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Fondo "Banca d'Italia" - Sottofondo "Direttorio Einaudi"
Fascicolo Fascicolo "Bab, Bac, Bad"; Sottofascicolo "Bachi Riccardo
Il fascicolo contiene corrispondenza intercorsa tra il 1944 ed il 1950 tra Einaudi e Riccardo Bachi. Si segnalano le lettere relative alla ri-edizione a cura di Bachi di un libro pubblicato nel 1638 dal rabbino veneziano Simone Luzzatto, e due lettere inv
Scheda: nr. fascicolo 1 sotofascicolo 4
Numero della busta: 2
Nota bibliografica: Simone Luzzatto, "Discorso circa il stato de gl'Hebrei et in particolar dimoranti nell'inclita città di Venetia", Venezia, 1638
Documenti presenti nel fascicolo
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Corrispondenza: Riccardo Bachi a Luigi Einaudi (28-09-1944)
Bachi ringrazia Einaudi della lettera del 23 luglio. Egli ha appreso con soddisfazione che Einaudi ha potuto continuare l'attività universitaria in un luogo dove trova cospicuo materiale di studio, perfettamente aggiornato. Egli al contrario confessa di avere a sua disposizione solo tre riviste inglesi, e di aver potuto seguire le pubblicazioni di Einaudi acquistando "The Economist" di seconda mano. Bachi trova interessante l'idea suggerita da Einaudi di serbare sistematica memoria dei dati relativi all'azienda agricola che suo figlio conduce con altri tre compagni: Bachi conserverà i dati, ma teme che la monografia che se ne potrebbe redigere non possa avere un "significato rappresentativo generale" perché l'azienda è piccola e le condizioni organizzative sono molto particolari. Bachi ha potuto constatare come sia veritiera l'affermazione di Galiani, secondo cui l'agricoltura è la più aleatoria delle produzioni. Tra le altre esperienze che Bachi sta osservando, quella che lo colpisce di più è la mobilità ed imprevedibilità dei prezzi. Per quanto riguarda i suoi progetti per il futuro, Bachi ha intenzione di pubblicare insieme al figlio uno studio sull'economia, sociologia, politica ed altri aspetti della vita in Palestina, studio che sarà pubblicato anche in francese. Bachi pubblicherà anche un altro libro: una riedizione di un libro ispirato alla dottrina mercantilistica, scritto da un rabbino veneziano, Simone Luzzatto, nel 1638, di cui curerà l'edizione ed il commento scientifico [Sull'argomento si veda anche la lettera del 7 gennaio 1945 e quella del 10 aprile 1945, sintetizzate in questo fascicolo, NDR].
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Corrispondenza: Riccardo Bachi a Luigi Einaudi (7-01-1945)
Bachi scrive a Einaudi sulla riedizione del libro di Simone Luzzatto, scritto nel 1638. Bachi avrebbe bisogno di molti libri, che in Palestina non si trovano, tra cui i "Principi di economia finanziaria" di de Viti de Marco, "Discorso sulla grandezza della città" di Giovanni Botero e "Studio su Botero" di Mario Einaudi, edito da Giulio Einaudi. Bachi ha dato incarico alla dott.ssa Ratti di procuragli copia di questi libri, e, nel caso non li trovasse, le ha consigliato di rivolgersi a Einaudi [Sull'argomento si veda anche la lettera del 28 settembre 1944 e quella del 10 aprile 1945, sintetizzate in questo fascicolo, NDR].
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Corrispondenza: Luigi Einaudi a Riccardo Bachi (10-04-1945)
Einaudi riferisce a Bachi di aver ricevuto con enorme ritardo le lettere del 28 settembre e del 7 gennaio [sintetizzate in ASE in questo fascicolo, NDR]. Einaudi racconta al suo corrispondente dei mesi trascorsi in Svizzera e del suo rientro in Italia. Riguardo la pubblicazione del libro di Luzzatto, lo studio su Botero che Bachi cerca non è stato scritto da suo figlio ma da Mario De Bernardi, e Einaudi si augura che la dott.ssa Ratti ne trovi una copia.
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Corrispondenza: Riccardo Bachi a Luigi Einaudi (10-07-1945)
Bachi informa Einaudi sulla triste sorte toccata al collega Renzo Fubini. Arrestato a Torino nel 1943, fu deportato in Germania, e "da allora non se ne è più saputo nulla. come è accaduto a milioni di povere persone". Bachi aveva tentato invano di salvarlo, procurandogli un permesso di immigrazione in Palestina. Nel prosieguo della lettera Bachi riferisce a Einaudi di aver scritto alla Direzione dell'Istruzione Pubblica, chiedendo di essere richiamato in servizio l'anno successivo (a.a. 1945-46), ma le difficoltà, aggiunge Bachi, sono molte.