A Federico Caffè sono associati 5 documenti nel sito ASEE:
ISTITUTO Archivio storico della Banca d'Italia
FONDO Fondo "Banca d'Italia" - Sottofondo "Direttorio Einaudi"
FASCICOLO Fascicolo CAB, AC, AE, AF, AI" Sottofascicolo"Caffè Federico
(1 documento)
ISTITUTO Biblioteca del Dipartimento di Economia - Università di Napoli Federico II
FONDO [fondo non indicato]
FASCICOLO Fascicolo Bertolino Alberto
(3 documenti)
ISTITUTO Biblioteca del Dipartimento di Economia - Università di Napoli Federico II
FONDO [fondo non indicato]
FASCICOLO Fascicolo Bousquet George Henry
(1 documento)
Documento Corrispondenza: Alberto Bertolino a Federico Caffè (08-04-1975)
La lettera inviata da Alberto Bertolino a Federico Caffè, datata Firenze l'8 aprile 1975, contiene informazioni riguardo vecchie partecipazioni giornalistiche dei due corrispondenti: Bertolino, nel ricercare appunti sul sindacalismo - argomento da lui trattato sulla rivista "Il Ponte" nel 1945 con lo pseudonimo di 'il renaiolo' - si imbatte in un vecchio numero del "Nuovo Risorgimento" di Bari, in cui era contenuto un apprezzato articolo di Caffè, affiancato da altri stimati nomi della cultura italiana, tra i quali viene ricordato Vittorio Fiore.
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Documento Corrispondenza: Alberto Bertolino a Federico Caffè (25-06-1976)
La lettera, inviata da Firenze il 25 giugno 1976 da Alberto Bertolino a Federico Caffè, contiene sinceri apprezzamenti per il lavoro di Caffè "Keynes e i suoi contemporanei", al quale si riconosce il merito di aver suscitato rinnovato interesse sui rapporti tra il "Trattato della moneta" e la "Teoria generale dell'occupazione, dell'interesse e della moneta", contribuendo ad una più piena considerazione degli apporti dell'economista inglese alla teoria economica. Tale giudizio va letto anche in relazione alla tardiva integrazione dei principi keynesiani nel pensiero economico italiano.
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Documento Corrispondenza: Alberto Bertolino a Federico Caffè (18-01-1977)
In questa lettera del 18 gennaio 1977, inviata da Firenze a Federico Caffè, Alberto Bertolino commenta il volume dell'economista abruzzese "Un'economia in ritardo": ritiene ampiamente documentata l'accusa di trasformismo rivolta alla contemporanea politica economica; Bertolino si chiede però in che misura questa cattiva prassi sia dovuta alla politica, naturalmente ambigua e faziosa, e in che misura invece agli "scribacchini accademici", gli studiosi, definiti secondo una colorita espressione keynesiana. Proprio la maggior parte di questi ultimi, secondo Bertolino, piuttosto che alla cura della verità sembra essere dedita alle speculazioni nella "borsa" dell'alta cultura, a dispetto del carattere, dell'autonomia intellettuale e del senso di responsabilità.
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Documento Lettera di Bousquet a Caffè
Lettera manoscritta, in francese, su carta intestata della Facoltà di Diritto di Algeri ed inviata da Bousquet a Caffè il 22 febbraio 1955. Bousquet si congratula con Caffè per la sua nomina a professore presso la Facoltà di Giurisprudenza di Bologna (in realtà riceve la riconferma dell'incarico per il terzo anno consecutivo). Il resto della lettera sembra essere una risposta ad una richiesta di informazioni bibliografiche (probabilmente francesi) riguardo l'economia del benessere:su questo argomento, in quegl'anni, Caffè ha pubblicato articoli, curato una raccolta di saggi e redatto proprio la voce "Economia del benessere" nel Dizionario di economia politica, edito a Milano da Comunità. Bousqet informa Caffè di materiale riguardante l'economia pura presente nella Biblioteca universitaria di Algeri (alla quale dice di aver lasciato il suo fondo Pareto); consiglia un articolo ormai introvabile pubblicato sulla rivista "Metroeconomica" di Emilio Fossati; fa con discrezione presente che in suo lavoro dal titolo "Istituzioni di scienza economica" esiste un capitolo intitolato "Il benessere e la sua misura", aggiungendo che a tale lavoro aveva fatto allusione Arthur Pigou nel suo volume "Economia del Welfare", senza però rendergliene il giusto merito. A tal proposito, in conclusione, Bousquet lamenta una certa indifferenza nel mondo accademico nei suoi confronti, atteggiamento che lo ha spinto ad occuparsi di studi orientalistici. Il suggerimento bibliografico di Bousquet relativo al suo capitolo dal titolo "Il benessere e la sua misura" non è stato da Caffè raccolto ed escluso dalla bibliografia che segue la voce da lui curata nel Dizionario di economia politica, edito da Comunità e curato da Claudio Napoleoni.
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Documento Corrispondenza: Federico Caffè a Antonio D'Aroma (22-12-1953)
Federico Caffè scrive a D'Aroma di essere restato "lietamente stupito" nell'apprendere che Einaudi ha trovato il tempo di leggere la sua breve nota bibliografica sul problema della disoccupazione nella letteratura straniera. Caffè invia due sue pubblicazioni a D'Aroma, pregandolo di valutare se sia o meno il caso di farne avere una copia a Einaudi.
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