L'origine dell'Archivio di Stato di Palermo risale al periodo preunitario e precisamente al 1814, anno della sua istituzione. Con la nascita del Regno d'Italia si accresce notevolmente ed è oggetto di un'ampia opera di riorganizzazione e inventario. L'Archivio possiede numerosi fondi che conservano la documentazione prodotta dalle istituzioni del Regno di Sicilia a partire dal XII secolo fino alla soppressione della monarchia siciliana nel 1816. Da quella data raccoglie le carte del governo luogotenenziale, del periodo rivoluzionario del '48, dell'amministrazione postunitaria. Oltre la documentazione delle autorità pubbliche è numeroso il materiale appartenuto a soggetti privati quali le corporazioni religiose, famiglie e notai. Possono risultare interessanti per la storia del pensiero economico le carte degli enti che si occupavano direttamente di questioni economiche come l'Istituto d'Incoraggiamento e la Direzione centrale di statistica. Tra gli archivi di famiglie e persone si considera particolarmente degna d'attenzione la sottoserie di manoscritti di Gian Domenico Romagnosi contenuti all'interno della serie "Carte Cattaneo" del Fondo Crispi. L'Archivio di Stato di Palermo è suddiviso in due sezioni ubicate in edifici monumentali nel centro storico della città che prendono i nomi di "Catena" e "Gancia" dalle due antiche chiese a loro attigue.
Indirizzo: Corso Vittorio Emanuele, 31
CAP: 90133
Luogo: Palermo
Regione: SICILIA
Sito: https://saassipa.cultura.gov.it/istituto/contatti/