L'Archivio centrale dello Stato (ACS) è istituzionalmente preposto alla conservazione e alla valorizzazione, sotto il profilo culturale, dei documenti di rilevanza storica non più utili ai fini amministrativi, prodotti dagli organi centrali dello Stato (Presidenza del consiglio dei ministri, Ministeri, organi consultivi e giurisdizionali), a eccezione dei complessi documentari del Parlamento, del Ministero degli affari esteri e delle Forze armate, che vengono, invece, conservati dagli stessi organi produttori nei propri archivi storici. La documentazione conservata presso l'Archivio Centrale dello Stato consiste di circa 430.000 pezzi: dagli originali delle Leggi e dei Decreti dello Stato (1861-1988) alle inchieste parlamentari (fine '800 e primo '900); dai pareri del Consiglio di Stato (1848-1920) agli atti di governo e ai decreti registrati presso la Corte dei conti; dalle carte della Real Casa e della Presidenza del consiglio dei ministri (1876-1976) ai documenti dei ministeri; dalla documentazione della Corte di cassazione di Roma e della Suprema Corte a quella dei Tribunali militari. Sotto la dizione "Archivi fascisti" si conservano, inoltre, le carte della segreteria particolare di Mussolini (1922-1945) e del Partito nazionale fascista. Un'importante raccolta di carteggi di personalità del mondo politico, militare, artistico e culturale, dal periodo risorgimentale ai giorni nostri si è venuta a formare, nel tempo, presso l'ACS e costituisce, oggi, una delle serie più pregiate dell'Istituto.
Indirizzo: Piazzale degli Archivi, 27
CAP: 00144
Luogo: Roma
Regione: LAZIO
Contatti: Tel 06-54548487 Fax 06-5413620 e-mail acs@archivi.beniculturali.it
Sito: https://acs.cultura.gov.it/