La biblioteca del Collegio Capizzi di Bronte, organizzata come "tempio del sapere", raccoglie quasi tutte le opere che costituivano la cultura umanistica del secolo XVIII. Rimasta chiusa per oltre quarant'anni, è stata riaperta al pubblico da alcuni decenni. Questo prezioso patrimonio è opera di Ignazio Capizzi, fondatore del Collegio. Quando nel 1767, per ordine di Ferdinando III, i Gesuiti vennero cacciati dalla Sicilia, mentre tutti facevano a gara per impossessarsi dei loro beni demaniali, il Capizzi ottenne in dono numerosi volumi confiscati nelle biblioteche palermitane della Compagnia, preziosissimo patrimonio librario, parte del quale è oggi custodito nella biblioteca del suo Collegio. Col passare degli anni gli scaffali della biblioteca si sono arricchiti con libri, in particolare, dell'ottocento, fra cui nel 1847 un tomo del Cantù e, nel 1850, la Storia ecclesiastica in 12 volumi legati in 4°, comprata a Napoli. Nel 1864, il catalogo composto dal bibliotecario, Gaetano Meli, numera 7.622 volumi, posti in due stanze in scaffali di legno tuttora esistenti. Oggi gli scaffali, colmi di oltre 21 mila volumi, tra testi scientifici, letterari, filosofici e teologici, offrono preziose edizioni di grandissimo interesse rendendo una evidente testimonianza del grado di cultura raggiunto nella vita del Collegio. La biblioteca del Real Collegio Capizzi contiene inoltre un archivio storico di inestimabile valore, in cui si possono trovare volumi e manoscritti dei maggiori economisti siciliani. Il materiale trattato non risulta essere organizzato in un fondo.
Indirizzo: Corso Umberto, 334
CAP: 95034
Luogo: Bronte
Regione: CATANIA
Contatti: Tel. 095-691008