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Fondo "Centro per gli studi sullo sviluppo economico"
Fascicolo Claudio Napoleoni, lezioni
Il fascicolo contiene sette lezioni tenute da Claudio Napoleoni presso la Scuola del centro per gli studi sullo sviluppo economico della Svimez tra il maggio e l'ottobre 1958. Le lezioni vertono su disparati argomenti: alcune di carattere storico, riguard
Scheda: 180 cc. nn. nr. fascicolo 18
Numero della busta: 456
Documenti presenti nel fascicolo
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Lezione "Programmazione lineare"
La lezione, tenuta nell'ottobre del 1958 da Claudio Napoleoni presso la Scuola del Centro per gli studi sullo sviluppo economico della Svimez, esprime la fondamentale importanza della programmazione matematica nel procedimento dell'analisi economica. La programmazione lineare permette di esprimere in termini di funzione matematica uno dei problemi principali della teoria economica: la necessità di massimizzare di certi fini subordinatamente alla disponibilità di risorse date.
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Osservazioni conclusive sulla struttura e i problemi dell'economia italiana
La lezione, tenuta da Claudio Napoleoni presso la Scuola del centro per gli studi sullo sviluppo economico, traccia per linee generali un quadro dell'economia italiana alla fine degli anni Cinquanta. Napoleoni sottolinea che, superata da ormai un decennio la fase della ricostruzione e vissuta la stagione dell'accelerato sviluppo, l'economia italiana si presenta adulta ma con numerose e problematiche questioni aperte. Tra i tanti nodi vengono evidenziate le differenze tra l'economia di iniziativa privata e l'economia di matrice pubblica, le disparità tra aree sviluppate del paese e aree sottosviluppate, le difficoltà del settore agricolo a darsi un meccanismo di funzionamento economicamente razionale, l'arretratezza di alcuni settori industriali o terziari, la disoccupazione ancora presente, la difficoltà politica nel gestire i grandi gruppi d'interesse industriale e finanziario, le organizzazioni sindacali e le tradizionali resistenze corporativistiche. Napoleoni presenta lo schema Vanoni, elaborato nel 1954, come una dimostrazione teorica della possibilità per l'Italia di superare in dieci anni i problemi derivanti dalla disoccupazione e dall'arretratezza del Mezzogiorno; ma sottolinea come lo schema sia solo un esempio teorico che nulla vale senza la volontà politica di affrontare tutte le suddette questioni in un ottica di sviluppo piuttosto che nell'ottica del mantenimento delle posizioni consolidate.
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Lezione "Keynes"
La lezione su Keynes tenuta da Claudio Napoleoni alla Scuola del centro per gli studi sullo sviluppo economico ricalca l'impostazione del capitolo dedicato all'economista inglese nel suo volumetto sul pensiero economico del '900, edito da Einaudi. Napoleoni divide la trattazione in tre sezioni: la teoria, la politica economica e le conclusioni critiche. Introduce l'argomento teorico partendo dalla legge di Say, illustrando la questione del rapporto tra risparmio e investimento e quello dell'occupazione nella teoria pre-keynesiana; conclude il capitolo esponendo gli aspetti inerenti investimenti e risparmi in Keynes e la teoria dell'occupazione dello studioso inglese. Il secondo capitolo relativo alla politica economica ha come nodo centrale quello della spesa pubblica; l'argomento è completato da tre appendici: il moltiplicatore, l'influenza keynesiana sulla politica commerciale e un caso di applicazione della teoria keynesiana (Stati uniti 1933-45). L'ultimo capitolo consiste in una riflessione critica sul pensiero keynesiano che si conclude con la considerazione che il modello del teorico inglese è applicabile in una situazione di forte accumulo di risparmio e di scarse occasioni d'investimento nella situazione d'equilibrio; caso contrario a quello delle economie sottosviluppate, dove la tendenza al risparmio è necessariamente minima e insufficiente a coprire le esigenze di investimenti per lo sviluppo economico.
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Lezione "Storia dell'industria italiana dal primo dopoguerra alla vigilia della II guerra mondiale"
La lezione, tenuta da Claudio Napoleoni tra il 12 e il 16 settembre 1958 presso la Scuola del Centro per gli studi sullo sviluppo economico della Svimez, verte sulla storia dell'industria italiana tra le due guerre. Napoleoni divide il periodo in esame in cinque intervalli cronologici, operando ulteriori suddivisioni separando le trattazioni dei vari comparti industriali. Il primo intervallo è rappresentato dalla crisi post bellica e dall'avvento del fascismo; segue un periodo di normalizzazione tra 1922 e 1926, a cui si aggiungono gli anni della stabilizzazione monetaria fino al 1929; gli anni dal 1930 al 1937 sono quelli della crisi che preludono all'ultima fase, dal 1936 al 1940, quella delle corporazioni, dell'autarchia e della preparazione alla guerra.
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Lezione "Modello di Harrod"
Il 18 giugno 1958 Claudio Napoleoni tiene una lezione sui modelli macroeconomici per la Scuola del centro per gli studi sullo sviluppo economico e a questa data probabilmente si riferisce il testo che illustra il modello di Harrod. Napoleoni procede definendo dapprima il coefficiente di capitale, lo ipotizza costante nel tempo, poi definisce il concetto di propensione al risparmio, ritenuta costante di anno in anno, per poi passare alla dimostrazione della condizione di equilibrio. Al testo sono allegati esercizi.
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Lezione "L'analisi delle interdipedenze strutturali"
La lezione sull'analisi delle interdipendenze strutturali è stata tenuta da Claudio Napoleoni presso la Scuola della Svimez nel luglio 1958. Lo stesso Napoleoni nel testo sottolinea come l'analisi delle interdipendenze strutturali abbia lo scopo di mettere in luce i legami di dipendenza che esistono tra i vari settori produttivi di un sistema economico e di misurare l'entità delle ripercussioni su tutta l'economia di un mutamento che avvenga in un punto qualsiasi di essa. L'argomento viene diviso da Napoleoni in tre sezioni.
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Lezione "Storia dell'industria italiana dal primo dopoguerra alla vigilia della seconda guerra mondiale"
La lezione di storia dell'industria italiana dal 1900 alla fine della prima guerra mondiale fu tenuta da Claudio Napoleoni nel settembre 1958. La trattazione è divisa in due parti, la prima dedicata agli anni fino allo scoppio della prima guerra mondiale, nella quale si analizza lo sviluppo singolare dei comparti industriali italiani negli anni dell'espansione; nella seconda parte si analizza la situazione industriale in uno stato di economia di guerra.