Fondata nel 1910, eretta a ente morale nel 1911, l'azione dell'ANIMI fu diretta fin dall'inizio all'istruzione, alla formazione culturale, all'assistenza delle popolazioni del Sud dell'Italia, al sostegno e alla promozione di attività economiche. Biblioteche e circoli culturali furono aperti fin dal primo anno di attività, il primo asilo nel 1911; nello stesso periodo fu promossa dall'ufficio economico dell'ANIMI la costituzione di cooperative di pescatori e poi fu organizzata l'esportazione di prodotti agricoli meridionali all'estero. L'attività propriamente scolastica dell'Associazione iniziò nel 1921 con l'istituzione, con decreto legge del 28 agosto, dell'Opera contro l'analfabetismo. Tale decreto delegava all'ANIMI il compito di provvedere all'istruzione degli adulti analfabeti in Calabria, Basilicata, Sicilia e Sardegna. Cominciò così la gestione di scuole serali per adulti, di corsi pomeridiani e festivi per le donne e di alcune scuole diurne rurali da far funzionare nei piccoli centri, o itineranti che seguissero gli alunni-pastori nei loro spostamenti (la scuola itinerante sull'Aspromonte). Nel 1923 vennero affidate all'ANIMI 229 scuole statali rurali a scarso rendimento. L'attività dell'Associazione non si limitò alla gestione delle scuole proprie o dello Stato, essa si occupò direttamente della disastrosa situazione dell'edilizia scolastica e fu di stimolo all'intervento dello Stato in questo campo. Accanto all'attività scolastica venne portato avanti un programma sanitario grazie al quale furono aperti laboratori diagnostici, colonie antimalariche, antitubercolotiche e antitracomatose, e furono promossi studi contro la malaria, il bottone d'oriente, l'anchilostomiasi. Negli asili i bambini trovavano cibo e cure materiali e, spesso, gli stessi asili diventavano luogo di formazione anche per i familiari adulti. Successiva nel tempo, ma non secondaria per importanza, l'attività rivolta alla valorizzazione del patrimonio artistico e archeologico del Mezzogiorno e in genere della sua cultura e delle sue tradizioni. L'attività archeologica iniziata con la costituzione della "Società Magna Grecia" nel 1920, coinvolse personalità come Paolo Orsi, Ugo Rellini, Pirro Marconi, Quintino Quagliati, Edoardo Galli, e ottenne notevoli risultati finanziando scavi, promuovendo studi e pubblicazioni. Ricordiamo qui la scoperta di Hipponion (Vibo Valentia) nel 1921, del tempio di Apollo Aleo presso Cirò, gli scavi di Sibari nel 1928 e nel 1932, gli scavi nel 1925 e nel 1927 del tempio delle "Tavole Palatine" a Metaponto, gli scavi di Velia, le scoperte dello Heraion del Sele nel 1934, le campagne condotte a Taranto nel 1921 e 1924, la scoperta dell'abitato troglodita a Peschici nel 1931. In Sicilia sono da ricordare le campagne di Himera, Leontini, Agrigento e gli scavi di Sant'Angelo di Muxaro. Importantissima fu l'attività editoriale conseguente e complementare all'attività di promozione degli scavi. I risultati dell'attività archeologica furono pubblicati negli atti della Società Magna Grecia, in alcuni volumi della Collezione Meridionale diretta da Umberto Zanotti Bianco, ma anche nell'Archivio Storico per La Calabria e la Lucania. Da segnalare la creazione nel 1931 della sezione bizantina medioevale della Società Magna Grecia, l'attività della quale è ben documentata nell'archivio fotografico. Negli anni cinquanta fu riorganizzata l'attività dell'ANIMI in campo scolastico e fu richiamato a seguirla Giuseppe Isnardi già direttore dell'Ufficio regionale ANIMI per l'Opera contro l'Analfabetismo. Oltre agli asili e alle scuole delle colonie sanitarie permanenti, l'Associazione istituì la scuola agraria di Falerna, il Convitto scuola per ex poliomelitici a Pizzo Calabro, lavorò moltissimo nel campo della educazione degli adulti, organizzò corsi di formazione soprattutto in zone agricole economicamente depresse in collaborazione con la Cassa per il Mezzogiorno. Nel Molise unì all'attività formativa il sostegno alle attività economiche fornendo assistenza tecnica alle cooperative agricole. Gestì per alcuni periodi Centri di formazione per adulti e anche centri sociali (Partinico), continuò la collaborazione con enti italiani e stranieri come la Croce Rossa, o l'Aiuto svizzero all'Europa. Continuarono le attività in campo sanitario, l'Istituto diagnostico di Reggio Calabria, le colonie sanitarie e gli ambulatori. Continuò anche l'attività editoriale nel campo degli studi meridionalistici e vengono pubblicati negli Atti della Società Magna Grecia i risultati delle campagne archeologiche svolte prima della guerra alle foci del Sele. Nel 1946 era morto Gaetano Piacentini, il Consigliere delegato del Comitato esecutivo, che aveva gestito l'ordinaria e anche la straordinaria amministrazione dell'ANIMI permettendole di attraversare indenne periodi molto difficili seguendo da vicino tutte le sue numerosissime attività. La sua morte non portò però i cambiamenti che avvennero dopo la morte di Umberto Zanotti Bianco nel 1963. Umberto Zanotti Bianco era diventato, molto prima di esserne presidente, l'animatore infaticabile dell'Associazione oltre che abilissimo tessitore di contatti. Alla sua morte molti progetti in corso furono interrotti, e dal 1965 l'Associazione iniziò lentamente la dismissione delle attività assistenziali, educative e sanitarie, privilegiando le attività culturali, di studio e ricerca nelle quali è tutt'ora impegnata. (Fonte: www.archividelnovecento.it)
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Bibliografia: L'Associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d'Italia nei suoi primi cinquant'anni di vita, Roma 1960. Per una storia dell'Associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d'Italia (1910-2000).