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Archivio della Casa editrice Laterza
Fascicolo Corrispondenza di vari con la Casa editrice Laterza
La busta comprende la corrispondenza di vari con l'editore Franco Laterza, dell'omonima Casa editrice, relativamente all'anno 1952 e limitatamente agli autori il cui cognome inizia per lettera compresa nell'intervallo alfabetico P-R. Tra i nomi dei corris
Scheda: 1-468 cc.
Numero della busta: 105
Documenti presenti nel fascicolo
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Prefazione dedicata ad Angelo Costa
Rossi ribadisce a Franco Laterza la questione della prefazione e gli chiede nuovamente se preferisca che sia scritta da lui o da Salvemini. Nel caso in cui Laterza acconsenta a fargliela scrivere, Rossi intende dedicarla ad Angelo Costa, presidente della Confederazione Generale dell'Industria. Inoltre nella prefazione intende spiegare la ragione della dedica ponendola in relazione alla decisione di pubblicare la raccolta dei suoi articoli sulle industrie monopolistiche parassitarie in Italia: dopo aver letto la confutazione del detto Costa alle critiche mosse il 28 novembre passato dal senatore Benton alle industrie e dopo aver letto il discorso dello stesso Costa pronunciato il 4 dicembre al Congresso Interno degli Industriali svoltosi a New York, in cui avrebbe affermato non esserci in Italia industrie monopolistiche e che nei pochi casi in cui sarebbero stati forse possibili dei sopraprofitti di monopolio lo Stato li avrebbe eliminati. La raccolta è dedicata a Costa per contrastare quelle sue affermazioni. Quanto alla scelta del titolo, Rossi torna ad insistere su "Settimo: non rubare" [1952]: "E' duro, ma corrisponde al tornio di tutto il libro e secondo me sarebbe molto più produttivo di titoli più perbenino come "Le industrie parassitarie", "I grandi monopoli"; "I baroni delle industrie'".
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Sul titolo della raccolta di articoli di E. Rossi
Rossi discute ancora con Franco Laterza del titolo da dare alla sua raccolta di saggi, "Settimo: non rubare". Egli preferirebbe un titolo come "Ladri e baroni" o "Tempo di rubare", piuttosto che i troppo ermetici "I piatti sul tavolo" oppure "Finanza e occultismo", che "corrispondono troppo poco al contenuto del libro".
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Scelta finale del titolo
Ernesto Rossi conferma a Franco Laterza la sua predilezione per il titolo "Settimo: non rubare" e per la dedica ad Angelo Costa, presidente della Confederazione Generale dell'Industria.
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Copertina della raccolta d'articoli di E.Rossi
Ernesto Rossi chiede a Franco Laterza di poter inserire sulla copertina del libro, "Settimo: non rubare", una fascetta con sopra riportate le denominazioni di alcune industrie parassitarie ed enti speciali trattati nei suoi articoli. Ne cita alcuni: Edison, Ente Risi, Eridania, Federconsorzi, Ina, Saim.
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Sulla prefazione di Settimo: non rubare
Ernesto Rossi torna a chiedere all'editore Franco Laterza se preferisca che la prefazione al suo libro, "Settimo: non rubare", sia firmata da lui o da Gaetano Salvemini.
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Confronto sul titolo dell'ultimo lavoro di Ernesto Rossi
Rossi discute ancora con Franco Laterza sul titolo da dare al suo lavoro sulle industrie monopolistiche, "Settimo: non rubare".
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Saggio sull'IRI e sull'industria italiana
Ernesto Rossi informa Franco Laterza che il professore Guido Calogero avrebbe scritto una recensione del suo libro, "Settimo: non rubare" sul Times. Nel frattempo Rossi annuncia di essere impegnato nel completamento di un saggio sull'IRI e sull'industria italiana per la Cornell University Press (Ithaca, New York), da pubblicare nella Collezione delle Inchieste sulla situazione in Francia e in Italia finanziata dalla Rockefeller e diretta da Mario Einaudi, di cui è stato già pubblicato il primo volume col titolo "Comunism in Western Europe". Rossi presenta in questi termini il suo saggio: "è molto tecnico e molto arido. Dà la più completa informazione sulla storia e l'attività dell'IRI. Ho potuto utilizzare oltre alle mie relazioni della Commissione Economica all'Assemblea Costituente, le relazioni parlamentari, le relazioni IRI, Finsider, Finmeccanica e diversi rapporti riservati. Ho ottenuto anche molti dati richiesti all'Ufficio Studi dell'IRI".
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Invio nominativi per copie omaggio del volume "Settimo: non rubare"
Rossi comunica a Franco Laterza i nominativi cui inviare la copia omaggio del suo lavoro, "Settimo: non rubare". Tra di essi figurano i nomi di Mario Einaudi, Guido Calogero, Gaetano Salvemini.
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Invio copie di "Settimo: non rubare"
Rossi richiede a Franco Laterza nuove copie del suo libro da donare ad amici e conoscenti, "Settimo: non rubare".
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Prime reazioni alla pubblicazione di Ernesto Rossi
Rossi informa e commenta con Franco Laterza le prime reazioni suscitate dalla pubblicazione della sua raccolta di articoli sulle industrie monopolistiche, "Settimo: non rubare": "Avrà già letto, credo, l'acido articoletto in cui i signori della Confindustria se la riprendono anche con l'editore su "L'Organizzazione industriale". Sono dei veri pachidermi!". Rossi aveva fatto inviare la copia gratuita del suo libro ai suoi amici, tra cui Mario Einaudi, Gaetano Salvemini, Guido Calogero. Gli elenchi completi sono presenti nelle due lettere precedenti a questa, datate rispettivamente Roma, 10 febbraio-21 febbraio 1952 (ivi, cc. 426-431).
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Recensioni sul lavoro di E.Rossi
Rossi informa Franco Laterza sulle diverse recensioni dedicate alla sua ultima pubblicazione, "Settimo: non rubare". Tra le altre cita quella di Gino Luzzatto, pubblicata su "Mondo Economico", 29 marzo 1952; quella "fin troppo elogiativa" di Aldo Garosci, pubblicata sull'ultimo numero di "Il Mondo", quella di Vittorio Foa su "L'Avanti" e di Gaetano Salvemini su "Il ponte".
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Polemica con la Confindustria
In considerazione del grande successo avuto dalla pubblicazione della sua raccolta di articoli, "Settimo: non rubare", Ernesto Rossi propone a Franco Laterza di ristampare il volume, aggiungendovi un paio di righe nella prefazione "per divertirmi - dice - a prendere in giro l'organo della Confindustria", la quale due mesi prima aveva commentato come la dedica fosse "mediocrissima trovata per cercare di dare più largo circuito ad una pubblicazione che non potrà averne".
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Sul problema dei trusts e delle holdings
Rossi scrive a Franco Laterza che vorrebbe approfittare della ristampa della sua raccolta di articoli per aggiungervi due altri scritti, "Il consigliere delle famiglie" e "I topi nel formaggio". Aggiungerebbe volentieri anche un terzo scritto "I cinque grossi", già pubblicato su "Il Mondo" del 13 maggio: "Specialmente quest'articolo (in cui esamino, sulla base delle ultime relazioni, la situazione dei cinque maggiori gruppi monopolistici, Edison, Fiat, Snia Viscosa, Montecatini, Pirelli), potrebbe servire bene a chiudere il libro con una visione panoramica per meglio impostare il problema del controllo dei trusts e delle holdings".
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Confronto con l'editore Laterza
Rossi ritorna a confrontarsi con l'editore Franco Laterza sull'opportunità di pubblicare l'articolo "I cinque grossi" sui cinque principali gruppi monopolistici dell'industria italiana (Edison, Fiat, Snia Viscosa, Montecatini, Pirelli), che permetterebbe di mettere al centro dell'attenzione pubblica il problema del controllo dei trusts.
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Confronto con l'editore Laterza
Rossi ritorna a confrontarsi con l'editore Franco Laterza sull'opportunità di pubblicare l'articolo "I cinque grossi" sui cinque principali gruppi monopolistici dell'industria italiana (vedi cc. 440-443).
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Premio Viareggio
Rossi informa Franco Laterza di aver presentato il suo lavoro, "Settimo: non rubare", al Premio Viareggio e... "se son rose fioriranno".
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Pubblica "disamministrazione" italiana
Rossi comunica a Franco Laterza che ha deciso di scrivere un libro "sulla nostra pubblica disamministrazione", "Lo Stato industriale" e che intende pubblicarlo con la Casa editrice Laterza.
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Lavoro sulla "disamministrazione pubblica" in Italia
Rossi sente il bisogno di scrivere una seconda lettera a Franco Laterza, a distanza di un giorno dalla precedente, sul progetto di stesura di un nuovo libro sulla "disamministrazione" pubblica in Italia.
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Reazione del presidente della Commissione Camerale d'Industria A. Costa
Rossi segnala a Franco Laterza "una divertente lettura del dott. Angelo Costa a pagina 4 dell'ultimo numero di "Epoca", n. 96 sul mio libro, "Settimo: non rubare": un'indicazione bibliografica e documentaria utile a ricostruire la nuvola di polemiche che sollevò la pubblicazione di Ernesto Rossi agli inizi degli anni Cinquanta.
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Scelta del titolo del nuovo lavoro di E.Rossi
Rossi propone come titolo al nuovo volume sui limiti e i problemi della pubblica amministrazione, "Lo Stato industriale", "Il cavallo di Ciolla", che, come egli stesso spiega a Franco Laterza nella lettera, non è tratto da alcuna citazione di Aristotele o San Tommaso, bensì un modo di dire popolare toscano, per indicare cosa o persona affetta da molti malanni. Poiché, tuttavia, conviene sulla difficoltà d'interpretare tale detto, cercherà un'alternativa.
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Accordi con Laterza
Rossi si accorda con Laterza su tempi e modalità di stesura e correzione del suo nuovo lavoro sui limiti e sui difetti della pubblica amministrazione, "Lo Stato industriale".
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Invio di due articoli
Rossi informa Laterza di avere pronti due articoli per la nuova pubblicazione. A questa lettera seguono due brevi cartoline postali inviate da Roma e datate 7 novembre 1952 e 9 dicembre 1952 (ivi, cc. 462-466) di scarso rilievo.