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Fondo "Banca d'Italia" - Sottofondo "Direttorio Einaudi"
Fascicolo PES-ET-EY-EZ", sottofascicolo "Pesenti
Il fascicolo contiene la corrispondenza tra Pesenti ed Einaudi tra il 1945 ed il 1951. Interessante la corrispondenza che riguarda la costituzione della rivista "Critica Economica" e due lettere di Einaudi sull'imposta sui frutti dei titoli azionari (lett
Scheda: nr. fascicolo 4 sotofascicolo 4
Numero della busta: 23
Documenti presenti nel fascicolo
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Corrispondenza: Luigi Einaudi a Antonio Pesenti (12-03-1945)
Einaudi comunica a Pesenti di aver ricevuto un pro memoria sull'imposta sui frutti dei titoli azionari e sugli interessi dei titoli di Stato. Tra gli istituti finanziari che vorrebbero partecipare al buon esito del prestito è diffusa la preoccupazione circa la tassabilità dei nuovi buoni del Tesoro, attraverso l'imposta cedolare. A Einaudi pare che questa preoccupazione sia fondata, ed essa può provocare un grandissimo danno al buon esito del prestito. Einaudi prega quindi Pesenti, Ministro delle finanze, di emanare una interpretazione ministeriale o di considerare la convenienza di una modifica legislativa che chiarisca il punto.
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Corrispondenza: Luigi Einaudi a Antonio Pesenti (29-05-1945)
Einaudi scrive a Pesenti, Ministro delle finanze, in merito all'imposta terrena e sui fabbricati. Imporre l'obbligo di dichiarazione per i piccoli agricoltori e per i piccoli proprietari di fabbricati avrebbe come conseguenza l'aumento del reddito degli azzeccagarbugli e degli scrivani, classe la cui fortuna non coincide con quella del Paese. Einaudi suggerisce di esentare queste categorie. In tal modo la dichiarazione unica potrebbe entrare in attuazione senza disturbare un numero strabiliante di contribuenti e senza pesare troppo sulla capacità di lavoro dei funzionari del Ministero. Una volta che la dichiarazione sia entrata nelle abitudini dei contribuenti e dei funzionari, si potrebbe estendere l'obbligo della dichiarazione.
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Corrispondenza: Luigi Einaudi a Antonio Pesenti (14-04-1946)
Einaudi respinge l'invito rivoltogli da Pesenti di partecipare al Consiglio direttivo della rivista "Critica economica". A tal proposito Einaudi ricorda che tempo addietro accettò insieme a Croce e a Paratore di figurare nel Comitato direttivo della rivista "Città libera". Non avendone però realmente preso parte, si ritirò dal Comitato subito dopo la pubblicazione del primo numero della rivista. Così fecero anche Croce e Paratore. Einaudi ritiene invece interessante l'idea di scrivere personalmente, o con persone con le quali si trova in perfetta armonia, un intero fascicolo che uscirebbe con la consueta numerazione, ma con la dicitura "Quaderno compilato da Luigi Einaudi". Ciò avverrà quando Einaudi avrà materiale interessante da pubblicare.
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Corrispondenza: Antonio Pesenti a Luigi Einaudi (17-04-1946)
La lettera di Einaudi del 14.04.1946 [presente in sintesi in questo fascicolo, NDR] ha rafforzato il proposito di Pesenti di non ricorrere ad un Comitato direttivo di comodo: la rivista [Critica economica, NDR] uscirà con il nome del solo Pesenti come Direttore responsabile. Pesenti concorda sull'utilità dei quaderni, cioè di numeri della rivista diretti da Einaudi o da altri che intendessero dare un loro contributo. Naturalmente Pesenti prevede che sarà necessario un po' di tempo perché ci sia materiale sufficiente su cui lavorare, a meno che Einaudi non disponga di collaboratori pronti e disposti ad offrire i loro lavori come articoli.
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Corrispondenza: Antonio Pesenti a Luigi Einaudi (14-01-1947)
Pesenti chiede ad Einaudi di aderire alla rivista "Critica economica". Fedele al suo programma, la rivista non tratta solo di argomenti teorici ma anche di problemi concreti e vitali per la rinascita dell'economia del Paese. Pesenti spera che Einaudi si abboni e che contribuisca, sia diffondendo la rivista sia inviando studi di problemi che riterrà di particolare interesse.
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Corrispondenza: Luigi Einaudi a Antonio Pesenti (14-04-1947)
Einaudi ringrazia Pesenti per l'invito a partecipare alla Conferenza nazionale dei Centri economici, promossa dal Centro Economico per la Ricostruzione. Il tema proposto da Pesenti, "Osservazioni sulla politica finanziaria dopo la fine della guerra", interessa Einaudi in modo particolare ed egli sarà quindi lieto di predisporre un suo scritto sull'argomento.