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ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI

Guida archivistica alle carte e alle corrispondenze degli economisti italiani


ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI





Gasparo Scaruffi nacque il 17 maggio 1519 a Reggio Emilia da una ricca famiglia di mercanti. Non si hanno notizie dei suoi studi; si sa soltanto che nel 1525, scomparso il padre Antonio, i cinque fratelli Scaruffi si associarono ed esercitarono l'arte dei banchieri (campsores).
Dal 1547 fu saltuariamente saggiatore alla zecca del Comune di Reggio Emilia. Nel 1550 fu inviato a Mantova per dimostrare al Cardinale Ercole Gonzaga che il valore dell'oro contenuto nello scudo reggiano era maggiore di quello nominale e successivamente fu inviato per motivi analoghi dal governatore di Parma Ottavio Ferro.
Nel 1552 (per un periodo d'incerta durata) assunse l'incarico di condurre la zecca di Reggio Emilia, il che a quel tempo non costituiva una carica pubblica. Nel corso della sua vita tuttavia egli ricoprì vari uffici pubblici: dal 1560 come membro dei Quaranta, poi come tesoriere del Comune e infine, nel 1575, come membro del Consiglio degli Anziani.
Gasparo Scaruffi, che nel 1555 aveva diviso il suo patrimonio da quello dei suoi fratelli, fu arrestato nel 1566 per il mancato pagamento di debiti, ma dopo pochi mesi trascorsi in carcere riprese le sue attività. Nel 1568 avanzò senza successo al Duca di Parma, al Duca di Mantova ed al Re di Spagna una proposta di riforma monetaria finalizzata ad accrescere le loro entrate fiscali, sull'incremento delle quali egli richiedeva il pagamento di una percentuale a lui ed ai suoi eredi.
Le vicende professionali e gli incarichi pubblici assunti da Scaruffi lo misero in stretto contatto con i problemi causati dall'elevato numero di zecche, ciascuna regolata con norme particolari che stabilivano diversi contenuti aurei delle monete nelle diverse città, e dalle conseguenti differenze tra il valore nominale e il valore intrinseco delle diverse monete. Egli maturò quindi l'idea di proporre una radicale riforma monetaria, estrinsecata ne L'Alitinonfo (pubblicato nel 1582 a Reggio Emilia per i tipi Bartoli), dal greco "vero lume", opera scritta tra il 1575 e il 1579. In quest'opera Scaruffi proposte di assumere un'unità monetaria unica (la lira imperiale) della quale tutte le altre monete dovevano costituire un multiplo o un sottomultiplo; propose di stampare su ogni moneta il suo valore in termini di lire imperiali, il contenuto d'oro ed il suo rapporto con l'unità di peso (la libbra della zecca bolognese); propose inoltre una regolamentazione delle zecche e la perfetta uniformità monetaria in tutto il mondo da ottenersi attraverso l'istituzione di una zecca universale.
Nel 1582 fu ancora conduttore della zecca di Reggio Emilia; morì due anni più tardi, il 20 settembre 1584.

Bibliografia essenziale sul pensiero economico di G. Scaruffi
  • A. Balletti, Gasparo Scaruffi e la questione monetaria nel secolo XVI, in "Atti e Memorie della R. deputazione di storia patria per le provincie modenesi", Modena, 1883, serie III, vol. I, pp. 1-224; rist. Bologna, 1963.
  • F. Ferrara, Della moneta e dei suoi surrogati. Prefazione al vol. VI, serie II della Biblioteca dell'Economista, Torino, 1857, pp. LXIV-LXVII; rist. in Opere complete, Roma, 1961, vol. V.
  • U. Gobbi, L'economia politica negli scrittori italiani del secolo XVI-XVII, Milano, 1889.
  • A. Graziani, Le idee economiche degli scrittori emiliani e romagnoli sino al 1848, in "Memorie della R. Accademia di scienze, lettere ed arti", Modena, 1893, serie II, vol. IX, pp. 425-613.
  • A. Graziani, Nota in Economisti del Cinque e Seicento, a cura di A. Graziani, Bari 1913, pp. 383-386.
  • O. Nuccio, Gasparo Scaruffi: un progetto di unificazione monetaria internazionale, in Il pensiero economico italiano. 2.2. Le fonti (1450-1750). Dall'umanesimo economico all'economia galileiana, Sassari, Gallizzi, 1992, pp. 939-990.
  • G. Pecchio, Storia della economia pubblica in Italia, ossia epilogo critico degli economisti italiani, preceduto da una introduzione, Lugano 1829; seconda edizione 1832, pp. 69-80.
  • U. Ricci, Gasparo Scaruffi, in Palgrave's Dictionary of Political Economy, 1899.
  • C. Supino, La scienza economica in Italia dalla seconda metà del secolo XVI alla prima del XVII, Torino, 1888, pp. 59-60, 63, 64.

Biografia a cura di Manuela Mosca


Opera Discorso sopra le monete e della vera proporzione tra l'oro e l'argento  

in Scrittori classici italiani di economia politica, a cura di Pietro Custodi, Parte antica, Tomo II, Milano, Stamperia e fonderia di G.G. Destefanis, 1804, pp. 71- 322 (1579)

Opera L'Alitinonfo di messer Gasparo Scaruffi Regiano per fare ragione e concordanza d'oro e d'argento che servira in universale tanto per provedere agli infiniti abusi del tosare e gustare monete, quanto per regolare ogni sorte di pagamenti e rudurre anco tutto il mondo ad una sola moneta  

in Economisti del cinque e seicento a cura di Augusto Graziani, Bari, Laterza & Figli, 1913, pp. 1-140. (1582)



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Documento Gasparo Scaruffi e la questione monetaria nel secolo XVI

Si tratta del manoscritto originale dell'opera stampata.

Scheda del documento  

Documento Gasparo Scaruffi e la questione monetaria nel secolo XVI di Andrea Balletti. Opera premiata dalla R. Accademia de' Lincei nella seduta reale del 19 dicembre 1880

Bozze di stampa con correzioni autografe di Andrea Balletti. L'opera venne stampata a Modena, Tipografia di G.T. Vincenti e Nipoti, 1882. Argomenti trattati: Capitolo I: Stato di Reggio sul principio del secolo XVI-Origini della famiglia Scaruffi-Nascita di Gasparo-Morte di suo padre, Capitolo II: Gian Maria Scaruffi ed i suoi fratelli-Giovinezza di Gasparo Scaruffi, Capitolo III: La zecca di Reggio-Gasparo Scaruffi saggiatore-Ambascerie a Mantova ed a Parma-La condotta della zecca, Capitolo IV: Il conte Alfonso Estense Tassoni governatore di Reggio-Gasparo Scaruffi si divide dai fratelli-Entra a far parte dei consigli della Città-Altre circostanze-Sua prigionia, fallimento e compromesso, Capitolo V: Le proposte fatte ai Duchi di Parma, di Mantova e al Re di Spagna-Il Conte Alfonso Estense Tassoni lascia il governo di Reggio-Gasparo Scaruffi va ambasciatore a Ferrara-Altri uffici pubblici affidatigli-Torna ambasciatore a Ferrara-Proposito di scrivere il libro sulle monete, Capitolo VI: Due scritti inediti dello Scaruffi intorno alle monete-Nuove cariche-Un'altra ambasceria-La pubblicazione dell'Alitinonfo, Capitolo VII: Cenni sulle condizioni monetarie dell'Antichità e del Medio Evo, Capitolo VIII: La scienza delle monete nel Medio Evo, Capitolo IX: La moneta-Idee fondamentali di Gasparo Scaruffi, Capitolo X: Sistema monetario proposto da Gasparo Scaruffi, Capitolo XI: Ordinamento delle zecche, Capitolo XII: La zecca universale, Capitolo XIII: Un dubbio intorno all'Alitinonfo-La Breve Instruttione-Le considerazioni di Bernardino Pratisuoli, Capitolo XIV: Gasparo Scaruffi e Prospero Clemente-Le statue di Ercole e Lepido-Lelio Orsi-Gasparo Scaruffi in famiglia-Suoi matrimoni-I figli suoi-Sua morte.

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Documento Note Archivio Scaruffi

Si tratta di vari documenti, tra cui l'albero genealogico Scaruffi Baldolcelli, note e appunti manoscritti di Balletti relativi a Scaruffi, nonché trascrizioni (non di mano di Balletti) di lettere del periodo 1551-1584, tra cui quelle di Gasparo Scaruffi dirette ad Alfonso e Francesco Gonzaga. Sono presenti anche quattro lettere (1880-1882) di Celeste Malagoli (archivista del Comune di Novellara), incaricato di inviare a Balletti le copie conformi delle lettere di Scaruffi all'indirizzo dei conti Francesco ed Alfonso Gonzaga di Novellara. Presenti inoltre copie degli atti di battesimo ("Pro praefectus Baptisterii Regii Lepidi") dei figli di Gasparo Scaruffi. In allegato 17 carte con appunti di Balletti relativi a nomi di monete. Le ricerche di documentazione, che Balletti effettuò presso l' Archivio del Comune di Novellara (alcune lettere inedite), l' Archivio del Pio Conservatorio della Concezione (ricerche nell'archivio ancora prima che fosse ordinato dal conte Ippolito Malaguzzi) e presso l'archivio di Parma, furono condotte principalmente per scrivere il capitolo sulle origini della famiglia Scaruffi e sulla vita di Gasparo.

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