Home >
Elenco istituti >
Biblioteca del Dipartimento di Economia - Università di Napoli Federico II >
Allocati - Broggia
Fascicolo Quaderni a cura di Antonio Allocati
Il fascicolo si compone di 13 quaderni che raccolgono le prime trascrizioni fatte da Antonio Allocati delle opere di Broggia conservate presso la Biblioteca Nazionale di Napoli. Spesso i brani sono riassunti da Allocati, con appunti e note di lavoro. Di m
Scheda: 1-675 cc. nr. fascicolo 13
Numero della busta: 2
Documenti presenti nel fascicolo
-
Lettere di Broggia a terzi [minuta di Allocati]
Il quaderno contrassegnato da Allocati come n. 1 contiene la copia manoscritta di Allocati di lettere di Broggia indirizzate a vari personaggi. Di alcune c'è la corrispondente copia dattiloscritta nella busta 1, di cui si dà fra parentesi indicazione della segnatura. Le lettere sono, nell'ordine: a Fontanesi, 21 marzo 1752, cc. 2-7v (vedi 1.5.3); a Fontanesi, 11 aprile 1752, cc. 9-18 (vedi 1.5.4); la sola indicazione di una minuta di lettera al vescovo di Melfi, 15 aprile 1752, c. 18; a Fontanesi, 23 maggio 1752, 18-21v (vedi 1.5.6); a Fontanesi, 22 giugno 1752, cc. 22-23v; a Bucci, 8 luglio 1752, cc. 22v-23v (vedi 1.8.1); a Benedetto XIV, agosto 1752, c. 24-24v; a Gian Francesco Muratori, 8 agosto 1752, cc. 24v-26; a Costantini, 17 aprile 1753, cc. 26-27v; ad anonimo, 23 dicembre 1758, c. 27v; a Fogliani, 2 luglio 1759, cc. 28-33; a Fontanesi, senza data, cc. 33v-35; una "memoria consegnata" a Federico Villaroe sulla moneta d'oro in Sicilia, gennaio 1761, cc. 35v-39. I brani originali sono talvolta riassunti da Allocati e numerose sono le sue note sia al testo sia come appunti di lavoro per le trascrizioni. Alla c. 33 Allocati annota che nella busta XXI, 17 un foglietto ottocentesco riporta lo schema dei capitoli della parte I della "Vita civil economica" e che un altro foglietto ottocentesco compendia una lettera di Muratori a Broggia senza data.
-
Lettere di Broggia a terzi [minuta di Allocati]
Il quaderno è contrassegnato da Allocati come n. 1 bis. Contiene la copia manoscritta di Allocati di lettere di Broggia indirizzate a vari personaggi. Di alcune c'è la corrispondente copia dattiloscritta nella busta 1. Le lettere sono nell'ordine: al Principe di Belmonte Ventimiglia, 9 aprile 1763, cc. 2-4v; un accenno ad una memoria a Tanucci trascritta però nel quaderno 10 (2.13.12); a Fontanesi, 16 agosto 1764, cc. 5-5v (1.5.8); a Fontanesi, 30 ottobre 1764, cc. 5v-14v; a Fontanesi, senza data, ma una nota allegata di Allocati (all. A, mm.70x105) ) ipotizza il 1765, cc. 14v-19v; a Fontanesi, 26 marzo 1765, pubblicata da Ajello (vedi nota bibliografica), cc. 20-39v. La copia manoscritta di quest'ultima lettera continua nel quaderno 1 ter (2.13.3).
-
Lettere e spezzoni integrativi [minuta di Allocati]
Questo quaderno è contrassegnato da Allocati col n. 1 ter. Esso contiene il prosieguo della trascrizione, già iniziata rispettivamente nei quaderni n. 1 bis e n. 8 (cfr. 2.13.2 e 2.13.10), di una lettera a Fontanesi del 26 marzo 1765 e di una lettera a Muratori del 29 marzo 1746 che, inedite negli anni in cui Allocati stava conducendo le sue ricerche su Broggia, furono poi pubblicate nel 1978 da Ajello. Vi si trova poi la trascrizione delle risposte di Broggia ad alcuni dei quesiti di Fontanesi sul suo Trattato dei tributi, che dettero poi luogo ad una pubblicazione di Allocati. Infine viene riportato l'inizio della lettera di Broggia al principe di Belmonte Ventimiglia del 9 aprile 1766 (cfr. 1.8.4).
-
I tre rilevanti benefici : moneta d'oro, conservazione dei pani, la popolazione di Ustica [minuta di Allocati]
Questo quaderno è contrassegnato da Allocati con il n.2. Contiene la trascrizione di uno scritto inedito di Broggia che tratta di "tre rilevanti benefici" di "grande vantaggio e utilità della Sicilia" (cfr. 1.8.2 e 1.11.1). Il primo riguarda la moneta d'oro siciliana, detta onza, che per legge doveva essere coniata in oro a 22 carati ed era ancorata alla doppia. Pesava infatti i due terzi di quest'ultima e aveva il valore di 30 carlini mentre quella valeva 45 carlini. All'inizio del 1758 si scoprì che gli appaltatori della Zecca fraudolentemente avevano proceduto al suo conio con una caratura diversa da quella ufficiale, con una perdita di valore, e cioè con una svalutazione della moneta, del 6-7 per cento. Si pensò che questa fosse la causa del generale innalzamento dei prezzi alle importazioni verificatosi in quel periodo e si maturò il convincimento che vi si dovesse porre rimedio restituendo alle monete in circolazione il valore originario ripristinando in esse le caratteristiche di legge. Operazione costosa, prima di procedere alla quale due ministri della Giunta, il Fiscale Corazza ed il giudice Villaroé, vollero acquisire il parere di Broggia il quale, dopo aver chiesto al Viceré Fogliani il suo assenso ad intervenire nella questione, e dopo lungo studio, espose loro la sua convinzione che il rincaro dei prezzi delle merci d'importazione fosse da addebitarsi alle guerre tra Francia e Inghilterra, unica e vera causa di tale rincaro. Perché altrimenti tutte indistintamente le merci avrebbero subito un aumento. Il secondo "beneficio" riguarda la conservazione del grano. A questo proposito Broggia, ritenendo utile l'adozione della stufa dell'Intieri, ne dà notizia in via privata ad un suo amico, il sig. Colonnello d. Antonio de Zunica, cavaliere spagnuolo e procuratore generale del duca d'Alba. Il terzo "beneficio" riguarda il ripopolamento di Ustica, oggetto di una memoria di Broggia in cui egli traccia le linee guida di un piano di ripopolamento dell'isola, deserta a causa delle continue incursioni dei pirati barbareschi. Secondo Broggia gli incentivi promessi dal Governo sono assolutamente insufficienti ad invogliare le famiglie a trasferirsi sull'isola. La via è quella di concedere lo sfruttamento dei terreni dell'isola, contro il pagamento al Governo di un "tenue censo", ad un privato capitalista o "impresario", autorizzandolo a stipulare liberamente dei contratti con i coloni di cui, peraltro, si addosserebbe il mantenimento e la sistemazione sull'isola. Inoltre tale "impresario" dovrebbe realizzare delle opere di difesa ad evitare scorrerie da parte dei pirati. Broggia presentò la sua memoria al marchese Tanucci il quale a sua volta la sottopose alla "Segreteria d'Azienda". Qui venne approvata e rimessa al "Tribunale...della Camera di Palermo" che pure dette la sua approvazione. Insomma, come scrive Ajello, il "progetto...fu adottato dal governo, fu promosso mediante la pubblicazione di alcuni bandi, entrò in fase avanzata d'esecuzione, [ma] fallì subito dopo tragicamente". Ciò perché l'impresario, disapplicando il bando, preferì risparmiare sulle spese per la difesa, e la colonia da poco insediatasi fu "assalita da' barbari e sopraffatta".
-
Memoria sul soggetto di ciò che egli ha travagliato...; La vita civil economica [varie versioni, minuta di Allocati]
Il quaderno è contrassegnato da Allocati come n. 3. Si riscontra una copia manoscritta, ma incompleta, della "Memoria sul soggetto di ciò che egli ha travagliato" (vedi 1.10.2 per il dattiloscritto completo e 2.13.13 per la copia manoscritta delle parti mancanti); una versione della "Vita civil economica" con il seguente complemento del titolo: O sia il vero essere del sapere. Parte prima che contiene il misto della nobiltà in uno e in tutto il più che si può, delle parti economiche, politiche e militari (cc.47-93); Del lusso più nocevole allo stato ed al commercio e dei suoi rimedi (cc. 93-169); una ulteriore versione della "Vita civil economica" (cc. 169-237) e il Libro secondo [della stessa] che contiene le idee e altre convenienze di simile vita, che si rilevano da un utilissimo esame sui fatti ed esempi di varie nazioni (c. 239) che continua nel quaderno 4 (2.13.6).
-
La vita civil economica [varie versioni e scritti vari, minuta di Allocati]
Il quaderno è contrassegnato da Allocati come n.4. Contiene la continuazione de "La vita civil economica", Libro secondo, cc. 3-7v; "La vita civil economica" datata 1 marzo 1754, cc. 8-10 (vedi 1.9.2); "La vita civil economica", Parte prima, cc. 10v-11v; "I commerci delle genti" (da B.N.Na XXI 17), cc. 12-27v (riassunto da Allocati, l'originale consta di 601 p., con il seguente frontespizio depennato "parte seconda che contiene dei commerci privati e tratta delle fatiche, industrie private e ricchezze, merito vero delle fatiche e industrie stesse. Della coltivazione delle arti e prima dell'agricoltura, delle arti meccaniche, delle arti liberali, del commercio mercantile, della nautica"; il libro primo si intitola: "Della fatica ed industria privata. Quanto necessarie siano alli Stati. Che senza di esse li medesimi tosto perirebbero. E che su di esse debbesi stabilire tutta politica la felicità [sic] e quella di tutti i commerci sia privati che pubblici". Allocati annota, c. 13, che alla pag. 261 dell'originale c'è un altro frontespizio "La coltivazione del commercio di N.N. e null'altro e alle cc. 29-48v ne prosegue, riassumendola, la trascrizione, indicando il titolo completo "La coltivazione del commercio. Che cosa si debba intendere per questo titolo e quale sia il suo fine essenziale. Di quanta importanza e utilità sia la cura che si prende il principe di promuovere il commercio"); segue uno scritto senza titolo su Pantelleria, cc. 49-64v, in margine al quale Allocati annota "pubblicarla come è qui trascritto, settembre '64" e che in un foglietto allegato alla c. 64 (mm.95x145) data come successivo al 1758 (vedi anche 2.13.10); "La vita civil economica", Parte che contiene la coltivazione delle arti e professioni tutte. La marina. L'agricoltura. Il commercio mercantile, cc.65-98; "I commerci delle genti" (da B.N.Na XXI 18), cc. 98v-108v; "La vita civil economica" ossia il vero essere del sapere e del potere. "Si contengono qui i primi sbozzi , i quali fatti nei primi anni mancano di stile di metodo e di altro. Ma ci sono nel rozzo cose assai buone degne da mettersi in miglior ordine e in miglior stile e metodo" [1744], cc. 109-115v; segue "Del paracorpo ossia trincera mobile", cc. 116-119v e "La gloria di guerra, ossia la disciplina e perizia militare promossa nella generalità dei sudditi", cc. 119v-121v, che continua nel quaderno n. 5 (2.13.7); alla c. 236 allegate 5 c. (all.A) con il seguente dattiloscritto "La gloria della guerra. A Sua Eccellenza il signor marchese della Sambuca Cavaliere della chiave d'oro e Gentiluomo di camera di S.M. Lettera prefatoria e dedicatoria dell'autore". Molti brani degli scritti sono riassunti da Allocati. Talvolta c'è l'indicazione della data in cui Allocati ha lavorato agli scritti contenuti nel quaderno. Allegati 5 cartoncini mm. 100,5X150 (all. B) con appunti di lavoro di Allocati.
-
[Scritti vari, minuta di Allocati]
Il quaderno è contrassegnato da Allocati come n.5. Contiene la continuazione de "La gloria di guerra", cc.2-7 (vedi 2.13.6) ; "Efficacissime norme intorno allo spurgo generale di cui per necessità bisogna onninamente servirsi per render del tutto libera una qualche città dopo che avesse sofferto il contagio, come sarebbe quella di Messina", cc.7-9v; "La riforma della Dogana di Napoli e dei suoi dazi", cc.10-29; "Ragioni per le quali chiaramente si dimostra quanto sarebbe necessario che onninamente qui in Napoli ed in tutte le provincie s'abolisse il dazio d'estrazione per motivo delle manifatture...", c.16v, di cui Allocati riporta solo il titolo, annotando che è identica alla memoria pubblicata da Dal Pane nel volume su Genovesi; "Le risposte ai quesiti del Fontanesi", cc.17-24v, pubblicate da Allocati nel 1978; "Della pubblica carità verso delle vedove e pupilli", Napoli 1753, cc.24v-29v, per cui Allocati annota "numerosissime le citazioni dal Vangelo e S. Paolo ed anche da altri apostoli (es. S. Giacomo)"; "Il ristoro della Pantelleria", cc.29v-39v: un appunto di Allocati su un foglietto (all.A alla p.30, mm. 82X200), indica questa versione del "Ristoro" del settembre 1757 come incompleta rispetto a quella del dicembre 1757 pubblicata da Dal Pane; continua nel quaderno n.6 (2.13.8). Molti brani degli scritti sono riassunti da Allocati. Talvolta c'è l'indicazione della data in cui Allocati ha lavorato agli scritti contenuti nel quaderno.
-
[Scritti vari, minuta di Allocati]
Il quaderno è contrassegnato da Allocati come n. 6. Contiene la continuazione de "Il ristoro della Pantelleria", cc. 1-20v (vedi 2.13.8); la sola indicazione di un'altra versione del "Ristoro della Pantelleria", c. 40v, non trascritta, di cui Allocati annota che, tranne qualche variante di forma, è la medesima della precedente, ma con data settembre 1757; "Del lusso che allo stato ed al commercio è più nocevole e dei suoi rimedi. Parte prima", cc. 21-33v; La coltivazione del commercio. Parte seconda", cc. 34-37v. La c. 38 è bianca. Molti brani degli scritti sono riassunti da Allocati.
-
[Appunti di lavoro - minute di Allocati]
Questo quaderno è contrassegnato da Allocati con il n. 7 e contiene la trascrizione, da lui fatta nel periodo 2 luglio 1958 - 21 agosto 1958, di passi tratti da più manoscritti di Broggia conservati nella Biblioteca Nazionale di Napoli. Dalle annotazioni di Allocati, sembra di capire che tali manoscritti trattino vari argomenti, e cioè: a) Venezia, carente militarmente, ma industriosa e ricca commercialmente, anche grazie alla sua localizzazione geografica. Le osservazioni di Broggia su Venezia come potenza militare nascono, secondo Allocati, dalla lettura di un testo di Nani, anche se il suo pensiero se ne discosta poi in parte (cfr. cc. 1 e 3v); b) il problema dei porti franchi (cc. 4-5 e 30v-35), che non giovano al commercio tanto è vero che, cita Allocati, "le più floride nazioni e specialmente gli inglesi pongono i dazi, ed anzi pesantissimi, su quelle merci idonee a sopportarli, senza pertanto pregiudicare il commercio", mentre Livorno col suo porto franco non arricchisce né l'Italia, né la Toscana (cc. 4-5); c) il commercio, che ha, così come ogni professione, delle logiche interne che dovrebbero essere conosciute e seguite da coloro che lo esercitano (c. 12); d) gli ecclesiastici (c. 29); e) il contrabbando (c. 31); f) riflessioni critiche sul pensiero di Cicerone, Aristotele, Platone, Saavedra (cc. 17v-24v); g) la Francia che, stanca di guerre, rivolge dei consigli a Ludovico XIV, suo re (cc. 25-26v); h) la controversia tra gli speziali di medicina e i droghieri sulla necessità per questi ultimi di possedere le prescritte licenze per la vendita di prodotti medicamentosi (cc. 27-30); i) Le infrastrutture necessarie al commercio (cc. 35v-38v).
-
[Appunti vari - minuta di Allocati]
Questo quaderno è contrassegnato da Allocati con il n. 8 e contiene la trascrizione, da lui fatta nel periodo 7 settembre 1958 - 28 settembre 1958, di passi tratti da manoscritti di Broggia conservati nella Biblioteca Nazionale di Napoli. Nella c.1 Allocati completa gli appunti sulle infrastrutture necessarie al commercio iniziati nel quaderno precedente (cfr. 2.13.9 cc. 35v-38v). Nelle carte successive Allocati trascrive minute varie di Broggia sui seguenti argomenti: a) il commercio interno ed i mali che affliggono l'agricoltura (cc. 1v-3v); b) le colonie e lo schiavismo (cc. 3v-4v); c) la storia delle monete (cc. 5-6v); d) osservazioni di Tito Livio, Erodoto, Aristotele (c. 7); le monete immaginarie e l'aggio (cc. 10-14v). Nelle carte 15-20 vi è la trascrizione degli argomenti delle diciannove Lettere salutari che Broggia asserisce di aver scritto per confutare le tesi di Ascanio Centomani e Giuseppe Aurelio Di Gennaro (cfr. 1.3.5). Nel quaderno si trova, inoltre, parte di una lettera di Muratori a Broggia del 27 febbraio 1746 (cc. 21-24), poi dattiloscritta da Allocati (cfr. 1.6.13) e pubblicata da Campori, nonché uno scritto sulla Pantelleria che Allocati riassume (cc. 24v-28v) poiché si ripromette di farvi cenno in una nota al "trattatello trascritto nel quaderno n. 4" (v. 2.13.6) e non può, a questo scopo, servirsi dell'originale "lungo e inutilmente prolisso". Le cc. 29-31, infine, sono la trascrizione parziale di una memoria, quasi per intero copiata nel quaderno n. 11 (v. 2.13.13), di attribuzione incerta (cfr. 1.11.3). Nel titolo, infatti, l'estensore appare essere un tal canonico Giovan Battista Maxucco, il quale si rivolge al Supremo Tribunale del Reale Patrimonio in difesa degli abitanti di Pantelleria, vessati dai pesanti tributi imposti loro dal feudatario dell'isola. Secondo un'annotazione di Allocati, però, lo scritto potrebbe essere dello stesso Broggia, anche se successivamente egli sembra cambiare parere scrivendo (v. 1.11.3 c. 6) che "lo stile...induce a respingere l'idea".
-
La coltivazione del commercio ossia l'abbondanza del peculio procurata allo Stato (Palermo)
Questo quaderno è contrassegnato da Allocati con il n. 9. Esso contiene la trascrizione fedele di passi tratti da un manoscritto originale di Broggia, custodito nella Biblioteca Comunale di Palermo e pervenuto ad Allocati nella copia fatta eseguire dal prof. Domenico De Marco, cui egli fa riferimento, rifacendosi alla segnatura originale, come al manoscritto n. 113 (cfr. 2.14.1). La scelta di determinati brani è probabilmente dovuta al fatto che Allocati pensava di poterli poi utilizzare a fini di pubblicazione. Essi riguardano essenzialmente il commercio estero, i cambi, il porto franco. Di alcuni capitoli del manoscritto Allocati da la semplice indicazione del titolo accompagnato da brevi riflessioni.
-
La coltivazione del commercio - La vita civil-economica - Memoria [minuta di Allocati]
Quaderno, contrassegnato da Allocati con il n. 10, in cui questi continua la trascrizione, iniziata nel quaderno precedente, di scritti di Broggia scelti dal manoscritto 113 (cfr. 2.13.11 e 2.14.1). Sui manoscritti 114 e 115 (cfr. 2.14.2 e 2.14.3) vi sono, invece, solo delle brevi indicazioni consistenti essenzialmente nei titoli dei relativi capitoli accompagnati, se del caso, da rapide annotazioni (cc. 6v-12). Nel quaderno è contenuta poi la trascrizione di una parte di una lettera al marchese Tanucci con la quale, sembra di capire, Broggia chiede il suo interessamento perché una sua richiesta di pensione inoltrata due anni prima vada a buon fine. Ciò si evince dal testo di una lettera di Broggia al principe di Belmonte del 9 aprile 1763 (cfr. 2.13.2 cc. 1-3v).
-
[Scritti vari, minuta di Allocati]
Il quaderno è contrassegnato da Allocati come n.13. Contiene le trascrizioni manoscritte dei brani della "Memoria sul soggetto di cui egli ha travagliato" che mancavano alla trascrizione del quaderno n. 3 (vedi 2.13.5 e 1.10.2 per il dattiloscritto completo), cc. 2-33; la trascrizione dell'"Isola di Pantelleria", cc. 35-74v, che completa quella del quaderno n. 4 (vedi 2.13.6); trascrizione manoscritta di "Esposizioni ed istanze che si fanno e si umiliano...", cc. 76-87v (vedi 1.11.3). Le carte 74-87v sono aggiunte al quaderno. La c. 1 contiene appunti di lavoro di Allocati sulle opere pubblicate di Broggia; le cc. 40-42v, che interrompono il testo su Pantelleria, contengono appunti di Allocati tratti dal volume "Cenno storico delle accademie fiorite nella città di Napoli", di Camillo Minieri Riccio; la c. 75 contiene appunti sui manoscritti riguardanti Pantelleria e su "Esposizioni ed istanze".