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ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI

Guida archivistica alle carte e alle corrispondenze degli economisti italiani


ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI


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Documento Corrispondenza: Ernesto Rossi a Luigi Einaudi (18-1955)

Rossi scrive a Einaudi che dal colloquio con l'avv. Picella, gli è sembrato di capire che Einaudi avesse cambiato idea sulla partecipazione alla rivista "il Mondo" e che volesse ulteriori informazioni. Rossi gli invia quindi una copia del programma scritto l'anno precedente. Rossi specifica di non aver più lavorato al progetto, ritenendo la partecipazione di Einaudi una condizione indispensabile di successo. Il nome di Einaudi aiuterebbe anche nella raccolta di fondi, da effettuarsi tramite l'istituzione di una società per azioni e lanciando la sottoscrizione attraverso gli sportelli bancari. La soluzione di massima partecipazione vedrebbe Einaudi direttore; quella di partecipazione minima, una lettera di augurio da pubblicare sul foglio per il lancio delle sottoscrizioni. La garanzia di indipendenza sarebbe affidata ad un "Comitato dei Garanti", come proposto da Einaudi. Come primo direttore Rossi propone Arrigo Benedetti, giornalista e tecnico di valore, che crede negli ideali liberali e di democrazia. In allegato il programma : 1) Politica estera: unificazione federale dell'Europa democratica e partecipazione in condizione di eguaglianza con gli Stati Uniti ed il Commonwealth al Patto Atlantico; 2) Politica interna: ricostruzione dello Stato liberale, alleanza con le forze democratiche laiche, opposizione a tutte le forme di confessionalismo, alla partitocrazia, alla corruzione nella vita pubblica, rafforzamento dell'istruzione pubblica per la formazione dei cittadini, stabilità monetaria, perequazione tributaria, smantellamento delle condizioni di monopolio.
Tipologia Corrispondenze
Data 18/1955
Bibliografia Busino Giovanni e Martinotti Stefania (a cura di),"Carteggio tra Luigi Einaudi e Ernesto Rossi (1925-1961", "Annali della Fondazione Luigi Einaudi di Torino", vol. XX, 1986, pp. 1-600.


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1955

Fascicolo di corrispondenza varia relativa all'anno 1955. Il fascicolo contiene molta corrispondenza di cortesia tra cui lettere di Ferdinando Di Fenizio, Benvenuto Griziotti, Giulio Andreotti e Vincenzo Arangio Ruiz. I mittenti si congratulano con Einaud
Scheda: nr. fascicolo 1
Numero della busta: 35

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Fondo "Banca d'Italia" - Sottofondo "Direttorio Einaudi"

Il fondo Banca d'Italia raccoglie i documenti prodotti dai vari organi della Banca nell'esercizio delle rispettive funzioni istituzionali. Il fondo Banca d'Italia è articolato in 209 sottofondi. Verrà qui descritto il sottofondo "Direttorio Einaudi". Esso comprende le carte prodotte da Luigi Einaudi durante gli anni di Governatorato (1945-1948) e carte posteriori alla cessazione dalla carica di Governatore e alla morte, perché in esso è confluita la documentazione prodotta dal Segretario Particolare di Einaudi, Antonio D'Aroma. D'Aroma fu Segretario privato di Einaudi Presidente della Repubblica e poi suo collaboratore sino agli ultimi giorni. Dopo la morte di Einaudi continuò a curare alcuni affari della famiglia, conservando il relativo carteggio presso il suo ufficio alla Banca d'Italia. Il Sottofondo è in corso di nuova sistemazione archivistica. Al momento il "Direttorio Einaudi" è suddiviso in 114 cartelle; nel lavoro di "sistemazione" sono state individuate cinque serie archivistiche, ma non tutte le cartelle sono al momento state attribuite a l'una o all'altra serie. Per questo motivo abbiamo scelto in ASE di soddividere il "Direttorio Einaudi" in sei serie, di cui le prime cinque corrispondono a quelle individuate dagli archivisti dell'ASBI. L'ultima serie comprende i fascicoli per i quali non si sia ancora proceduto all'attribuzione della serie. La rintracciabilità dei documenti è garantita dall'indicazione del Numero di Cartella (Busta), riportato per ciascun fascicolo e per ciascun documento.

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Archivio storico della Banca d'Italia

L'Archivio storico della Banca d'Italia (ASBI) fu costituito e aperto al pubblico nel 1969. L'Archivio è formato dai documenti, prodotti o ricevuti dall'Istituto nel corso della sua attività, relativi ad affari conclusi da oltre 40 anni e destinati alla conservazione permanente. Esso contiene documenti che vanno dal 1840 fino al 1970 con una maggiore concentrazione negli anni 1860-1960. Il suo patrimonio comprende tre tipologie di documenti che si differenziano per supporto materiale e forma: l'archivio documentale, l'archivio fotografico e l'archivio multimediale. Per il ruolo cruciale che la Banca ha sempre avuto nella storia del Paese, l'ASBI è la fonte più importante per le ricerche sulla storia economica e bancaria italiana degli ultimi 160 anni. L'Archivio conserva infatti documentazione di estremo interesse sulla politica economica e monetaria del nostro Paese, sull'evoluzione del sistema bancario, sulla storia industriale italiana, sui rapporti economici internazionali, sulle economie locali. Esso custodisce carte dei maggiori economisti italiani tra i quali Luigi Einaudi, Donato Menichella, Paolo Baffi e Guido Carli, Federico Caffè, Costantino Bresciani Turroni, Antonio de Viti de Marco, Giuseppe Di Nardi, Francesco Ferrara, Achille Loria, Giorgio Mortara, Francesco Saverio Nitti, Maffeo Pantaleoni, Pasquale Saraceno, Paolo Sylos Labini, Piero Sraffa, Ezio Tarantelli e molti altri. Il patrimonio dell'Archivio storico è al momento articolato in 20 fondi. Il più rilevante è il fondo Banca d'Italia, che raccoglie i documenti prodotti dai vari organi della banca nell'esercizio delle funzioni istituzionali. Il fondo Banca d'Italia è articolato a sua volta in 209 sottofondi. Ogni sottofondo riguarda un insieme documentale prodotto da un Servizio, da una filiale dell'Istituto o da un componente del Direttorio. Nel fondo della Banca d'Italia ricordiamo per la loro rilevanza le carte degli organi di vertice dell'Istituto (sottofondi "Direttorio"). Tra gli altri fondi conservati si segnalano quelli costituiti dalle carte di personalità interne o esterne all'istituto pervenute all'Archivio storico per donazione o per deposito volontario (di particolare rilievo a fini ASE quelle di Paolo Baffi, Alberto Beneduce, Federico Caffè, Alberto De' Stefani, Donato Menichella, Guido Rey, Bonaldo Stringher). L'ASBI si avvale di un sistema informatico che consente una rapida ed efficace ricerca tra i documenti; è in corso la digitalizzazione di tutta la documentazione conservata presso l'Amministrazione centrale. Per maggiori notizie si consiglia di consultare il sito che contiene una sezione bibliografica relativa ai fondi conservati nell'ASBI, e contributi sulle problematiche gestionali degli archivi d'impresa, ed inoltre fornisce informazioni sulle condizioni di accesso e di consultazione dei documenti, una dettagliata guida e l'elenco completo dei fondi e dei sottofondi che compongono l'Archivio. L'Archivio è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì, escluse le festività, dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14:10 alle 16:20. Si può accedere alla sala studio solo per appuntamento. Sono previste apposite norme per la consultazione delle carte, per il rilascio di fotocopie e di copie su supporto informatico. I fondi archivistici sono consultabili fino al quarantennio precedente alla data di consultazione.
Indirizzo: Villa Hüffer - Via Nazionale, 191
CAP: 00184
Luogo: Roma
Regione: LAZIO
Contatti: archiviostorico@bancaditalia.it
Sito: https://www.bancaditalia.it/chi-siamo/asbi/index.html?dotcache=refresh
Bibliografia: Sergio Cardarelli, "Gli Archivi Storici della Banca d'Italia e dei principali Istituti di credito", in Claudio Pavone (a cura di), Storia d'Italia nel ventesimo secolo. Strumenti e fonti, Roma, 2006. Sergio Cardarelli, "Carte di economisti in Banca d'Italia?", Intervento al convegno ASE/SIE "Le carte degli economisti italiani e la loro valorizzazione", Napoli, 5-6 febbraio 2004. Bonelli, F., C. Pavone e G. Talamo"Guida all'Archivio della Banca d'Italia", Roma, 1993.