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Pasquale Saraceno
Fascicolo Comitato Interministeriale per la Ricostruzione (1947)
Il titolo del fascicolo, originariamente posto alle carte dallo stesso Saraceno, non ne riflette esattamente il contenuto e gli estremi cronologici. Il fascicolo infatti comprende: 1. verbale di una seduta della commissione "Economica" presso il "Centro E
Scheda: 48 cc. nn. nr. fascicolo 1
Documenti presenti nel fascicolo
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Verbale della seduta della Commissione "Economica" tenuta il 26 luglio 1946 a Roma, in via Palestro 68, presso il Centro Economico per la Ricostruzione
In apertura viene riportato un elenco dei presenti alla riunione. I principali interventi che risultano a verbale sono quelli di Pesenti, Saraceno, Friggeri, Menichella e Del Vecchio, Rossi, Ragazzi. Interventi minori da parte di Foscolo, Luzzatto, Longo. La discussione viene introdotta da una relazione di Saraceno e riguarda l'utilizzazione a scopi produttivi degli aiuti U.N.R.R.A. per il secondo semestre 1946.
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Verbale del dibattito organizzato dal CER., Centro Economico per la Ricostruzione, in data 25 gennaio 1947
Il documento è costituito dal verbale dattiloscritto della riunione del 25 gennaio 1947 e da un altro dattiloscritto di 2 pagine recante la notazione a penna "Sunto conferenza". Si tratta quasi certamente di un sunto della conferenza tenuta da Saraceno in apertura della riunione del 25 gennaio. Il "sunto" esprime una diagnosi circa le reali motivazioni della scarsa produzione industriale italiana ad un anno e mezzo dalla fine della guerra. Saraceno attribuisce il problema alla scarsità internazionale di materie prime e alla mancanza di adeguati mezzi di pagamento da parte dell'Italia, ritenendo invece di minore importanza le difficoltà imposte dalle distruzioni belliche. Saraceno fa quindi riferimento alla necessità di ristabilire nel più breve tempo possibile le relazioni economiche internazionali dell'Italia, tenendo presente che queste non potranno riprodurre fedelmente le correnti di scambio prebelliche. Il dibattito si apre con alcune considerazioni circa le diverse opzioni che si possono seguire nella ricerca di fonti di approvvigionamento estero, allargandosi successivamente ad altri temi, tra i quali la questione meridionale. In tal senso, rispondendo alle domande che gli vengono poste, Saraceno collega il problema della disoccupazione nel Mezzogiorno alla necessità di incrementare la capacità di esportazione del paese, a fronte delle ingenti necessità di materie prime da importare. Saraceno sostiene che la localizzazione al sud di nuove produzioni industriali, per il momento difficili da identificare, ma con ogni probabilità diverse da quelle già presenti al nord, dovrebbe consentire di assorbire almeno in parte la disoccupazione agricola del Mezzogiorno e contemporaneamente di aumentare la produzione industriale italiana, anche a scopi di esportazione.