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Fondo "Banca d'Italia" - Sottofondo "Direttorio Einaudi"
Fascicolo 1955
Fascicolo di corrispondenza varia relativa all'anno 1955. Il fascicolo contiene molta corrispondenza di cortesia tra cui lettere di Ferdinando Di Fenizio, Benvenuto Griziotti, Giulio Andreotti e Vincenzo Arangio Ruiz. I mittenti si congratulano con Einaud
Scheda: nr. fascicolo 1
Numero della busta: 35
Documenti presenti nel fascicolo
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Corrispondenza: Ernesto Rossi a Luigi Einaudi (15-05-1955)
Rossi chiede a Einaudi di scrivere una lettera di presentazione per Altiero Spinelli, da indirizzare a qualche "pezzo grosso" degli Stati Uniti per aiutarlo nella propaganda federalista. Spinelli, ricorda Rossi, è stato sempre antifascista ed ha scontato 10 anni di carcere e 6 di confino, è attualmente Presidente del Comitato esecutivo dell'Union Européenne des Fédéralistes (UEF), organizzazione che coordina le associazioni europee (Inghilterra inclusa) che hanno come scopo la propaganda per la Federazione Europea.
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Corrispondenza: Ernesto Rossi a Luigi Einaudi (22-05-1955)
Rossi scrive ad Einaudi di essere scoraggiato: sul fronte della politica internazionale, la federazione europea sembra un'idea generosa, ma fuori da ogni possibilità concreta di realizzazione. In politica interna i contrasti interni alla Democrazia cristiana rendono il Paese ingovernabile. Rossi informa inoltre Einaudi che l'editore Neri Pozza ha promesso di inviare a Rossi le bozze del libro di Wicksteed tradotto da Vigorelli entro la fine di giugno. Rossi promette appena le riceverà, invierà le bozze a Einaudi, in modo che questi possa scriverne l'introduzione. Rossi ricorda a Einaudi che non sarà pubblicata l'introduzione del Robbins del 1932. Se Einaudi racconterà l'impressione che gli fece la prima lettura del "Common Sense" e quale importanza questo libro abbia avuto nella formazione del suo pensiero e quanto esso sia ancora attuale, il libro avrà il successo che merita [La traduzione di Vigorelli del libro di Wicksteed non fu poi pubblicata, mentre la prefazione Einaudi fu pubblicata postuma su "Il Mondo" del 28 novembre 1961 con il titolo "I consigli del buon senso"; il testo della prefazione è preceduto da un'introduzione di Ernesto Rossi].
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Corrispondenza: Ernesto Rossi a Luigi Einaudi (18-1955)
Rossi scrive a Einaudi che dal colloquio con l'avv. Picella, gli è sembrato di capire che Einaudi avesse cambiato idea sulla partecipazione alla rivista "il Mondo" e che volesse ulteriori informazioni. Rossi gli invia quindi una copia del programma scritto l'anno precedente. Rossi specifica di non aver più lavorato al progetto, ritenendo la partecipazione di Einaudi una condizione indispensabile di successo. Il nome di Einaudi aiuterebbe anche nella raccolta di fondi, da effettuarsi tramite l'istituzione di una società per azioni e lanciando la sottoscrizione attraverso gli sportelli bancari. La soluzione di massima partecipazione vedrebbe Einaudi direttore; quella di partecipazione minima, una lettera di augurio da pubblicare sul foglio per il lancio delle sottoscrizioni. La garanzia di indipendenza sarebbe affidata ad un "Comitato dei Garanti", come proposto da Einaudi. Come primo direttore Rossi propone Arrigo Benedetti, giornalista e tecnico di valore, che crede negli ideali liberali e di democrazia. In allegato il programma : 1) Politica estera: unificazione federale dell'Europa democratica e partecipazione in condizione di eguaglianza con gli Stati Uniti ed il Commonwealth al Patto Atlantico; 2) Politica interna: ricostruzione dello Stato liberale, alleanza con le forze democratiche laiche, opposizione a tutte le forme di confessionalismo, alla partitocrazia, alla corruzione nella vita pubblica, rafforzamento dell'istruzione pubblica per la formazione dei cittadini, stabilità monetaria, perequazione tributaria, smantellamento delle condizioni di monopolio.
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Corrispondenza: Ernesto Rossi a Luigi Einaudi (08-09-1955)
Rossi riferisce di aver perso fiducia nella "Commissione Sturzo" e riferisce ad Einaudi dell'inefficienza della Commissione e dei dissapori con Sturzo. Rossi riferisce inoltre che Benedetti e Scalfari hanno intenzione di lanciare, con l'aiuto finanziario di Olivetti, un rotocalco più popolare del "Mondo" che si chiamerà "L'Espresso" e somiglierà a quello francese.
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Corrispondenza: Ernesto Rossi a Luigi Einaudi (27-09-1955)
Rossi ringrazia Einaudi per la prefazione al libro di Wicksteed. Gliene saranno grati anche i lettori indotti a leggere il libro dalla partecipazione di Einaudi all'iniziativa. Rossi scrive che tra tutti i libri di economia, "Common Sense" è quello che ha lasciato la traccia più profonda nel suo pensiero. Rossi ricorda che fu Einaudi a consigliargli di leggere quel libro mentre era in carcere. Rossi ne tradusse anche il primo volume, ma la traduzione si è persa insieme agli altri quaderni del carcere e del confino. Rossi approva la decisione di Einaudi di non accettare presidenze e patronati e ne comprende le remore nel riprendere la collaborazione con i giornali. Anche Rossi peraltro ha cessato la collaborazione con "la Stampa" perché anche sulla "Stampa" "molti argomenti non si possono toccare". Infine Rossi esorta Einaudi a prendere parte ai lavori della Commissione finanze e tesoro del Senato, dal momento che la partecipazione di Einaudi scongiurerebbe molte "bestialità". [Sulla traduzione di Vigorelli del libro di Wicksteed anche la lettera del 22.05.1955, nel database ASE in questo fascicolo. La traduzione non fu poi pubblicata, mentre la prefazione Einaudi fu pubblicata postuma su "Il Mondo" del 28 novembre 1961 con il titolo "I consigli del buon senso"; il testo della prefazione è preceduto da un'introduzione di Ernesto Rossi].
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Corrispondenza: Libero Lenti a Luigi Einaudi (25-10-1955)
Libero Lenti scrive a Einaudi in merito a questioni terminologiche, in particolare sull'uso delle parole "statunitense" e "automazione".