Home >
Elenco istituti >
Istituto campano per la storia della Resistenza di Napoli >
Giuseppe Cenzato
Fascicolo Problemi fiscali del Mercato Comune Europeo
Il fascicolo contiene una relazione del prof. Cesare Cosciani al Comitato per i problemi economici della commissione di studio per la CEE dell'Istituto di studi parlamentari. Il documento è accompagnato da una lettera del dott. Coppola D'Anna, direttore g
Scheda: 1-38 cc. nr. fascicolo 47
Numero della busta: 9
Nota bibliografica: Cosciani Cesare, Sull'armonizzazione fiscale dei sei paesi della Comunità Economica Europea, in "Comunità (La) Europea", Storia e problemi, Firenze, 1969
Documenti presenti nel fascicolo
-
Problemi fiscali del Mercato Comune Europeo
Trattasi di studio di Cesare Cosciani. Nel dopoguerra, il problema dell'unificazione economica di più mercati è stato più volte considerato come un fine da perseguire ad ogni costo, sia per motivi economici che per ragioni politiche. Per questo furono fatti numerosi tentativi, ma nessuno giunse a buon fine. Uno dei problemi più acuti evidenziati riguardava l'aspetto fiscale. Da parte dei diversi paesi, che si trovavano di volta in volta a fronteggiare il problema della unificazione dei mercati, fu messo in luce come un elemento di inferiorità della loro struttura economica in generale o di qualche settore particolare, derivasse dall'aggravio dei costi di produzione. Altro problema da fronteggiare era quello legato alla posizione di preminenza, assunta da qualche paese nel settore industriale; posizione agevolata e favorita dagli istituti fiscali presenti sul territorio. Ne derivavano, di conseguenza, distorsioni economiche che, stante il diverso costo del capitale e la diversità del livello salariale, non erano imputabili a condizionamenti ambientali, bensì ad una meditata e cosciente politica tributaria perseguita dalle autorità responsabili. Questi problemi riemersero in occasione della stipulazione del trattato, che istituiva la CEE. Esso tendeva alla fusione delle varie economie e politiche economiche, dando così vita ad un mercato unico. In tal modo, si sperava di creare un clima favorevole per mutare il sistema, tanto da agevolare l'unificazione del mercato anche in senso fiscale.