordi parlamentari"] cedendone la proprietà a Laterza e di ulteriori due volumi di discorsi da aggiungere ai primi due alle cui spese parteciperebbe a fondo perduto. Informa, inoltre, l'editore di aver ricevuto il catalogo delle pubblicazioni Laterza.
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Sulla proposta di pubblicazione di due nuovi volumi di discorsi
Fortunato sollecita l'editore Giovanni Laterza a prendere una decisione repentina circa la ripubblicazione dei suoi due volumi di discorsi ["Pagine e ricordi parlamentari"], insieme a due ulteriori volumi inediti. Egli, infatti, avverte la stanchezza dovuta all'età ed agli acciacchi di salute.
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Rivelazioni confidenziali
Giustino Fortunato scrive all'editore Giovanni Laterza una lettera intima e confidenziale, in cui gli comunica la consapevolezza di essere ormai sul punto di morire.
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Sollecitazioni per la ristampa dei volumi di discorsi
Fortunato esprime a Giovanni Laterza tutte le sue perplessità circa la mancata risposta dell'editore barese alle sue sollecitazioni di ripubblicare in breve tempo i suoi due volumi di discorsi, in aggiunta ad ulteriori due inediti. Secondo Fortunato Laterza non avrebbe alcuna intenzione di ristampare i suoi volumi, "Pagine e ricordi parlamentari".
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Ancora sulla ripubblicazione dei due volumi di discorsi
Dopo che il ministro Giovanni Gentile ha ordinato come libro di lettura agli insegnanti primari i due volumi dei discorsi di Giustino Fortunato del 1911, l'autore ha ricevuto alcune proposte di ripubblicazione, "Il Mezzogiorno e lo Stato italiano. Discorsi politici (1880-1910)". Queste le considerazioni a proposito espresse da Fortunato: "(...) se uno è sordo alla voce dell'interesse, quell'uno sono io. Tutte le mie stampe mi sono state passive; e in che modo! un centesimo solo, io non ne ho mai intascato. (...) ho pure dei doveri, disgraziatamente, con la Finanza, che se è stata ingorda con voi, è ingordissima con me, avendo le terre esposte al sole e misurate in catasto, ed anche con 13 nipoti, tutti aventi diritto alla mia successione". Nell'anno in cui Fortunato scrive la lettera è ormai settantacinquenne e dichiara ormai di non avere più "nessuna illusione, nessun desiderio di vivere più di quel tanto che ho vissuto fin qui". Prega Giovanni Laterza di dargli una pronta risposta sull'opportunità di ripubblicare per i tipi della casa editrice barese i due volumi dei suoi discorsi.
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Ancora sulla ripubblicazione di due volumi di discorsi
Fortunato contesta l'elevato prezzo a copia proposto da Giovanni Laterza per la ripubblicazione dei due volumi di discorsi, "Il Mezzogiorno e lo Stato italiano. Discorsi politici (1880-1910)": "vera follia degli editori, mentre che il prezzo della carta e della manodopera diminuiscono e debbono diminuire".
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Contrasto con il prezzo di copertina proposto da Laterza
Fortunato continua ad opporsi all'elevato prezzo a copia proposto da Giovanni Laterza per la ristampa dei due volumi di discorsi, "Pagine e ricordi parlamentari". In particolare scrive a Laterza: "(...) alle prese come sono con la Finanza ed anche, ahimé, con i miei conterranei, che mi credon miliardario, sono proprio risoluto di non accettare quella somma".
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Accordi sul prezzo di copertina
Fortunato raggiunge un accordo con Giovanni Laterza sul prezzo di copertina dei due volumi ristampati di discorsi, "Pagine e ricordi parlamentari".
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Accordi con Laterza sulla ristampa dei due volumi di discorsi
Fortunato definisce meglio gli accordi con Giovanni Laterza su tempi e modalità di ristampa dei due volumi di discorsi, "Pagine e ricordi parlamentari"
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Sulla revisione dei due volumi di discorsi
Fortunato precisa all'editore Giovanni Laterza che le modifiche da apportare riguardano solo il secondo volume dei suoi discorsi [Il Mezzogiorno e lo Stato italiano. Discorsi politici (1880-1910), 1911]. In particolare, si tratta dei due discorsi, "Questione meridionale" e "Riforme tributarie". Fortunato vorrebbe che la pubblicazione avesse inizio nel 1924. I due nuovi volumi sarebbero stati quelli che più avrebbero destato la curiosità del pubblico in quanto avrebbero svelato "il dietro le quinte di un deputato meridionale".
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Impegno oneroso
Pantaleoni scrive a Giovanni Laterza e ammette le difficoltà incontrate nella correzione ed ultimazione del lavoro a quattro mani con il professor Romolo Broglio. Il lavoro in questione riguarda il volume "Temi, tesi, problemi e quesiti di economia politica, teorica e applicata".
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Pubblicità alla pubblicazione
Pantaleoni si accorda con Giovanni Laterza circa la pubblicità da riservare alla vendita del volume "Tesi, problemi e quesiti di economia politica teorica e applicata".
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Accordi con Laterza
Romolo Broglio D'Ajano, che ha collaborato con Pantaleoni alla stesura del volume "Tesi, problemi e quesiti di economia politica teorica e applicata", si accorda con Giovanni Laterza su compensi, tempi e modalità di pubblicazione.
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Richiesta di raccomandazione
Il professore Ulderigo Somma, dal 1907 libero docente per titolo, da sei anni insegnante di Economia e di Estimo, chiede a Giovanni Laterza di raccomandarlo presso il ministro Gentile affinché sia eletto preside della Regia Scuola d'Applicazione per gli ingegneri in Bologna, Istituto nel quale aveva già ricoperto la carica di vice-preside nell'anno accademico 1918-1919.